.A volte mi chiedo cosa vuol dire trascorrere una vita sempre in attesa, corroso da quella trepidazione che nasce dall'attesa che tutto possa cambiare, che la realtà possa trasformarsi in qualcosa di diverso che alzarmi la mattina presto e con la zappa come compagna per recarmi ai campi a rivoltare la terra, nudo di ogni cultura che non sia la saggezza contadina, millenaria saggezza che ignora il "saper scrivere, leggere e far di conto" degli altri italiani del nord e si orienta nei tempi di semina e di raccolta, nella riconoscibilità dei segni del buon e cattivo tempo. Ogni giorno sempre la stessa storia, sempre la stessa monotonia fino al calar del sole, dopo aver trascorso la giornata sotto i raggi del sole o nel freddo dell'inverno. È che la colpa della nostra atavica ignoranza non è della nostra poca volontà a crescere e a comprendere il mondo ma è frutto delle continue invasioni della nostra terra ed in particolare di quella dei Borboni, che ci hanno mantenuto nell'ignoranza perché una testa che pensa faceva paura ma una che trascorre la sua vita sotto il giogo di chi decide per lui è una testa che non si ribella ed accetta tacitamente la prepotenza altrui. C'è n'è voluto di tempo per capire tutto ciò. Poi l'eredità passò ai baroni che scoprirono il segreto della dominazione e del comando. E l'ignoranza e l'analfabetismo diventò possesso civile come la guerra tra siciliani potenti e proprietari terrieri ed i contadini, quei contadini sempre analfabeti per non acquisire la capacità di pensare e di ribellarsi. E la Sicilia zappava e sopravviveva, zappava mentre gli altri si arricchivano alle nostre spalle, sul nostro lavoro. Fin quando  il socialismo fece aprire gli occhi e i leader anch'essi analfabeti ma con lo spirito di rivendicare un passato di soperchierie,  cominciarono a far pensare, a far capire cosa fosse la libertà, pane e libertà. E le terre passarono dai padroni ai contadini mentre tanti morivano sotto i colpi degli sgherri dei padroni e sotto il piombo dei sicari a Portella della Ginestra.  Tutto sembrò cambiare, che finalmente tutti avrebbero avuto il lavoro per sopravvivere e la libertà di gestire la propria esistenza. Ma ancor oggi tanti sono disoccupati, sono in miseria, non sanno che mangiare. Nulla è cambiato. Ma è rimasta la libertà di sognare, di sperare in un futuro migliore mentre la colonizzazione non è di carattere fisico ma psicologico. E vestiamo come ci dicono gli altri, vestiti come le trust dell'abbigliamento hanno deciso, mangiamo la roba che ci propinano. E restiamo illusi di aver acquisito la cultura, di averci sganciato dall'analfabetismo borbonico ed invece rimaniamo analfabeti di emozioni, analfabeti delle nostre capacità sensoriali di conquistare il mondo, conquistati dall'informatica e dai milioni di telefonini, iPhone, iPad che ci sono nel mondo. E riappare il principe di Salina che con il suo modo gattopardesco di pensare: tutto cambia per nulla cambiare.

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Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

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Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

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  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

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Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

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Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

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  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
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  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

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Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

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Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

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  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
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La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

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Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

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L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

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    "Sembri [...]

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Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

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    "Perché" [...]

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Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

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  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

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Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

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  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

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