“Prenotami un volo per Tunisi e noleggiami una Jeep, vado nel deserto.”

Poco prima avevo visto la vetrina di un' agenzia viaggi di un amico ed ero tornato indietro. È stupefacente quanti amici mi sono fatto nella vita, adesso pare che mi torni utile averne! Quell'evento mi aveva convinto ed ero entrato, deciso a porre più distanza possibile tra me ed il mare. In mezzo al deserto sarei stato abbastanza lontano?
Il mio amico rimase sorpreso dalla mia frase, ma non commentò: volse lo sguardo al computer e in pochi minuti mi aveva trovato un posto su un aereo per il fine settimana e un' agenzia che mi noleggiasse un fuoristrada. “Ti serve attrezzatura?”

“No, viaggio leggero e mi procuro tutto là, mi conviene”. Fu tutto, non occorse altro per trovare un altro posto dove fuggire; passai i restanti tre giorni a organizzare il viaggio, chiudere casa e salutare gli amici. Non avevo neppure idea di quanto mi sarei trattenuto, non importava, mi bastava stare lontano dall'acqua.

C'ero già stato in Tunisia. Una guida mi aveva accompagnato tutte le volte che desideravo passare le mie vacanze fuori dalla tecnologia: il deserto è grande e mi fa diventare primitivo, in tutti i sensi: Faticare per assicurarsi il cibo, programmare solo fino a domani, fidarsi più dell'istinto che di una mappa, avere cura e rispetto dell'ambiente quanto di me stesso: La lezione della sopravvivenza ti entra nel sangue per farti crescere o per ammazzarti.

Stavolta non andavo là per questo, ora mi serviva una difesa, una barriera da mettere tra i miei incubi e il mio corpo, un posto sicuro in cui rifugiarmi.

Sull'aereo qualcosa non andava.

Siamo partiti in ritardo per colpa di un temporale estivo che si è abbattuto sull'aeroporto con una rapidità e una violenza insoliti per queste parti e con altrettanta velocità era terminato. Si parte!

In volo sentivo il solito brusio di sottofondo fatto di mamme che cercano di contenere bambini irrequieti e di padri che pregustano una vacanza fatta di alberghi sul mare, ma tutto venne interrotto dallo scatenarsi di sirene, cicalini d'allarme, luci lampeggianti rosse, voci in arabo che si persero nel caos.

Non stavo a sentire nessuno, allacciai la cintura e tirai forte la fibbia, stavamo scivolando d'ala, bucammo le nuvole. Quando avremmo sfondato dalla parte di sotto, saremmo stati a un passo dall'impatto... Il pilota si impegnò, sentii i motori che mugghiavano e il peso stava tornando, l'aereo si stava per riprendere, avevo l'immagine della cabina di pilotaggio con le cloches afferrate da mani nervose, intanto gli scossoni che mi sballottavano cercavano di livellare l'aereo.

Non bastò. Uscimmo dalle nuvole e ebbi appena il tempo di vedere il riflesso della luce sulle onde. Giù la testa.

Mi riprsi molto dopo, in acqua. È la materializzazione del mio incubo, i miei vestiti erano impigliati in un relitto, galleggiava, ma non per molto. Nella notte la tempesta lanciò me ed il mio galleggiante di fortuna da un'onda ad un'altra. I fulmini illuminavano altri rottami intorno a me, intanto strappai i vestiti dove si sono impigliati e cercai di individuarne un altro grande abbastanza per farmi da scialuppa: dovevo stare fuori dall'acqua o sarei morto assiderato.

Ne vidi uno, era più grosso e poco distante, nuotare non sarebbe stato facile ma ce la devo fare, andai. Il freddo, la fatica e i traumi dell'incidente mi bloccarono, le braccia erano rattrappite, i vestiti mi impacciavano, lottai per non affondare, le poche ultime bracciate furono una sofferenza. Finalmente arrivai ad afferrare qualcosa, era tagliente, ma non importa, mi dovevo tirare su.

Nell'istante in cui mi diedi lo slancio, un' onda inclinò il rottame e io mi trovai proiettato contro di esso. Il freddo non mi lasciava sentire il dolore, solo l'impatto. Spostai una mano, mi toccai l'addome: sentii speroni metallici che proseguivano  nelle mie carni. La bestia aveva affondato i suoi artigli per dilaniarmi il ventre. Avrei voluto urlare, ma non potevo.

 

AAAAAAAAAAAAAGGGGGGGGGHHHHHHHHH ! ! ! ! ! !  Mi sollevo, saltao fuori dal letto e sbatto contro l'armadio, resto in piedi, spalle contro la parete. Ansimo, ho il fiato corto. Un altro incubo, decisamente il peggiore mai avuto. Lentamente mi calmo, aspetto che scenda il livello di adrenalina nel sangue e che il mio cuore smetta di martellare nelle orecchie.

Sono ancora in camera mia, il volo è per oggi pomeriggio. Doccia per svegliarmi e lavare via la voglia di mettermi a piangere come un bambino.

Parto o non parto?

Sento il bisogno di agire ed al tempo stesso la necessità di difendermi. Chiedo consiglio ad un oracolo, un libro che è uno dei pilastri della filosofia taoista, il Libro dei Mutamenti.

Il responso è netto, si chiama 'gli angoli della bocca', riguarda l'alimentazione, sia del corpo che dello spirito, Tra i suggerimenti che dà, uno mi riguarda: "Consapevolezza del pericolo reca salute. Propizio è attraversare la grande acqua.” È deciso, parto.

Controllo di nuovo le previsioni meteo prima di uscire di casa, un bus mi porterà in un'ora all'aeroporto, prima di sera tutto sarà passato, nel bene o nel male... quando monto sull'aereo non c'è traccia di nuvole in cielo e così pure per tutto il volo, atterraggio tranquillo. Nessun Leviatano si è materializzato dai miei incubi per oggi. Come sono nell'androne, mi accascio su una poltroncina, spossato. Per tutto il tempo il mio corpo è stato teso, le mie mani stringevano i braccioli in attesa dalla catastrofe, mentre cercavo di dissimulare la paura. Mi stanno guardando strano, prendo una rivista ad un tavolino e faccio finta di leggere un articolo in arabo. Vedo a malapena una figura, un disegno di una specie di pavone in volo, di colore bruno e con la testa di rapace. Aggrotto la fronte per capire che in effetti si tratta di una fenice.

Tiro un sospiro e mi obbligo ad alzarmi per andare a prendere la valigia ed uscire dall'aeroporto. Finalmente in Tunisia, finalmente alle soglie del deserto, finalmente potrò allontanarmi dalle Acque e dai loro Mostri.

Tutti i racconti

11
5
44

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: mi é piaciuto moltissimo questo raccontino!

  • thecarnival: bellissimo racconto che fino all'ultimo lascia in tensione fino a quel [...]

0
0
7

BLEFAROPLASTICA - 2/2

28 September 2025

La blefaroplastica, tuttavia. Nel mezzo s’intravede un ché di luminoso, un faro probabilmente, un nume che rischiara la via e financo c’illumina sul significato occulto di tale parola. Il faro scopre il bluff e liquefa la plastica. E dopo, che rimane? Certo che stare nel mezzo è proprio bello, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
9
105

La Ministeriale

27 September 2025

Dopo decine di concorsi pubblici con esito negativo, sulla posta elettronica certificata di Ilaria arrivò il risultato di un bando del Ministero di Giustizia. La missiva era una convocazione per l’assunzione a tempo indeterminato presso una cancelleria. Fu assegnata al Tribunale di Cassino. Seguirono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • AriannaL: Scusate se intervengo ancora, ma, l'inconscia risonanza tra la precoce [...]

  • Riccardo: Simone, se hai voluto mantenere un distacco dal racconto ci sei riuscito in [...]

1
4
29

BLEFAROPLASTICA - 1/2

Esercizi di coabitazione tra nonsense e umorismo

27 September 2025

Blefaroplastica, è un qualcosa che mi ha sempre colpito, e infatti spesso ci ritorno. Ovviamente è strano: chi ti colpisce andrebbe semmai evitato, ma sappiate che non tutti i colpi fanno male, alcuni fanno bene, nel senso che fanno meno male, cioè che non dolgono come quelli scagliati un istante [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Dietro l'uso simpatico e sapiente delle parole, un tema profondo. Sono [...]

  • Davide Cibic: Grazie per l'attenzione, in effetti vale la pena arrischiarsi alla seconda [...]

6
9
45

Storia di Uccellino

26 September 2025

Era scolpito nella memoria il giorno in cui sua moglie portò a casa Uccellino. Era una mattina, lei lavorava in giardino ed era rientrata con in mano questo minuscolo volatile dalle piume colorate. Forse era un piccolo, dato che non sembrava saper ancora volare. O forse aveva qualche problema, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
4
34

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 3/3

26 September 2025

Sul cellulare avevo trovato traccia delle varie chiamate tra cui quelle di Anna. Quando fui in grado di parlare in maniera comprensibile, decisi di chiamarla. — Pronto, Stefano sei tu? — Si, Anna sono io, mia sorella mi ha detto che hai chiamato. Volevo ringraziarti e rassicurarti sulle mie condizioni. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
13
42

Ballarò

Esercizio di scrittura creativa - i non luoghi

25 September 2025

Atterrammo a Punta Raisi in perfetto orario. Ci trasferimmo in un albergo situato in pieno centro e, dopo aver pranzato, la guida ci diede appuntamento per le 17 davanti alla hall. La gola mi ricordò che lì, sull'isola, sfornavano dolci tra i più saporiti del pianeta e granite più famose del [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto con piacere, suscita diverse emozioni. Come bonus, grazie al Prof, ho [...]

  • Teo Bo: @Ondine, @Dax, @Riccardo, @Lawrence - Grazie x gli apprezzamenti sempre molto [...]

5
2
22

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 2/3

25 September 2025

Avevo creduto che Giusy fosse tra le due quella sveglia ma dovetti ricredermi e concludere che lo erano entrambe. Vista l’ora tarda, prendemmo un taxi, lei per tornare a casa, io per proseguire verso la mia pensione. Prima di salutarci presi nota dell’indirizzo del suo negozio e ci scambiammo i [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
10
28

Il Re cieco della strada! 2/2

Quando l’amore guida più della vista

24 September 2025

"Dove sei, ragazzo?” chiese Luis con voce colma di emozione, come un bambino in un negozio di giocattoli. "Son… qua, signore. Voleva vedere qualcosa?” Il ragazzo si morse subito la lingua: la gaffe lo fece arrossire fino alle orecchie. Avrebbe voluto sotterrarsi. Ma Luis non ci fece caso: erano [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
3
33

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 1/3

24 September 2025

La storia che voglio raccontare potrebbe iniziare con la scoperta dell’inganno che il mio socio Roberto stava tramando ai miei danni, ma credo sia meglio procedere con ordine, perché questa è la ragione meno importante che mi ha spinto alla decisione che avrei preso in seguito. Meglio raccontare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
11
50

Il sig. P. e la Cencia dall’occhio blu

Storia tragicomicamente vera, ovviamente romanzata. Per chi non l'avesse capito, la Cencia dall'occhio blu sono io :-)

Miu
23 September 2025

Il sig. P. - ovvero Peppino de Tontolonis - aveva settantotto anni, ex impiegato del catasto, con una carriera passata tra mappe, visure, timbri e acari. Non aveva titoli ufficiali, ma si vantava di una laurea sulla conservazione dell’asinello sardo, ottenuta – a suo dire – durante una conferenza [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Davide Cibic: Scorrevole, gaio e puntinato d'intuizioni comiche. Vado a curiosare qualche [...]

  • Miu: Grazie Davide🤗

3
2
43

Il Re cieco della strada! 1/2

Dove il cuore corre libero

23 September 2025

"Clara, è per domani, lo hai promesso.” Clara era seduta in cucina a sferruzzare. Aveva finto di dimenticare la promessa fatta a suo marito Luis, che da quattro anni era completamente cieco. Luis stava sulla sedia a dondolo, con i due gatti di casa accoccolati su di lui: formavano una coppia di [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su