La piazza, l' agorà, il foro. Tutto si è fatto, si fa e si continuerà a fare  nella piazza.

La Sicilia stessa è una grande piazza, triangolare, con le sue statue e i suoi edifici, distesa sull'acqua come dentro a una fontana naturale, eterna, da est a ovest, da nord a sud. Calda, accogliente, con al suo interno mille e ancora più di mille piazze: piccole, grandi, strette, larghe; in terra battuta, in basalto, in cemento, in asfalto, in travertino, piene di vita sia di giorno che di notte, sprizzanti di vita fra le colonne, i monumenti, le vetrate, i quattro canti. Qui vivono da sempre le fontane, vivono i lampioni di diverso stile. Uno spazio ormai del tempo, che è nel tempo e si lascia trasformare ad uso e consumo degli uomini, uno spazio artificiale, incancrenito dal tempo ma sempre adibito ai bisogni.

Una volta si faceva politica, si allestivano i palchetti per i leader nel momento delle elezioni, si spartiva pane e pasta per ricambiare il voto che si sarebbe dovuto dare a quel politico generoso, si facevano i processi alle streghe, si faceva giustizia allestendo il patibolo perché tutti vedessero e imparassero a non trasgedire alle leggi, si faceva il mercato, oggi ridotto a mercatino settimanale, si fa il posteggio delle auto, ingolfando l'aria di tutti e quando qualche amministratore si sveglia dal torpore amministrativo la proclama area pedonale e i cittadini ricominciano a vivere la loro piazza, a fotografarla fra i piccioni e i turisti venuti a contemplarne la bellezza mediterranea.

La piazza come apertura della propria stanza mentale a una scena pubblica, aperta infinita come infinito è il cielo, che delimita l'illimitato orizzonte in un piano calpestabile. Artificiale e patologica razionalizzazione umana dello spazio, del tridimensionale. Vuota, piena. Piazza vuota, piazza piena. Piazze antiche e ristrutturate male, malissimo. Poi piazze senza piazze. Con le panchine, con il belvedere, con i vecchi, con i bimbi e con folli che vagano al suo interno, perché sono i guardiani di una realtà architettonica che se mancasse sarebbe criminale negazione del respiro di chi vuole godere della pubblica interfaccia.

Piazze piene di leggi e di denaro, ricettacolo dei frammenti della pubblicità con i suoi manifesti, con i cartelloni pubblicitari, oggi sempre più sofisticati fino ad essere maxi schermo proiettato nella nostra vita, occhio orwelliano di controllo e condizionamento mentre ci si siede al tavolino del bar o si riempiono i bidoni d'acqua.

Piazze senza identità, piazze riconoscibilissime per la loro identità, prima abusive, poi legalizzate, ristrutturate, dedicate ai morti di mafia. E inoltre piazze, piazze e basta. Chiuse nel loro frastuono o nel silenzio, che  dicono tutto, che di giorno contengono il sole, che di notte sono il letto della luna o del barbone sotto ad una casa di cartone e sotto le stelle. Piazze al centro della città.

Occhio alla ricerca della propria identità, con la pavimentazione divelta, i rifiuti accumulati agli angoli, i cani randagi, luogo dove ci si può scambiare un bacio o tenersi per mano, palco della nostra interiorità alla ricerca della luce interiore, oggetto della nostra  soggettività, esterno della nostra profonda esigenza di uno spazio per sognare. Un grande spazio che ci rende piccoli e ci mostra la sua bellezza come somma di frammenti del tempo di cui noi siamo il prodotto ultimo e dove risuona la voce della nostra bellezza e originalità.

Lo sa Bartolo che tutte le sere, quando scatta la mezzanotte, si appropria di questo spazio e beve alla fontana, si corica sulla panchina, guarda le stelle e s'addormenta fra le braccia di Morfeo, sognando quella tenerezza che ha perso nella sua vita e che la piazza sa dargli, tutte le volte ne respira l'odore della sua e della nostra storia di uomini.

Tutti i racconti

1
1
19

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
9
18

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Originale, potente e intriso di una fantasia fuori dal comune. Per poter interferire [...]

  • thecarnival: grazie ma mi sento un po imbarazzo per queste lodi;) consiglio un volume di [...]

4
3
18

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

2
7
22

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
38

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
22

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
101

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su