ASPETTANDO  MASANIELLO

 

  Io c’ero. C’ero, quando i nostri mondi erano separati ma intercomunicanti. Quando il povero era povero e il ricco era ricco. Quando  un avvocato era “ l’avvocato” e un dottore era “ il  dottore”. C’era la consapevolezza di appartenere a un mondo ben delimitato e nessuno si lamentava più di tanto. Certo, c’erano le lamentele, le speranze, quelle ci sono sempre state e ci saranno sempre, per cercare di migliorarsi, ma non interferivano nella vita quotidiana di quel tempo. Forse non eravamo felici o forse sì, difficile dirlo, non lo sapremo mai. Erano tempi di situazioni chiare, niente di equivoco, ognuno aveva il suo posto nel proprio piccolo mondo, ci accontentavamo del poco o del molto che si aveva. Venne poi il tempo dell’illusione, del finto benessere che passò veloce come una nuvola passeggera. Il tempo dei fiori e della pace. Le grandi utopie che ben presto si sciolsero al sole e al suono di mitra e pistole. La pace è deleteria per l’essere umano, di per sé portato a essere aggressivo di suo. Il suo egoismo lo spinge là, dove non dovrebbe. Io c’ero quando  “ adda venì baffone” imperava strisciando fra le genti come una serpe, attirando le speranze e le utopie di quelli che vivevano  nel mondo dei diseredati. Per quanto ignoranti e pieni di speranze, quelli che lo invocavano sapevano bene che, la cura era peggiore del male. Il baffone era idealizzato, nell’immaginario collettivo, come uno che doveva prendere per mano il popolo a aiutarlo a ribellarsi. Il popolo difficilmente prende l’iniziativa, ci deve sempre essere qualcuno che si mette davanti e  sproni la massa. Un capopopolo che aiuti a risolvere e a modificare la loro condizione, non importa chi e come, basta che si assuma la responsabilità dell’azione. I popoli non vogliono la pace intesa come un periodo senza conflitti, ma piuttosto come la tranquillità del quotidiano. Se c’è da pagare le gabelle le pagherà, se c’è d’andare sulla forca ci andrà, ci può anche stare, l’importante che niente turbi il vivere quotidiano. Non si spiegherebbero, altrimenti, il susseguirsi di governi inadeguati, inetti, profittatori e corrotti. Se tutti questi regnanti da strapazzo possono permettersi certe libertà, non è perché piacciono al popolo, ma piuttosto perché la massa, ancora non ha trovato un altro Masaniello.

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📝 A Giada

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26 June 2025

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25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

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Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

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Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

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23 June 2025

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22 June 2025

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