Mi chiamo Marco Romagnoli.

Sono uno dei leoni da tastiera che usa face book per trovare ragazze a scopo godereccio.

È un mesetto che mi messaggio con una tipa con un corpo meraviglioso, non ci siamo mai incontrati, l’ho ammirato mentre messagiavamo sul suo profilo.

Le piace molto farsi fotografare, le sue pose sono sempre sexy, i like che riceve variano, a seconda della carne scoperta, dai 200 ai 350, i commenti che riceve variano da “bella fica!” a “il tramonto non sarebbe ugualmente splendido senza la tua presenza”

Una così per principio non la guardo minimamente, amo quelle da conquistare, non già pronte all’uso, però un giorno fu lei a rispondere ad una mia riflessione profonda, quelle che aspettano solo i like che sicuramente mi arriveranno numerosi:

“Sei molto profondo, bravo! Adesso ti studio per capire se è solo un caso”

Controllo chi è:Arianna Sargenti - Aggiungi agli amici - 15 amici in comune - Gli amici in comune bazzicano i gruppi su Roma e Trastevere. Vidi il suo profilo e mi piacque subito, specialmente le foto dell’album “Estate 2016: Mi metto a nudo” Aspettai.

Un’ora dopo mi arrivò una richiesta di amicizia ed un messaggio privato: “Mi piace il tuo profilo, sei interessante, saremo amici?”

Mentre accettavo la richiesta risposi: “Come potrei dire di no a Miss Estate 2016?”

“Mi hai già studiata? Veramente non mi piacciono i guardoni, non sono un corpo ma una persona”

“Ho anche letto il tuo profilo, sei della Roma, ti piacciono i Coldplay e Jovanotti, leggi Jane Austen, ma anche la trilogia Millennium di Larsson, quindi… Magda, lo vedi che la cosa è reciproca?” (È del tipo vorrei ma non posso, però faccio il tentativo)

«Ammetto che anch’io ti ho studiato, sei profondo, (graziearcà, per rimorchiare!) è bello leggere le cose che scrivi, cerchi di capire il mondo che ti circonda (Non esagerare pupa! Solo la parte femminile!)»

Passammo un’ora a stuzzicarci, a giocare, sempre ad un attimo dallo step successivo che evitai di scavalcare, avevo capito che, malgrado un linguaggio sbarazzino, non avrebbe mai accettato un appuntamento al buio.

La settimana dopo la passammo a scriverci, eravamo ormai arrivati a raccontarci cose intime, ero diventato il suo confessore, aveva una storiella con un bellone senza cervello ed erano in crisi, lui non la capiva, le solite stronzate, ma sono bravo a trovare le parole giuste, capivo anche i momenti in cui stava piangendo mentre scriveva e quando glielo dicevo mi chiedeva come avevo fatto a capirlo senza vederci.

“Ho una telecamera sul tuo letto, è un piacere vederti, hai delle gambe bellissime, però non come i tuoi occhi, splendidi anche quando luccicano mentre piangono, eppure dovrebbero solo ridere, sono fatti apposta”

“Ti ringrazio, sai sempre come farmi sorridere, sei un amico perfetto! Ma non guardarmi adesso, ho solo le mutandine addosso!”

“Darei la vita per vederti così!”

Mi mandò un selfie attraverso lo specchio, aveva detto la verità, era seminuda.

“Contento?”

Avevo anni d’esperienza! Era un libro aperto a saperla leggere, ormai aspettava solo il momento di lasciare il coglionazzo senza trovarsi single, aveva bisogno di avere sempre uno da sfoggiare, per il suo modo di vedere non era sufficiente essere “FIGA” se non avevi uno che sbavava per te.

Altri cinque giorni e finalmente successe!

“Ho lasciato Massimo, non ce la facevo più a sopportarlo, mi ha detto che non era un problema, tanto aveva anche un altra (scritto senza apostrofo)”

Era il momento dell’affondo finale

“Vorrei starti vicino per tenerti tra le braccia e coccolarti, non è giusto che tu stia sola in questi momenti. Quando vorrai, ci sarò sempre per te”

“In pochi giorni sei diventato la persona che mi è più vicina, ho i miei genitori a cento metri di distanza, ma non voglio andare da loro a sfogarmi. Non dovrei farlo ma ti va di venire da me? Solo come angelo custode, tranquillo!”

Mi da l’indirizzo, dall’altra parte di Roma, vabbé, ne vale la pena.

Un’ora dopo suono il campanello

«Vieni, terzo piano»

Ascensore rotto, faccio le scale con calma, non posso arrivare con l’affanno

Apre la porta

«Sei come su ‘a foto der profilo»

Dialetto romanesco molto accentuato, non lo sopporto, se mi strascica la “C” in “SC” è la fine.

«Te piasce ‘na Coca-Cola?»

Vabbé, è troppo gnokka, rimando la fine.

«Va bene»

Si dirige in cucina, la seguo, così posso studiarla. Ha un vestitino corto da casa che fa risaltare l’intimo, ha studiato tutto, nei minimi particolari. Aspettava, come me, questo momento. Prende una Coca dal frigo, la versa in un bicchiere, poi torna al frigo e prende il ghiaccio.

«Ce lo voi ‘no spicchio de limone?»

Si è girata per chiedermelo, il mio sguardo è eloquente, mi guarda le labbra, chiaro messaggio, percorro gli ultimi trenta centimetri, ci sfioriamo leggermente, poi le lingue vogliono la loro parte, di seguito le mani ed infine il resto del corpo. Le faccio sentire il mio desiderio attraverso le stoffe.

Indietreggia verso la camera da letto, quando ci arriviamo solo gli slip dividono la nostra pelle, si getta all’indietro, metto la testa nell’incavo del suo seno, profuma di buono, è l’effluvio del suo corpo.

«Me piasci ‘na cifra»

Calo livello inturgidimento da 97% a 72% devo fare qualcosa, se durante la scopata inizia a dire «Basciame, basciame tutta» farei una clamorosa cilecca!

Piano due, meno preliminari. Ci togliamo le mutande ed entro in lei. Mi muovo velocemente, appena in tempo, la situazione risale.

«Mettiti sopra, voglio vederti»

È proprio bella, peccato che è proprio troglodita!

Per fortuna non parla, fa solo respiri e rantolii, posso gustarmela per tutto il tempo senza paura di sentirla parlare, veniamo insieme poi ci addormentiamo sazi e soddisfatti

La mattina dopo, prima di andarmene mi concedo il bis, lei si dona senza riserve, il sole risalta la sua bellezza, mi godo ogni particolare del suo corpo, una passera meravigliosa, ne è valsa le pena, se non mi vergognassi di portarla in giro, ci passerei la vita.

«Nun vedo l’ora de rivedette amo’, ‘ndo me porti a magnà stasera?»

Tornato a casa l’ho bannata per sicurezza.

Tutti i racconti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
43

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su