Avevamo cose semplici, come l’amore.
Avevamo il giorno, la notte, le stelle brillanti ad agosto.
Avevamo l’innamorata, incontrata per strada un giorno per caso, che aveva proprio quelle fattezze lì, quella faccia lì, quella camminata lì. E la seguivamo per chilometri su e giù per la strada principale del paese, senza soluzione di continuità: per ore e ore, forse per giorni. Fino a che la fame non ci consumava; fino a che la barba non ci pungeva la faccia. E avevamo più di tutto la giovinezza, che non conosce confini o paure e che non considera il tempo e la convenienza.

Ci innamoravamo come era proprio della nostra età e quando accadeva ci lasciavamo trascinare dalla corrente e non nuotavamo, annaspando, contro. Che fosse lei era trasparente, palese, lapalissiano. Era lei a tutti i costi e contro tutti. Gli amici cercavano magari di dissuaderci; la mamma cercava di convincerci del contrario.
Ma quale amore e amore… sai quanti ne incontrerai di questi amori?
E invece noi sapevamo che quell’amore era proprio quell’amore lì e non altri. Che non ce ne poteva essere uno anche lontanamente simile, nemmeno pensabile.
E ora di semplice non abbiamo più niente. Non perché sia cambiato il sentimento che alberga in noi. Solo, tra esso e il suo libero sprigionarsi si è frapposta una corazza, una spessa parete di paure e convenzioni, di pigrizie e convenienze. Noi stessi, come se gli altri non bastassero, tentiamo riuscendoci di convincerci che non è sentimento. Alla nostra età diviene “infatuazione”, “capriccio”. E tutte queste stronzate ci convincono addirittura. Perché noi non ammettiamo di aver sbagliato e siamo terrorizzati dal reinizio. Il ricominciare da un’altra parte ci spaventa.
Per carità, non siamo tutti uguali, ma l’eccezione è appunto tale. E sono quelle persone felici che sorridono quando camminano. Le riconosci subito, ma le liquidi come “superficiali”. Perché invece quello profondo sei tu: quello con mille remore e terrori, fobie e fissazioni. Tu sei un uomo di mondo.

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📝 A Giada

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26 June 2025

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25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

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Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

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Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

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23 June 2025

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22 June 2025

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