«Fammi vedere come sto con quel vestito»

Emanuela fa un giro su se stessa, svolazza sensualmente la gonna per capire il grado di eccitazione che potrebbe scaturire da quella mossa, Manuela, la sua gemella, la guarda attentamente, tutto ciò che riguarda una per riflesso si ripercuote sull’altra, sono monozigoti, praticamente identiche, è stata la loro disperazione dalla nascita, ma dall’adolescenza hanno imparato a sfruttare questa caratteristica, una si era specializzata nelle materie scientifiche e l’altra in quelle umanistiche, si dividevano gli stessi ragazzi, se li ripassavano l’un l’altra se superavano il giudizio della prima che se li trovava sotto (o sopra).

Ora sono da una sarta loro amica a provare dei nuovi vestiti

«È meglio l’altro, questo da una sensazione di già visto»

Mentre Emanuela si toglie il vestito, la sorella la guarda attentamente

«Da quando hai quella smagliatura su una chiappa?»

«Cazzo, non lo so, dici davvero?»

«Controllami» Manuela si abbassa i calzoni e si gira

«Allora?»

«C’è anche da te, identica»

«Porca puttana, dobbiamo stare più attente, iniziamo ad avere un’età pericolosa ti porto in palestra, intanto dobbiamo bere di più, almeno due litri d’acqua al giorno!»

«Che palle, io odio la palestra e odio l’acqua!»

«Sei peggio di mamma, ti verrà un culone esagerato»

«Spero di no, non possiamo tornare ad essere diverse, ormai mi sono abituata a faticare la metà»

«Com’è andata ieri sera con Martino?»

«Ha iniziato la parabola discendente, sesso comune, niente inventiva, non voleva più andarsene dopo, diceva che siamo una bella coppia, possiamo iniziare a vivere insieme»

«È matto? Te l’immagini vivere con un fascista che colleziona materiale di guerra? Neanche morta! Tu che gli hai detto?»

«Ho cominciato ad accennargli che ho una vita intensa, potrei dover partire e restare fuori sei mesi, se ne facesse una ragione, stasera tocca a te dargli il colpo di grazia, prima o dopo essertelo scopato, a scelta»

«Vedrò come si approccia, non voglio lacrime, aveva un bel cazzo, ma preferisco un vibratore se deve rompere così»

«Alle 20 ti aspetta qui sotto per andare al ristorante, ha detto che vuole stupirmi»

«Vediamo se ha un ultimo rigurgito d’orgoglio, tu che fai?»

«Vado da mamma, dormo là, ho arretrati di sonno, mi faccio coccolare con una ricca cena, buona serata Manu!»

«Anche a te, Ema»

Dopo mezzanotte

«Sveglia Ema!!»

«Che cazzo succede? Mi hai fatto infartare! Ma sei scema?»

«L’ho ucciso!»

«Chi? Che ore sono? Che cazzo dici?»

«Martino, l’ho accoltellato!»

Emanuela si mette seduta nel letto, comincia a snebbiarsi, ora è completamente sveglia

«Mamma dov’è?»

«Non mi ha sentita, ho aperto e sono venuta direttamente qui, se non urli non dovrebbe sentirci»

«Com’è successo?»

«Stavamo scopando, lui era sopra di me ed ha cominciato a dire stronzate, che era un uomo, nessuno lo aveva mai lasciato, tantomeno una troietta come me»

«Che stronzo! Si sentiva maschio a cazzo duro, a fine sesso  sarebbe tornato maschio piagnucolante»

«Lo so, ma ha provato a soffocarmi col cuscino, ho avuto paura, c’era uno stiletto antico sul comodino, l’avevo visto prima, quello con la scritta “Libro e moschetto, fascista perfetto”, l’ho colpito ad un fianco, all’altezza del cuore, mi è crollato addosso, l’ho spostato, era moribondo ma ancora col coso rigido,  ha detto “aiutami, zoccola, ti mando in galera a vita”, mi ha tolto il coltello e mi ha colpito su una mano, mi ha colto di sorpresa, poi era così debole che gliel’ho tolto e gli ho tirato altri due colpi al cuore, poi mi sono legata un fazzoletto per tamponarmi la ferita, istintivamente ho preso una busta di plastica per paura delle impronte, ci ho messo il coltello, quindi vestita e scappata»

È inizia ad urlare sottovoce per non farsi sentire dalla madre

«Aspetta, ragioniamo, tanto nessuno se ne accorgerà fino a domani»

«Che vuoi ragionare, mi daranno vent’anni!!»

Prende il coltello dalla borsa della sorella

«Colpiscimi»

«Cosa?»

«Dammi la stessa coltellata sulla mano, è l’unico modo per tornare ad essere uguali»

«Ma così a freddo non ci riesco»

«Va bene, fammi vedere la ferita, la rifaccio da sola»

Manu scioglie il fazzoletto

«Perfetto, un taglio unico, cercavi di toglierglielo e ti sei ferita»

Ed Ema si colpisce, poi butta il coltello in terra

«Una di noi è tornata a casa, era isterica, ancora con lo stiletto in mano e per sbaglio ha colpito l’altra che cercava di toglierglielo, combinazione, allo stesso punto»

«Quindi diamo la stessa versione ed a quel punto non si può stabilire chi sia l’assassina! Forte!»

«Andiamo a farci una doccia»

«Ma che cazzo dici? Ti sembra il momento?»

«Dobbiamo pulirci completamente, forse hai delle tracce di lui, non si deve sapere chi c’era di noi due»

«Perché?»

«È l’unica parte pericolosa»

«Va bene»

Si spogliano ed entrano nella doccia

«Pulisciti bene dappertutto, ogni traccia di saliva, altri liquidi organici, peli, deve sparire, hai detto che non era ancora venuto, quindi non hai sperma nella vagina»

«No, tranquilla»

«Dimmi tutto sulla serata»

Chiude gli occhi ed inizia a raccontarle tutto nei minimi particolari, ripercorrendo ogni passo, dal ristorante a casa di lui

«Quali lenzuola ha messo?»

«Le bianche, come sempre»

«Giusto, le azzurre le aveva usate la sera prima, la cameriera gliele lava e le rimette due giorni dopo, a rotazione… ah, ecco, lo troverà lei domattina»

«Poveraccia, infarterà»

Malgrado la situazione iniziano a ridere, una risata isterica, malata

«Va bene, ricapitoliamo il mio piano, ognuna di noi deve accusarsi, ci faranno la prova del DNA, è identico, siamo indistinguibili, se non sono sicuri di chi sia stata devono scarcerarci, al massimo ci potrebbero dare la complicità, sei mesi con la condizionale»

«Come fai a saperlo?»

«L’ho letto sul giornale»

«E se invocassi la legittima difesa? Cazzo! Voleva soffocarmi!»

«Gli hai dato due coltellate di troppo! Ti fidi della giustizia? Io no!»

Tutti i racconti

0
0
4

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su