Perché l’ho fatto? È stata una cosa istintiva, non ero neanche sicura che qualcuno mi avrebbe fatta entrare, una richiesta assurda alle otto di sera, una pazza che suona il campanello, avevo visto la luce da 3 chilometri di distanza.

Immagino quello stronzo del mio ex! «Sei solo una troietta paurosa, non faresti mai una cosa pericolosa, ti butteresti subito in terra piangendo come una ragazzina cretina»

Sono sicura che avrebbe commentato così questa decisione, gli manderò le foto su facebook domattina… no, cazzo, l’ho bannato ieri! Le manderò agli amici comuni, le vedrà!

163 gradini da fare per arrivare in cima, me l’ha detto il guardiano prima di iniziare a salire, ha un’aria simpatica e inoffensiva, anche se tende a scherzare troppo sul sesso, ogni tanto una battutina gli scappa.

«Le lascio la camera alta, sotto le luci del faro, così avrà il vero battesimo del fuoco, io preferisco dormire di sotto, ma se stanotte avrà paura, basta che urla ed io verrò a coccolarla» ride di gusto, per far capire che è solo una battuta.

«Claude, stia tranquillo, non succederà»

«Peccato! Ecco, siamo arrivati, le presento La Luce!»

Il faro gira sempre, quando è dalla parte giusta mi colpisce per la sua forza, non si possono tenere gli occhi aperti, ma anche chiudendoli ci si sente penetrati dalla sua energia.

«Bello, vero?»

«Era quello che sognavo, la vista è stupenda»

«Non era mai successo che una bella donna venisse qui, diciamo che sarebbe anche vietato, ma se arrivasse un controllo improvviso, lei dirà che è mia sorella, d’accordo?»

«Tranquillo, nel caso starò attenta»

«Claudine e Claude, certo che i nostri genitori sarebbero stati segnalati per mancanza d’inventiva» un’altra delle sue risate catarrose da fumatore incallito.

«Vado a cucinare qualcosa, è fortunata, i miei amici pescatori mi hanno portato due secchi di ostriche appena prese! Questa zona è piena, ne ho quasi la nausea! Scenda quando vuole, io preparo. A proposito, la stronzetta sopra il suo letto è Lucifera, la gatta del Faro, sono almeno dieci anni che è qui, io l’ho trovata che già imperversava. Non è che è superstiziosa perché è nera?»

La risata si allontana insieme ai passi in discesa, mi butto sul letto.

Sono a Pointe Saint-Mathieu, vicino a Brest, estremo nord della Francia. Per fortuna c’è un marchingegno di legno che mi copre dalla luce diretta.

Nel silenzio il vento inizia a farsi sentire, faccio i pochi gradini per salire in cima, quando il faro illumina il mare si può vedere tutta la sua energia, le ondate aumentano di potenza, arrivano fino a metà faro, se rimangono così non avrò problemi.

Ho deciso di non cambiarmi, non metterò neanche il pigiama, non fa freddo, il calore che arriva dal basso è sufficiente.

«Sei la solita ragazzina cretina, sei pronta per scappare piangendo»

«Zitto stronzo!!!»

Non mi farai paura, sei lontano!

Una carezza a Lucifera e scendo! Mi guarda, indecisa se graffiarmi o leccarmi la mano

«Claudine, è buona ad aprire le ostriche?»

«Penso di sì, adesso ci provo»

Cerco di ricordare, devo solo introdurre il coltellino rasente la valva piatta, recidendo il muscolo che tiene unite le parti… fatto, non sono una ragazzina cretina! Assaporo la prima molto lentamente, lascio che percorra tutta la lingua, come un amante voglioso.

Apro gli occhi, Claude mi sta guardando

«Niente male, signora!»

Continuo a mangiare mentre  lui cucina

«Zuppa di cipolle, le piace?»

«Buonissima!»

Il silenzio interno torna ad avvolgerci, solo il rumore del mio coltellino ed il sibilo del gas ci circondano, mentre da fuori il vento ed il rumore delle onde sono inquietanti, ma forse solo per me, non sono abituata

«Cosa deve dimostrare?»

Finisco di mangiare l’ostrica appena sgusciata

«Perché pensa questo?»

«Nessuno, tantomeno una gran bella ragazza, si chiude in un faro insieme ad uno sconosciuto, è una cosa stupida»

«È stato un gesto impulsivo, l’ho visto da lontano ed ho deciso. Lei invece?»

«Pagano bene, sono solo sei mesi, rinnovabili… se alla fine non sei impazzito lo rifai»

«Perché impazzire?»

«Sei circondato da rumoretti, vedi luci dove non dovrebbero esserci, certi momenti ti sembra di non essere solo, a parte la bestiaccia»

«Lo dice per spaventarmi?»

Un tuono ci circonda, per nascondere il nervosismo gli dico «Frau Blucher? Mi sembra Frankenstein Junior! Se non fosse impossibile penserei che l’abbia fatto apposta»

Ricomincia a ridere, inizia a darmi fastidio.

«Tenga, la zuppa è pronta! Se vuole accendo la televisione»

«Se non le dispiace, mangio e vado a letto, sono stanca e voglio immergermi nell’atmosfera da sola»

Dopo dieci minuti risalgo, il vento sibila molto più di prima, piove forte, delle ondate colpiscono la vetrata principale sommergendoci in quei pochi secondi.

Il faro vibra sotto quei colpi, ma si sente che è solido, è un centinaio di anni che combatte col mare senza un vincitore.

«Lucifera, ti sposti leggermente su un lato?»

Un mugolio semi incazzato mi risponde, non vuole litigare, la coda rimane tranquilla, l’accarezzo spostandola leggermente, si gira mostrandomi il culo ma rimane così, stiamo a posto, rimango vestita con i calzettoni, non c’è bisogno che m’infili sotto le coperte.

 

 

«Mi piace, mi è sempre piaciuto sentirti dentro di me, dai baciami, perché tieni la testa bassa? Voglio vederti, mi piaci, mi sei sempre piaciuto, fammi godere come sempre, stantuffami ma guardami!»

Apro gli occhi di scatto, due pupille mi guardano, salto sul letto urlando, chi era? Non vedo più nessuno, Lucifera guarda un punto dove non c’è nulla davanti a me, un altro tuono scuote il faro, un’ondata ci sommerge, quando è passata c’è un attimo di pace, devo ragionare, stavo sognando lo stronzo, era bello quel maledetto, sembrava così reale. Gli occhi di chi erano? Non erano suoi, li ho sognati? Per forza, cazzo, nessuno poteva scappare in pochi secondi, spero di non essermi fatta sentire, non posso fare la solita figura di merda.

Un’altra ondata, stavolta pensavo proprio che avrebbe sfondato i vetri e sarebbe entrata. Devo respirare. Mi alzo e percorro i pochi gradini per arrivare in cima, vedo il mare ultra incazzato che arriva, pochi centimetri ci dividono, il vetro tiene, come sempre

«Ci hai provato, bastardo? Non puoi entrare, stai fuori, vaffanculo!!!»

Ho ancora la pelle accapponata, scendo in cucina per vedere se trovo una camomilla da prepararmi.

«Claudine, va tutto bene?»

Non l’ho sentito arrivare con tutto quel casino, mi cade di mano un bicchiere che si divide in mille pezzetti

«Mi scusi, l’ho spaventata»

«Colpa dei rumori esterni, non l’ho sentito arrivare»

«Vuole qualcosa?»

«Mi sto facendo una camomilla, ho già trovato i filtri, ne vuole anche lei?»

«Grazie, così le faccio compagnia»

Metto l’acqua sul fuoco e mi metto a sedere a tavola davanti a lui mentre Lucifera incuriosita monta sul tavolo e ci guarda entrambi, forse spera in una scatoletta fuori orario. Prendo un respiro e…

«Ho visto due occhi che mi guardavano quando mi sono svegliata»

Claude mi guarda fisso, ho risvegliato il suo interesse

Tutti i racconti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
43

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su