«Che figata, bellissimo!»

«Stiamo passando sopra il municipio, davanti c’è la statua di Isaac Asimov»

«Sono arrivato, faccio un altro giretto?»

«Noooo, vedrò tutto man mano che vivrò qui, ora ho fame!»

Rimane deluso, scendiamo davanti casa, il ristorante è a trecento metri, Lisa mi dà le ultime istruzioni

«Il maitre non decide nulla, ma dobbiamo far finta che conti qualcosa, me l’ha chiesto espressamente il suo capo, Jason»

«Va bene, sorriderò simpaticamente a tutti»

Entriamo, molti camerieri salutano Lisa con enfasi, ho capito, sanno che si scopa il loro boss.

«Prendi quello che conosci bene, dovrai rifarlo alla perfezione quando toccherà a te, ti farò assaggiare anche quello che prendo io, è una guerra, non si fanno prigionieri»

«Va bene, vado sul sicuro»

«Bene, ciao Massimo, possiamo ordinare? Vai Myriam, inizia!»

Una furia entra di corsa: «Aspettate, eccomi!»

«Puoi ripassare tra un paio di minuti? Quella che arriva correndo è mia nipote, ora c’è tutta la famiglia.»

_____________________________________________

«La giornata su Marte dura 24 ore più 37 minuti, non varia molto, tutti gli orologi e computer hanno già la compensazione integrata, non ve ne accorgerete neanche, arriviamo al parco per digerire?»

«Magari, non ho sonno»

«Anche per te va bene, Jessica?»

«Sì, magari, Mirko era già stanco, ha preferito mangiare a casa con i suoi, io invece sono sveglissima»

«Al parco c’è musica tridimensionale, un’orgia per i sensi»

«Orgia? Che significa? Mia figlia può venire?»

«Ma smettila Neanderthal! Sono immagini olografiche di vecchi concerti, ti sentirai circondata da gruppi storici che staranno intorno a te, la musica vi penetrerà, un’esperienza mistica»

«Che figata, all’idiota troppo stanco sarebbe piaciuto»

Deep Purple, Beatles, David Bowie, Level 42, Queen si susseguono all’infinito, noi poghiamo come ragazzacce in mezzo al pubblico.

È finita, sono passate oltre tre ore, non sento più le gambe, anche Lisa e Jessica si tengono le ginocchia in mano, lentamente torniamo a casa.

La cucciola si spoglia direttamente nel tragitto tra l’entrata ed il letto, ci si butta sopra già dormendo.

«Lasciale tutto il letto, stanotte dormi con me, sorellina»

«Come quando papà mi metteva in castigo, ti ricordi?»

«Ovvio!»

Cinque minuti dopo dormiamo abbracciate, come ai vecchi tempi.

__________________________________________________

Sento un capezzolo strizzato.

«Sveglia, è tardi, io ho già fatto la doccia, il bagno è tutto tuo»

«Hai ancora quella cazzo di abitudine? Lo sai che non sopporto le strizzate, mi fanno accapponare la pelle»

«Chi sveglia Jessica?»

«Tu, ma non allo stesso modo, comincerebbe ad urlare!»

«E se invece dicesse mentre sonnecchia: “Si Mirko, scopami ancora!”»

«Giuro che la soffoco col cuscino»

«Sei un caso patologico!»

Le do una sculacciata prima di chiudermi nella doccia, l’ultima cosa che sento è Jessica che urla:”Cazzo!”.

Rido, che sorella stronza, non è riuscita a trattenersi!

________________________________________________

«Ok, io scappo, vi dirà Jason cosa fare, a stasera»

Lisa se ne va mentre noi entriamo, ad aspettarci c’è un uomo di bell’aspetto, dall’aria importante

«Tu sei Myriam e tu Jessica, giusto?»

Allunga una mano per shakerare le nostre.

«Sono Jason, piacere»

In cinque minuti ci fa fare un giro veloce, ci spiega i nostri lavori e ci affida ai nostri controllori prima di andarsene silenziosamente.

Vedo partire mia figlia dietro una cameriera, ho il magone, non la vedo pronta, spero che si faccia valere, cosa le faranno fare?

«Vieni!»

Un cerbero di nome Jean, che parla come l’ispettore Clouseau, mi guida dentro la cucina

«So che sei una grande chef, o così sei stata presentata, non ho tempo per accertarmene, sarai subito nell’occhio del ciclone, però ti controllerò, stai tranquilla».

____________________________________________________

La giornata è stata faticosa, ma l’ho passata splendidamente, i piatti erano perfetti, Jean mugolava di felicità mentre li assaggiava, ho anche messo le basi per cucinare piatti miei che verranno messi nel menù domani stesso, Jessica si è pulita tutte le stanze senza creare problemi, meno male, le ragazze non sai mai come prendono i lavori, arriviamo a casa prima di Lisa e mettiamo i piedi in una centrifuga rilassante portatile.

«Minchia, che bello, non vedevo l’ora di finire, avrò pulito cento cessi puzzolenti»

«Il lavoro è fatica!»

«Non è vero, tu ti diverti a cucinare, sei riuscita a fare i piatti che volevi?»

«Solo per prova, ma domani li mettono nel menù, forse vogliono gettarmi allo sbaraglio, sperano che sbagli, sarà il momento decisivo»

«Spaccagli il culo mamma»

«Jessica!»

In quel momento entra Lisa.

«Ha ragione la cucciola sister, un sous-chef buono è un sous-chef morto»

«Lisa!!»

«Raccontami qualcosa mentre mi vado a fare una doccia»

In pochi secondi si toglie tutti i vestiti mentre faccio in tempo solo a dirle

«Hai qualche nemico lì dentro»

«Si fottano!!»

«Brava zia!!»

___________________________________________________

Due settimane dopo

 

È facile abituarsi alla vita in un nuovo pianeta, ci hanno già pensato altre persone prima di te a migliorare le condizioni, ad eliminare disagi, effetti nostalgia. In fondo vedi la tua patria ogni minuto, basta guardare in aria, hanno anche messo un mirino elettronico sulla volta in polipropilene per avvertire sempre dove guardare, io ancora lo faccio spesso, Jessica invece ormai ha smesso, ha eliminato tutto ciò che le ricorda il passato, per fortuna ha eliminato anche Mirko, il coglionazzo, ora c’è il mio aiutante Sean che le gironzola dietro, è un bravo ragazzo, devo sempre far finta di non vederli quando si sbaciucchiano, sto diventando brava come mamma moderna.

In cucina ormai primeggio, il menù è mio, la resistenza interna è eliminata, le cifre parlano chiaro, incassi aumentati del 70%, ringrazio mio… ehm… cognato Jason che mi ha supportata, almeno all’inizio.

Sono ancora single, ci sono alcuni che mi girano intorno, ma per ora resisto, Marte City è un posto fantastico per vivere.

Tutti i racconti

3
4
30

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
1
12

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
39

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
31

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su