Le abbiamo aspettate, desiderate, sognate… ed ecco che finalmente le agognate vacanze sono alla fine arrivate, con tutto il loro carico di aspettative: che poi, a ben vedere, noi apparteniamo a quella specie per la quale le vacanze, quelle comunemente intese (quelle caratterizzate da cose tipo “riposo" e “relax"), non arrivano mai: i genitori!!
Prepariamo le valigie e tutto quel che può servire.
Ed eccoci arrivati al dunque.
 Armi e bagagli ammassati su una macchina talmente stracarica che pare l'arca di Noè, (comprensiva dei nostri amati quattro zampe), pronti per la partenza, si va. 
Tra i bagagli anche alcune cibarie, non molte per la verità, ma non importa perché tanto non le useremo… Ma questo ancora non lo sappiamo.
Abbiamo messo tutto in pausa, compresi i quotidiani affanni e i malumori, ce lo meritiamo!!
Mentre caricavamo l'arca di Noè alcuni vicini di casa ci salutavano contenti, voi direte… perché mai?
Mah, forse perché pensavano al silenzio dei giorni seguenti, eh sì, si sentivano quasi come se in vacanza ci stessero andando loro.
E va bene, lo ammetto. Siamo effettivamente una famiglia lievemente chiassosa e non stento a credere che la nostra assenza faccia una bella differenza. 
Li immagino lì, i nostri vicini, che non appena abbiamo svoltato l'angolo hanno tirato fuori champagne e flutes per brindare… istituendo peraltro una nuova esaltante tradizione che si tramanderà, nel condominio, di generazione in generazione.
Comunque.
…Destinazione: Reggio Calabria.
Viaggiamo in notturna, la mente sgombra, la strada… pure.
Ecco, la strada… sarà lunga, già lo sappiamo… e infatti eccola lì che si srotola davanti a noi come un tappeto polveroso e pare non finire mai.
Le stelle e la luna ci stanno a guardare incuriosite; noi in viaggio si canta, si ride, si gioca, ci si azzuffa, si fa pace, si sgranocchiano biscotti, insomma, tanto per cambiare si fa un bel po' di casino.
A due ore dalla partenza il primo intoppo: Valentino inizia a sentirsi strano… in che senso strano??
Eh, lo capiamo poco dopo, quando inizia a vomitare dappertutto… continuerà quasi tutta la notte, fino ad una risolutiva tappa in autogrill dove, presi dalla disperazione decidiamo di tentare il tutto per tutto e gli somministriamo coca cola ghiacciata… la qual cosa potrà forse sembrare strana, ma quel che conta è che (come in tutte le situazioni assurde, che si risolvono, ovvio, con soluzioni assurde) questo lampo di genio funziona e finalmente nell'abitacolo della nostra auto torna il sereno (va beh dopo un minuzioso – e difficoltoso lavoro di ripulita foriero di nuove zuffe e controzuffe, subito risolte).
In ogni caso avete presente quando parlavo di “messa in pausa anche del malumore??”
Vabbè.
Tra turni di guida, sonni improbabili, indolenzimenti vari e soste frequenti per Mila e Jack (che, probabilmente sono gli unici tra noi che ancora ragionano), la notte ci saluta e scivola via (non proprio in un batter d'occhio) e le stelle lasciano posto ad un timido sole accennato, che però ci ristora lo stesso.
Mastichiamo chewing gum e chilometri e intanto osserviamo trepidanti intorno a noi il mutare del paesaggio… noi, solo noi, perché i bambini, in forma e arzilli nonostante la nottataccia, sono impegnati ad azzuffarsi per non so quale faccenda di mostrilli o pokèmon... Vabbè, non me ne preoccupo più di tanto.
Anche perché, ad un certo punto, dopo una curva, compare davanti a noi il mare... e questo, anche se per una manciata di secondi, zittisce tutti, (cani compresi che iniziano a fare tanti mulinelli con la coda che quasi decolliamo).
Arriviamo a destinazione e quando scendiamo dalla macchina, stanchi, sporchi e affamati (stile profughi in fuga) i nostri parenti calabresi sono lì che ci aspettano, indossando dei meravigliosi sorrisi di benvenuto.
Ci prendono sotto la loro ala e iniziano a coccolarci e viziarci.
Perché dovete sapere che in Calabria l’ospitalità è una faccenda seria!!
Primo pranzo in famiglia: di fronte alle mie raccomandazioni di fare “poco", o quantomeno di fare per me porzioni piccole, le zie, cuoche sopraffine, sorridono sornione.
Ed evidentemente sanno il fatto loro, perché dopo i primi tentativi di protesta col passare dei giorni la nostra agenda mangereccia si infittisce di golosi impegni e mi rendo conto che le zie stanno vincendo la partita: abbandonate tutte le iniziali ritrosie mi perdo in un mondo meraviglioso fatto di melanzane alla parmigiana, prelibate carni cucinate con maestria sopraffina, succulente polpette e condimenti da mille e una notte… Uno a zero per le zie, mi arrendo, non si può resistere alla loro cucina e i risultati si vedono, la mia pancia si arrotonda inesorabilmente, ma ci penserò poi.
Che poi tra le cuoche sopraffine non ho ancora menzionato le cugine, anche loro non scherzano... insomma, come ha detto un “indigeno" con cui chiacchieravo l'altro giorno: “In fondo la Calabria è questo: sole, mare, e pancia!!”. Discorso che non fa una piega, aggiungerei solo altre due componenti, cultura e ospitalità, perché la Calabria è anche questo.
Negli intervalli tra un simposio e l'altro ci godiamo la compagnia di zii, zie, cugini, e cugine che con naturalezza e spontaneità ci raccontano se stessi e il loro mondo, ci portano in giro godendosi a loro volta le nostre chiacchiere spensierate.
I bambini monelleggiano insieme ai loro cuginetti.
E nonostante il meteo sfavorevole troviamo anche il tempo per un po' di mare e per andare ad ammirare alcune delle attrazioni storiche, culturali e paesaggistiche disseminate un po' ovunque in questa bellissima terra, tra cui il castello e il museo di Reggio (dove ammiriamo, tra le altre cose, i Bronzi di Riace) e Scilla, con il delizioso e fiabesco borgo di Chianalea… un incanto!!
Riparto rigenerata, il cuore gonfio di gratitudine per tutte le persone speciali che qui ci hanno accolto facendoci sentire ogni giorno quanto la nostra presenza fosse loro gradita.
Porterò a lungo negli occhi le immagini dei paesaggi e nelle orecchie il suono delle nostre chiacchierare e delle risate a tavola.
So già so che tutto questo mi mancherà…
E so per certo che qui lascerò un pezzetto del mio cuore. 
In compenso però mi porterò dietro i chili che ho preso… e magari bho, mi studierò qualcosa tipo un “programma di recupero per le dipendenze dalla cucina delle zie Calabresi”… immagino già il successo... nasceranno ovunque centri di recupero, pensate un po' i gruppi di auto mutuo aiuto: “ciao, mi chiamo Lorena e non mangio parmigiana di melanzane da ben due settimane; sto cercando di smettere pure coi paninetti alla 'nduja, ma è dura… molto dura!!”
Perché, e questo è certo, la cucina delle zie… Crea dipendenza!!!

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su