….“Ragazzi, - dissero Mimmo e Mariuccia – questa sera i nostri genitori sono fuori e ci lasciano casa libera, abbiamo il permesso di organizzare una cena insieme a tutti voi, che ne dite?” “E che se deve dì? Annamo a comprà la roba da preparà! - ribattè immediatamente  Speedy – che volemo magnà de speciale?”. “Non preoccupatevi, pensiamo a tutto noi. - replicarono Mimmo e la sorella – ci vediamo stasera a casa nostra.” Trascorremmo il resto della giornata passeggiando per le vie del paese, visitando anche gli angoli più nascosti fino ad arrivare  davanti al Casinò. C’era come al solito un via vai davanti all’ingresso, uomini  incravattati e signore ingioiellate, auto di grossa cilindrata parcheggiate nei paraggi, mi colpì una Ferrari rossa fiammante, la mia preferita. Tornammo in paese che era quasi l’ora di cena, ci fermammo a comprare delle bottiglie di buon vino e ci dirigemmo allegramente verso casa di Mimmo e Mariuccia. C’erano già diverse persone in casa, tutte indaffarate a preparare il necessario per quella che sarebbe stata una simpatica cena tra amici. “Possiamo fare qualcosa per aiutarvi?” Dissero Loris e Giancarlo entrando in cucina e rivolgendosi a Mariuccia, mentre gli altri andarono da Mimmo per chiedere la stessa cosa. La casa era diventata una catena di montaggio, chi preparava il tavolo e chi in cucina alle prese con i fornelli. Tra una parola e una risata, una barzelletta in salone e qualche imprecazione in cucina i preparativi per la cena procedevano a rilento. “Ma che sei scemo? Ce metti tutto quel peperoncino?” “Ma se ce n’ho messi solamente quattro, mica sono tanti!” M’hai detto niente!! Così ce brucia er culo pe’ ‘na settimana!! E poi, tutto quell’aglio!! Se respiramo davanti a una pianta de fiori la famo seccà!” Questo era ciò che si sentiva arrivare dalla cucina e che ci lasciava alquanto perplessi. “Ehi voi in cucina, possiamo stare tranquilli? Ce la faremo a mangiare qualcosa  prima che venga l’alba?” Disse preoccupato Mimmo rivolgendosi  agli occasionali quanto inesperti cuochi . “Tranquilli, tra poco tutti a tavola.” Qualche minuto dopo eravamo davanti a dei fumanti spaghetti aglio, olio e peperoncino sapientemente portati in una enorme terrina da Mariuccia, e se non ci fosse stata  lei a preparare i piatti per ognuno di noi sicuramente quel simpatico recipiente di porcellana sarebbe stato preso d’assalto da tutti. I piatti si svuotarono in un batter d’occhio, qualcuno si congratulò con i cuochi, qualcun altro riempiendo il proprio bicchiere imprecava al peperoncino rimanendo a bocca aperta. “Buonissimi, eccezionali, ma avevano un solo difetto!!” disse Giancarlo leccandosi i baffi. “Quale?” Gli chiese Mariuccia preoccupata. “Erano pochi!!!” rispose Giancarlo ridendo fragorosamente. “Speedy, hai perfettamente ragione, erano proprio pochi, ce ne voleva un altro chilo!!” “Preparatevi ragazzi, che sta per arrivare il secondo, - gridò una voce dalla cucina, - fonduta alla valdostana.” La fonduta è un piatto tipico della zona a base di formaggio fuso, in particolare fontina. Ci rimettemmo tutti diligentemente ai nostri posti e aspettammo che la solita Mariuccia facesse le porzioni per ciascuno degli affamati commensali. Scese il silenzio in tavola, ognuno aveva a che fare con il proprio piatto, alcuni avevano più familiarità con i bicchieri che non lasciavano mai pieni e mai vuoti. “Complimenti alla cuoca” commentò Gildo facendo la classica “scarpetta” al suo piatto facendolo tornare più pulito di quando aveva iniziato a mangiare. “Grazie, - rispose Mariuccia sorridendo – ma il merito non è solo mio, è stato un lavoro d’equipe, mi hanno aiutato Tonino e Loris." I nostri due amici appena entrati in casa si erano diretti immediatamente in cucina, ma il loro scopo non era quello di mettere in mostra la loro arte culinaria, piuttosto avevano il desiderio di stare vicino a Mariuccia, per la quale avevano preso una bella “cotta”. Anche Tonino e Loris ringraziarono per gli elogi che furono loro rivolti, lo fecero con gli occhi abbassati ed arrossendo non poco, ma soprattutto mangiando una quantità minima di fonduta, contrariamente a quanto fatto con gli spaghetti con aglio, olio e peperoncino. Si andò avanti per buona parte della serata, mangiando bene e soprattutto bevendo meglio, raccontando barzellette e divertendoci come matti, solo Tonino e Loris avevano perso un po’ del loro smalto, si erano seduti in un angolo del divano e si univano raramente alle nostre risate. “Sono andati in bianco con Mariuccia!” Pensavamo. Passata la mezzanotte cominciammo a salutare Mimmo e la sorella, e dopo averli ringraziati per l'ospitalità ci ritrovammo in strada immersi nel silenzio e avvolti da un freschetto niente male…
 …Al mattino seguente la sveglia andò per le lunghe, facevamo fatica ad alzarci, la testa ci girava ed alcuni di noi avevano anche un discreto mal di pancia, postumi della bisboccia della sera precedente. Bussammo alla camera di Loris e Tonino per sincerarsi delle loro condizioni di salute, dal momento che erano i più piccoli ed avevamo preso verso i loro genitori l’impegno di tenerli d’occhio, e ci dissero che loro non stavano poi tanto male. Ci tranquillizzammo. Rimanemmo in stanza per buona parte della mattinata, lamentandoci ora per una cosa ora per l’altra, sdraiati sul letto leggendo il giornale o rammentando le strane gesta della serata precedente, ad un certo punto vennero nella nostra stanza  Loris e Tonino, i quali avevano ancora una faccia da funerale. “Come mai quelle facce? – chiese loro Gildo – Mariuccia vi ha mandato in bianco?” “No, anzi - rispose Loris – con lei tutto bene.” “ E allora, che cazzo c’avete?” ribadì Speedy. “Beh, ecco … noi vi dobbiamo dire una cosa!” proseguì Loris tenendo costantemente gli occhi abbassati, alzandoli solo per guardare Tonino. “Ieri sera … a casa di Mimmo e Mariuccia …mentre si stava preparando la cena … ” La faccia di Loris era diventata rossa come un peperone mentre Tonino era sempre a testa bassa come a volersi guardare le scarpe. “Che cazzo avete combinato? Parlate!” dissi rivolgendomi a tutti e due con un tono di voce severo ma nel contempo molto preoccupato.” “Per un nostro movimento maldestro …  nella pentola della fonduta … … ci è caduto … … un pochino, ma poco, di detersivo per i piatti…!” “Stronzi!! Non lo potevate dire subito? Ecco perché abbiamo il mal di pancia!! Ora che facciamo?” “Se l’avessimo detto non ci sarebbe stato più niente per mangiare!! - si giustificò Tonino – e avevamo paura della reazione di tutti gli altri.” “Comunque non ce n’è caduto tanto, la maggior parte siamo riusciti a toglierla” replicò Loris. Fortunatamente tutto si risolse nel migliore dei modi, il mal di pancia piano piano diminuì e così ci tranquillizzammo tutti. Nel pomeriggio ci vedemmo con i nostri amici al solito bar ed alcuni di loro ci riferirono di avere accusato nella notte gli stessi nostri sintomi, per fortuna in modo leggero che non lasciarono conseguenze tali da dover ricorrere alle cure mediche.

 

Tutti i racconti

0
0
7

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
5

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su