Le 1,40 di notte ed io ho una fame da lupi.

Accendo la luce sul comodino e guardo sconsolata la camera di questo bed & brekfast a Valstagna, piccolissimo borgo a 10 km dalla tentacolare Bassano del Grappa, lo so cosa state pensando: “Ma tu che cazzo ci fai a Vastagna?” Ebbene sono qui per lavoro, il più bel lavoro del mondo, la restauratrice! Si avete capito bene, una professione che fa sognare tutti, ma che quando ci sei dentro ti ritrovi a fare le cose più strane e anche schifose del mondo. Un esempio? Restaurare una lettiga funebre, con il pericolo di prendersi qualche malattia strana, tipo la Peste, oppure spostare un dipinto enorme e trovarsi a tu per tu con un pipistrello, o peggio ancora scendere in una cloaca romana per poter constatare lo stato di conservazione dei muri antichi. Tra le cose strane ci sono anche gli alloggiamenti in case fatiscenti o peggio ancora vere e proprie baracche, gentilmente offerte dai sindaci o dal parroco (per risparmiare sui costi, tanto mica ci devono stare loro!)

Ma torniamo a noi, sono a Valstagna perché dovevo fare un sopralluogo del lavoro da fare in un futuro prossimo, e visto che pago io, ho cercato un posto pulito e dignitoso, ma l’ho trovato un poco fuori mano… ho pensato: tanto è per una notte! E non ho calcolato che alle nove di sera qui dormono tutti.

Quando sono arrivata alle otto non c’era un ristorante o bettola per cenare, quindi ho preso un cappuccino bollente (per essere sicura che fosse sterilizzato) nell’unico bar (fatiscente) ancora aperto… poi a nanna… e ora sono sveglia e ho fame, sento delle voci fuori della porta, mi infilo l’impermeabile come vestaglia e apro, in corridoio ci sono una coppia che mi pare di aver intravisto al bar ieri sera

«Scusi… l’abbiamo svegliata?»

« No, no, ero già sveglia…  »

«Mi scusi, ma ha per caso dei biscotti o dei crackers? Sa… mia moglie è incinta ed ha fame, questo paese sembra il deserto dei tartari!»

«No, mi dispiace… anch’io ho fame…  »

«Anche lei è incinta?  »

«No! Io ho solo fame, non ho cenato ed avevo pranzato con un caffè»

«A chi lo dice!»

“A te cretino!” Penso intensamente

«…noi veniamo dalla Germania, volevo portare mia moglie a Venezia, lei è tedesca e non l’ha mai vista, invece ci si è rotta la macchina, e il meccanico …»

Ma quanto è logorroico! Mentre mi stampo un sorriso di circostanza sua moglie, la tedesca incinta che non capisce l’italiano, si affaccia dalla porta della camera con il colorito verde ossido di cromo (deformazione professionale) e dice qualcosa in tedesco al marito, in fondo dalla parte opposta del corridoio due ragazzi si affacciano

«Avete una sigaretta?»

«No, non fumo.»

«…mia moglie è incinta, quindi…  »

«…niente fumo!»

Mi faccio audace

«Voi per caso avete qualcosa da mangiare?»

«No, l’ultima busta di patatine l’ha ingurgitata la sua ragazza, insieme alla birra, infatti russa come un camionista slavo.»

Mentre  dice questo, magliettina blu di Prussia (come sopra) indica l’amico dall’aspetto Neanderthaliano

«Léo già te l’ho detto! Non è la mia ragazza! E’ un amica di famiglia, mia madre ci tiene, i suoi sono ricchi, possiedono mezza Longobardi.»

«Seh Seh intanto la tua possidente in più di mille chilometri non ha pagato neanche un caffè, in compenso mangia per tre!»

Lo sposino a questa affermazione si rianima

«Anche lei è incinta?»

Dove sono le telecamere? Oddio,sono finita in un talk-show!

I due si guardano, guardano intorno e poi in coro

«Nooo questo non è possibile. »

Sono alla disperazione devo prendere in mano la situazione

«Bene io mi vesto ed esco a cercare qualcosa da mangiare. Chi vuole venire con me?»

«Ma io vengo adesso da fuori e non c’è proprio niente di aperto, sono arrivato sino alla piazza, oltretutto c’è una nebbia fitta.»

..e il fantasma formaggino che si aggira nella brughiera, ma è proprio cretino questo!

«Si, lo so, ma prendiamo la macchina e proviamo a spostarsi verso Bassano, in fondo sono solo 10 chilometri!»

Scemo & più scemo, si guardano e poi in coro

«Va bene, andiamo!»

Gli sposini farfugliano qualcosa in tedesco, poi lui timidamente

« Possiamo venire anche noi? »

«Certo!»

In breve siamo tutti in macchina, Ingrid è vicino a me perché ha la nausea, suo marito, Tommaso, dietro insieme a Neanderthal e Léo.

«Wuaooo che macchina “sorella”!»

“Tranquilla Emma, stai tranquilla, passerà presto” è il mantra che mi ripeto mentre la carogna mi sale sulle spalle…

«Accidenti “sorella” tu sei una tosta, una Range Rover come questa è da uomini duri!»

Ingrid mi guarda timidamente e sorride come se avesse capito che sto per esplodere, contraccambio il sorriso ed avvio la macchina mentre Léo cerca di calmare l’entusiasmo di Neanderthal.

Appena mi immetto sulla strada principale un tizio attraversa la strada e per poco non lo investo, colpa della nebbia fittissima e della scarsa illuminazione

«Cazzo! Ma si attraversa così?»

« Scusa scusa, ma vengo dalla farmacia che è chiusa, dovrebbe essercene un'altra dalla parte opposta del Brenta »

«Si certo ma c’è anche la strada statale con i tir che sfrecciano a duecento all’ora, se hai deciso di morire questa è la nottata adatta, con la nebbia e tu vestito di grigio, ti raschieranno dal parabrezza direttamente in Svizzera.»

Mi guarda con lo sguardo perso

«Si lo so, ma questa farmacia non ha neppure il distributore

esterno…  »

Poi si china e si rivolge a scemo & più scemo

«…cercate di capirmi ho uno splendore di ragazza che mi aspetta in camera… ed io ho finito i condom!»

«Non ti posso aiutare fratello… li ho finiti ieri sera.»

«Non guardare me, anch’io li ho finiti… e lui ha la moglie incinta! Qui non c’è niente da fare.»

«Scusa ma tu rischi la vita per un preservativo?»

«Ehm lo so ma… »

Sospiro e apro il portabagagli, prendo la scatola del pronto soccorso del cantiere …

« Ecco prendila è ancora sigillata…. Buona notte! »

« Ritardanti? Cavolo! Grazie, grazie…ti devo qualcosa?»

«No no, vai e attraversa dove c’è il lampione almeno ti si vede!»

Monto in macchina e per circa 10 minuti c’è un silenzio tombale…

« E no, questa me la devi propri spiegare “sorella”? Perché hai una scatola di preservativi in macchina, e pure ritardanti? »

Mentre Léo e gli altri protestano per farlo tacere io alzo una mano e tutti tacciono

«Io te lo dico ma tu smetti di chiamarmi “sorella”! Quei preservativi sono del mio collega, che quando siamo fuori per dei cantieri si concede delle “distrazioni” e visto che è sposato nasconde i preservativi nella cassetta del pronto soccorso, perché non può portarli a casa. »

Tutti i racconti

3
2
12

La Selva Oscura : lo strano caso dell'Ovivorus montanae

14 August 2025

Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Dante, Commedia, Canto III, 1-3 Lo strano animaletto del Montana di Angela Thatcher, Divulgative Paleontology, Settembre, 2034 Un piccolo mammifero, lungo appena 15 centimetri e del peso di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
2
4

Lucia

14 August 2025

Eh sì, la storia di Lucia la conoscono tutti in paese, non ne parlano volentieri perché dicono che i morti vanno lasciati in pace, però se incontri la persona giusta e la lasci parlare, puoi stare sicuro che prima o poi il discorso cadrà sulla storia di Lucia. Cambia addirittura il tono della voce, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    pregevole opera di un autore in pieno stato di grazia.
    chapeau

  • Teo Bo: A quando il seguito? Non vorrai farmi stare sulle spine così...
    Espediente [...]

1
1
4

Lo strano caso della signorina C. (2 di 3)

14 August 2025

Concetto, però, non era niente affatto femmina, anzi lui non sapeva neanche che per lo Stato era un individuo diverso da come appariva. E non se ne avvide se non quando divenne adulto. Per dirla tutta, Concetto aveva sofferto non poco l’imposizione di quel nome piuttosto raro, vuoi perché appunto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
2
15

Lo strano caso della signorina C. (1 di 3)

13 August 2025

Ildebrando Farnesi, a dispetto dell’altisonante nome e dell’illustre cognome, era in realtà un uomo semplice, per non dire sempliciotto. A dire il vero, la sua casata era stata potente in epoche remote; tuttavia, manteneva ancora una certa influenza nel paesino di Roccafelice e solo in virtù di [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
27

Caschi il mondo

13 August 2025

Era un bel pomeriggio di ottobre a Viareggio. Scesi dall'autobus e mi diressi verso la casa di Franco. Suonai il campanello. Come si aprì la porta me lo vidi davanti. Non riuscii a dire le parole che mi ero preparata. Per l'emozione buttai subito fuori il rospo. “Ciao” dissi entrando “Cosa ci fai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Se qualcuno cerca in questa storia originalità, di certo [...]

  • Vittorio: si hai ragione non ci sono tratti originali, d'altronde volevo raccontare [...]

1
2
15

Il capo 3/3

12 August 2025

Naturalmente gli unici che avevano qualche probabilità di farcela eravamo io e Lorenzo, perché eravamo gli unici maschi, anche considerando Lorenza che era una specie di maschietto sotto le sembianze di una femmina. “Ci scambieremo le parti una volta alla casa, non voglio che rischi solo tu”, affermò [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
1
13

I 5 cavalieri prescelti: da eroi a mostri

Storia di invenzione di David, 12 anni.

12 August 2025

In principio c'erano due bambini: Gesù e Florian. Crebbero e col tempo le loro strade si divisero, perché fra i due era nato e si era sviluppato l'odio a causa delle loro visioni discordanti sul mondo. Gesù era dedito all'amore e alla creazione, come suo fratello Florian che però non si curava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
2
20

Il capo 2/3

11 August 2025

Fino ad allora avevamo giocato agli indiani con una specie di capanna gialla che avevamo sistemato sul suo balcone. Gli era stata regalata da suo padre per il compleanno, ma era così stretta all'interno che ci si poteva stare al massimo in due e in piedi. Naturalmente erano solo Enrico e Lorenza [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
19

Ricordi

11 August 2025

A volte riaffiorano all’improvviso, i ricordi dico, e strabordano come un bicchiere d’acqua troppo pieno. Non puoi fare a meno di bagnarci le labbra per poi berli fino in fondo, tutti in un sorso, perché sono troppo dolci, amari o salati per smettere. I tuoi di dove sono? Tutti i genitori sono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Comitato Liberazione Sogni?
    Geniale!
    E, raccontami, te ne prego, i [...]

  • Libera: è una sindrome senza cura... il cui esito è... faustissimo! 🤣🤣

4
4
29

Arena 3/3

10 August 2025

«Ben tornato signor Marcus.» La giovane infermiera lo salutò con la consueta gentilezza mentre gli sfilava il visore integrale scoprendogli il volto. Ripose l’attrezzatura sul ripiano della base emittente e con del cotone umido gli massaggiò delicatamente le tempie dove l’apparato di realtà virtuale [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • An Old Luca: Grazie Paolo e Dario.
    Temo che la divisione in parti pregiudichi un poco [...]

  • Ondine: Molto dolce e coinvolgente.

1
4
28

Il capo 1/3

10 August 2025

Mi sono alzato di buon'ora stamattina. Di professione faccio il geometra e lavoro per il comune: sono stato incaricato di fare un rilievo di una casa di campagna, disabitata da anni, che si trova vicino al vecchio cimitero. Osservo la facciata dell'edificio cadente e mi pare che assomigli ad una [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
26

Arena 2/3

09 August 2025

Si udì un breve scampanellio. Marcus riconobbe il suono che aveva accoppiato, sul suo comunicatore, all’arrivo di una richiesta di un selfie celebrativo da parte di un ammiratore. Inviò con un veloce gesto la foto predisposta con la sua firma e, riprese: «Anche questo, vedi? Dove è finita l’interazione, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su