Si erano messi in viaggio in quattro.

Amici da sempre avevano deciso  di fare un pellegrinaggio sulla via di Santiago in segno di devozione. Erano tutti cristiani di profonda fede e, una volta nella vita, volevano provare a effettuare quel cammino che doveva testimoniare la loro fede e un pentimento sincero, il significato del pellegrinaggio era la redenzione dei propri peccati e loro volevano provarci.

A causa dei loro diversi impegni di lavoro e di famiglia erano partiti in un periodo invernale, erano dei veri sportivi e tutti i viaggi che avevano fatto insieme giustificavano anche questa scelta obbligata di partire in inverno. Avevano scelto la via Francigena per uscire dall’Italia, un percorso interno lontano da strade battute e trafficate da auto. Una volta usciti dall’Italia, poi  si sarebbero immessi sul Cammino.

Avevano preventivato di percorrere l’intero viaggio in meno di due settimane, questo era il tempo a loro disposizione per portare a termine l’impresa.

Quattro uomini forti, temprati, con alle spalle esperienze simili, decisi e motivati anche perché sapevano tutti che questa sarebbe potuta essere l’ultima loro avventura prima di pensare a un definitivo abbandono e di appendere le scarpe al chiodo. L’età avanzava e diventava sempre più complicato conciliare tutte le varie problematiche che ognuno di loro presentava.

Camminavano già da due giorni. Il tempo per fortuna manteneva un livello accettabile, un po’ di pioggia leggera e una temperatura sopportabile. Niente di difficile, ormai erano vicini alle Alpi, dovevano solo fare il passo del San Gottardo e poi procedere sulla strada segnata che arrivava dalla Francia e diretta in Spagna.

Dopo aver valicato le Alpi non senza inconvenienti, cominciarono i primi problemi. Alberto, uno dei quattro, era inciampato su un cespuglio e aveva un brutto ematoma sul polpaccio. Poteva camminare, ma il dolore era persistente, dovettero rallentare la marcia. Scendendo sul versante francese della montagna il tempo era peggiorato e furono colti da un tempesta di neve. Anche questa avversità fu risolta montando le tende a guscio e riparandosi.

Ripreso il cammino, incontrarono strada facendo alcuni pellegrini provenienti da altre direzioni e per un tratto fecero un po’ di strada insieme, poi gli altri accelerarono e loro furono costretti a rallentare, restando indietro. Un paio di giorni dopo attraversarono un territorio brullo e innevato, non c’era segno di attività umana e purtroppo Aldo si sentì male, la sera prima nella sosta serale aveva abusato di porzioni di montone e birra e ora era in grave difficoltà, specie con il freddo intenso che avevano incontrto in quella zona.

La sera, mentre erano in tenda in attesa che la tempesta finisse per proseguire, Luigi il più anziano del gruppo parlò agli amici: <<Ragazzi mi dispiace dirlo, credo che questo viaggio sia nato sotto cattivi auspici, dubito che riusciremo a portarlo a termine. Il percorso da fare è ancora lungo e viste le condizioni di alcuni di noi credo sia opportuno finirla adesso. Lo so, tutti vorremmo continuare, altre volte ci siamo trovati in difficoltà e abbiamo sempre tirato dritto, questa volta è diverso, abbiamo tempi di reazione diversi. Lo avete visto, è passata una settimana e siamo ancora appena fuori dall’Italia, non ce la faremo mai. Alberto ha la gamba gonfia, andiamo troppo piano, il freddo è intenso e il tempo a disposizione non molto, mancano tutti i presupposti per la riuscita di questo viaggio. Suggerisco di smettere, dobbiamo tornare indietro o almeno fino a dove potremo prendere un mezzo per tornare a casa. Prima di fare questo, però, avrei una proposta da farvi. Visto che il viaggio era stato organizzato per una sorta di redenzione, per purificarci, potremmo andare su una vetta, a poca distanza da questa zona, dove so che c’è una piccola cappella in cima. È un punto di ritrovo per chi vuole riposare e rendere omaggio al Signore con una preghiera. Penso che abbia più valore una vera preghiera di cuore in una baracca sui monti direttamente a contatto con il cielo, che una specie di gita attraverso l’Europa. Se siete d’accordo domani ci metteremo in marcia e per domani sera stessa saremo tutti davanti al crocifisso a pregare per i nostri peccati>>.

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su