Il cancello dalle sbarre lunghe e attorcigliate era chiuso, il muro alto e dipinto di giallo paglierino con le sue finestre opache mi mettevano il magone allo stomaco ogni domenica che passavo lì davanti. Il portone centrale grosso e a vetri conduceva al corridoio largo e infinito della mia scuola. Appena attraversato quel corridoio c’era la mia stanza, della quale mi vergognavo. Era l’altra stanza come la chiamavano le maestre dove io insieme ad altri tre bambini facevamo i compiti di matematica che per noi risultavano difficili. Le sedie di quell’aula erano piccole che sembravano fatte apposta per i nanetti di Biancaneve e i banchi affilati a ferro di cavallo, così come amava disporli la maestra Carmela. Quella stanza diffondeva l’odore delle merende scordate e mi piaceva un po’ averlo sotto il naso quel profumo. E poi c’era uno scaffale con dentro un libro. Quel libro aveva la copertina blu che mi ricordava la mia camera. Chissà quale storia era scritta lì dentro, forse tante storie. Era poggiato sullo scaffale almeno da quando io frequentavo la prima, e ogni volta lo trovavo lì intatto. Dal mio banco osservavo con attenzione lo strano titolo. Ma quello che mi colpiva di più era il blu della copertina, il titolo no, il titolo era superfluo per me anche se agli altri bambini forse piaceva molto. E poi non l’avevo fissato bene in mente perché non riuscivo a decifrarlo, sembrava arabo. Ma soprattutto di che cosa parlava? La mia immaginazione aveva pensato che raccontasse di pirati e di tesori perduti, ma per saperlo avrei dovuto aprirlo e iniziare a leggere. Solo che non potevo. Io non sapevo leggere secondo la maestra Carmela, che mi rimprovera sempre. Non dimenticherò la volta che lessi LUCE È ANDATA VIA anziché LUCIA È ANDATA VIA e la punizione che ho sempre trovato poco simpatica: spense di colpo la luce per farmi capire l’errore. La classe scoppiò in una risata rocambolesca e io diventai rosso per la vergogna senza per altro aver capito subito cosa fosse accaduto. Non mi resi conto di cosa avevo letto. Ma ero un bambino curioso, che voleva sapere il finale delle storie e non amavo essere ghettizzato in quel modo. L’altra stanza era troppo vuota, mi sentivo privato del calore della classe e delle loro etture. Avevo un segreto coi miei compagni: mi sentivo diverso.

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Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

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Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

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Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

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  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

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Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

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La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

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  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

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Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

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Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

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In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

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  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

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Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

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  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

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