Dette queste ultime parole rimescolò tutte le carte e si dispose ad aspettare un prossimo cliente. Era il benservito per me, dovevo alzarmi e lasciare libero il posto.

Mi allontanai perplesso e ancora pieno di dubbi. Riassumendo tutta la faccenda alla fine dovetti ammettere che lei aveva indovinato tutto su di me. Aveva dato risposte e soluzioni che mi sembravano giuste e in linea con quella che era la mia vita. Se imbroglio c’era stato, non era mirato a spillare soldi o a millantare cose iperboliche sul mio futuro. Mi aveva in sostanza esposto un quadro fedele della mia situazione e dato alcuni suggerimenti, nient’altro di superfluo.

Ero già fuori dal Circo e stavo avviandomi verso la metropolitana per tornare a casa, non potei vedere la cartomante che seduta al tavolino parlava animatamente con una donna. Entrambe ridevano di gusto.

<<Allora cara Ada, che ne dici lo abbiamo cucinato a dovere. Hai visto la faccia quando l’ho chiamato per nome? Era più spaventato che sorpreso e poi me lo sono cucinato a dovere. Io la mia parte l’ho fatta, ora tocca a te, devi fare in modo di incontrarlo per caso e vedrai che lui ti riprenderà. Certo che anche tu però, dai, che cosa ti era saltato in mente di fare, andartene con quello scansafatiche del Marchetti, lo sapevi anche tu che era inaffidabile, capirai! Un buono a nulla al posto di tuo marito che, come hai sentito, ti vuole ancora bene, perché lo hai fatto, amica mia!>>

<<Non lo so di preciso e che ero stanca di starmene lì ad aspettare il ritorno del grande uomo, sempre in casa, lontano dal centro, non c’era mai tempo utile per poter andare, magari, a fare una passeggiata. E poi, detto in confidenza, qualche amica che aveva avuto esperienze con il Marchetti mi aveva fatto capire che a letto era un fenomeno, capisci, era molto dotato, misure oltre il limite conosciuto, era da provare. Un’occasione da non perdere, dato che lui mi aveva puntata non ho detto di no, ora però basta, lo sfizio me lo sono tolto e tutto sommato l’esperienza non è stata molto soddisfacente, pensavo che una misura extra avrebbe procurato più piacere, ma alla fine non ha mai potuto usarlo in tutta la sua grandezza, appena dopo la prima metà faceva un male boia e allora ne è uscito fuori un rapporto incompleto. Non sempre quando si fantastica su certe cose la realtà poi risponde in modo positivo. Sarà meglio tornare da mio marito che, come hai detto tu e so bene anch'io, è un uomo tranquillo, senza particolari problemi, dalle misure giuste e che, quando capita l’occasione, poche a mio vedere, ci divertiamo da matti>>

<<Bene, allora cara Ada è opportuno che adesso ti dai da fare e cerchi di riprendere in mano i fili della tua vita. Fammi dare un’occhiata alle carte magari mi dicono qualcosa!>>

<<Dai smettila, che fai mi prendi in giro, quando mai le carte hanno parlato e ti hanno detto cose che già non sai? Ti saluto Carolina, vado a caccia di mio marito, tu continua  a spennare i polli, più grassi sono meglio è>>.

Le due si baciarono e dopo i saluti Ada se ne andò sorridendo perché sapeva che poteva tornare ad avere una casa e un marito. La cartomante Carolina Spezzaferro, di origine calabrese, rimase a mescolare le carte, aspettava a minuti il nuovo cliente che il suo tirapiedi aveva seguito e indirettamente indirizzato verso la tenda della maga Alessandrova.

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