Via Margutta ore 23,00 giovedì 6 dicembre.

Il comandante Lorenzo Rapoli è appoggiato alla sua moto davanti al portone di un noto stabilimento di doppiaggio, nonostante il freddo pungente non da cenni di impazienza, mentre si accende una sigaretta  la vede uscire, Daisy Lùchair, bellissima, avvolta nel suo cappotto nero, calze velate e tacco dodici  blu elettrico, lei lo vede e sorride, si sbriga a congedarsi dagli altri e con passo deciso e fermo attraversa la strada per raggiungerlo.

« Ciao  sbirro! »

Cazzo com’è bella, mi lascia sempre senza fiato

«Ciao PiKappa! »

Aspiro una boccata di fumo e accenno ad un sorriso

« Cavolo, la situazione è più grave di quello che pensassi, vuoi parlarmene mentre camminiamo. »

« Preferirei un  posto caldo e tranquillo, la situazione è molto complicata.  »

« Bene, a casa mia, seguimi »

Più tardi in un attico a via Giulia

Mi ritrovo in una atmosfera soft, le luci soffuse, il camino elettrico acceso, dalla portafinestra osservo il lungotevere, per essere quasi mezzanotte è molto trafficato, ma qui in casa i rumori sono attutiti, dalla cucina hai tirato fuori una bottiglia di Corvo, dei formaggi, verdure grigliate e pane tostato, ti avvicini e mi porgi un calice di vino…

«Allora  ti siedi e mi dici cosa ti sconvolge?.»

« Cosa ne sai che sono sconvolto? »

« Lo sento dal tuo odore, non è paura, né stupore, ma è rabbia mista ad ansia…sei furioso ed hai le mani legate… »

«Se senti tutto questo devo aver sbagliato doccia schiuma. »

«Ecco la prova, fai battute, da quanto ci conosciamo? Ancora ti stupisci che intuisco le persone meglio di te. »

Sorseggio il vino e sorrido

«Hai ragione, ci conosciamo da circa di un mese e penso che tu abbia sbagliato mestiere, avresti dovuto fare il carabiniere  »

Ride

« Dai rilassati e racconta, del resto mi hai cercato per questo.  »

«Già è vero. Cinque giorni fa abbiamo trovato sulla strada per Rocca di Papa,in una discarica abusiva, il cadavere di una ragazza congolese, era stata picchiata e strangolata dopo averle usato violenza, gli avevano bruciato i polpastrelli per rendere difficile il riconoscimento. il tutto con una crudeltà che mi ha lasciato disgustato, nuda, gettata in mezzo ai rifiuti  come se non valesse nulla. Aveva quindici anni e l’abbiamo riconosciuta perché il  computer della scientifica ha scandagliato tra i richiedenti di asilo politico, era in un centro di accoglienza alle porte di Frascati…»

«Mi pare di aver letto qualcosa sul giornale, parlavano di prostituzione e di regolamento tra bande.»

«No, non è cosi, Anaya …Anaya Tongi  era poco più di una bambina, sulla foto per la richiesta di asilo aveva gli occhi limpidi e un tenero sorriso, era minorenne, nel centro di accoglienza familiare ci sono anche la mamma e la sorella più piccola quindi era una ragazza controllata… »

Ho quasi dolore fisico a parlarne

«…quel posto è strano, è una vecchia tenuta con i terreni tutt’intorno, dove gli “ospiti” lavorano  più di dieci ore al giorno, nei campi e nella vigna…. »

Mi sorridi

«Insomma  una profuga con una vita quasi normale in questo paese, in cui questi poveracci sono utili come schiavi ma se chiedono di essere trattati da esseri umani, diventano ladri, sporchi e cattivi…   »

Sospiro

« Già è così  »

« Non vorrei fare l’avvocato del diavolo, ma hai calcolato il dolore che ha vissuto prima di arrivare in Italia, quelle sono cose che ti segnano specialmente a quindici anni, quindi di reazione…  »

«Si certo che calcolo tutto, nel suo paese di origine potrebbe aver subito ogni sorta di violenza, e la sua famiglia fosse fuggita per questo, quindi non l’avrebbero messa sulla strada, e difficilmente si sarebbero fidati di balordi »

Sospiri ti alzi e vai alla finestra

«Ah, Lorenzo non essere ingenuo, i balordi sanno come ammaliare e se non ci riescono sanno minacciare e spaventare a morte. »

Mi avvicino a te

« Hai ragione, e io ho individuato “l’orco” ma non riesco a catturarlo, perché è più furbo di una faina »

« Chi è?  »

« Si chiama Giovanni  Curiani ha 58 anni ed è il direttore del centro di accoglienza, oltre ad essere il proprietario della tenuta, è stimato da tutto il paese, amico intimo del sindaco e di una serie di assessori, è ammanicato anche con la curia, da giovane  ha studiato in seminario, non ha preso i voti perché il padre è deceduto, ed ha lasciato la fiorente l’azienda vinicola a lui e a sua sorella, che dopo pochi anni si è suicidata, lasciandolo erede di tutto a discapito del nipote, fa beneficenza e spesso proprio per questa ultima attività si reca in Africa…per tutta la comunità è un samaritano, ma a me non piace.»

Ti volti e mi sorridi

« Perché pensi che sia sospetto? »

« Non so, chiamalo sesto senso, ma a me quello non piace, non mi piace come tratta i profughi,  come vive nella comunità, mi ricorda un capo mafia,  poi da quando indago su di lui, ho già ricevuto pressioni dal comando, il colonnello mi ha fatto capire che se insisto potrei essere trasferito. »

« Ed io come posso aiutarti? »

Ti sorrido

« Con il tuo sesto senso, tu potresti incontrarlo e parlarci e potresti dirmi se le mie sensazioni sono giuste,  ho bisogno di conferme questa situazione mi destabilizza e mi rende nervoso.»

«Quindi vuoi solo che ci parli per sapere se è un bugiardo patologico e manipolatore.»

« Si, tu sei una bellissima donna e non sei un carabiniere, ho pensato se lo incontri al bar per caso parlandoci potresti capire... »

Mi sorridi e mi abbracci

« Dai sbirro vieni qui, dimmi dove trovo questo “galantuomo” …»

Ti guardo negli occhi e ho una strana consapevolezza, non so “cosa” tu sia ma so che posso fidarmi di te, mi dai sicurezza e non voglio credere  alla storia della papera-mannara.

Tutti i racconti

3
4
31

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
1
12

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
39

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
31

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su