Due “BROKER” di Wall Street se ne stanno davanti a un bancone di un prestigioso bar di New York a bere allegramente del costoso champagne, difatti i mercati azionari si erano rilevati a loro favore. L'euforia per entrambi è alle stelle in quanto “CHIUDERE IN POSITIVO” con trecentomila dollari significa che i festeggiamenti non possono che essere imperativi. Hanno “RISCHIATO” grosso ma ne è valsa la pena.

Parlano di “QUOTAZIONI” finché John Sullivan, il “BROKER” più anziano nonché più curioso, comincia a stuzzicare il suo collega, il quarantacinquenne Michael Green.

«Ehi Mike, un uccellino mi ha riferito che stai “PROFITTANDO” con Lisa Perez, l’avvocatessa. Te la stai spassando con quella lì, eh?»

«Oh, vuoi che ti espongo in termini di “BORSA”?»

«Sì, perché no? Del resto, siamo “BROKER!», gli risponde l’attempato compagno di lavoro accompagnando le sue parole con un’amichevole pacca sulle spalle.

Green appoggia sul bancone il raffinato calice di vetro ancora mezzo pieno e da via al singolare resoconto.

«Se “COMPRO ORO”, e lo regalo a Lisa, le “AZIONI” vanno in “RIALZO! E… non solo quelle!», comincia a spiegare, per di più col triviale gesto del pugno chiuso tirato orizzontalmente avanti e indietro.

«Quante “AZIONI”, precisamente?»

«Fino a tre, ti ricordo che non ho più vent’anni e quindi la quarta diventa “RISCHIO DI MERCATO”»

«Insomma, “L’INDICE” non è alto, però è accettabile, dai!», dice Sullivan, sorridendo.

«Già, inoltre “COMPRO PETROLIO” tre volte alla settimana, dal momento che la Lamborghini consuma tantissimo. Tra l’altro il King Hotel dista circa 100 km, non sia mai che mia moglie possa scoprirmi e quindi meglio non “RISCHIARE”», racconta Green sempre più divertito e con l’aria di credersi onnipotente.

«A mio avviso “GIOCHI” con la “LEVA” in maniera troppo sconsiderata, a parte che ti spompi, va a finire che Kimberly ti scopre sul serio con l’alta probabilità di rimetterci moltissimi dollari, insomma subirai inizialmente un “RIBASSO”, poi delle “PERDITE” e infine sarai costretto a “VENDERE” per pagare il mantenimento di colei che diventerà la tua ex. A tal proposito, ho esperienza», gli suggerisce Sullivan, tenendogli testa.

Green inarca il sopracciglio e sente che è arrivato il momento giusto per chiedere al suo collega una curiosità che lo attanaglia da tempo.

«Non vorrei apparire indelicato, ma come mai Micaela ha troncato con te? Quale è stato il reale motivo?»

Sullivan tossisce goffamente.

«Innanzitutto nessun tradimento. Diciamo che negli ultimi dieci anni ho dedicato anima e corpo alla “BORSA” e di conseguenza, trascurando i doveri coniugali, lei mi ha semplicemente lasciato. In seguito al divorzio c’è stato un periodo in cui per svariati motivi ho subito la “CRISI”, ahimè anche “FINANZIARIA”. Allo stato attuale, giusto per farti un esempio, ogni mese a Micaela le devo passare un cospicuo assegno di mantenimento e, calcolando altre numerose spese, va a finire che di questo passo rischio il “CROLLO!», afferma amaramente.

«Oggi non ti puoi lamentare, sei trecentomila dollari sopra!»

«E se la prossima volta andrà male e subisco l’irreparabile “GIOVEDÌ NERO”?»

«Ti posso sganciare una citazione inventata da me, valida e testata sia per la “BORSA” e sia per le donne?»

«Spara pure. Non vedo l'ora di cogliere la tua perla di saggezza.»

«Se non hai le palle… fatti da parte!», esclama il marpione con ostentata nonchalance e dandosi un’aggiustatina alla cravatta.

Scoppiano entrambi a ridere, una di quelle risate complici, e terminano col cin cin con i rispettivi calici di champagne.

 

 

 

N.d.R. Ho sottolineato i termini utilizzati nel mondo della finanza e delle Borsa al fine di ottenere nella maggior parte dei casi un doppio senso e al contempo a creare una piccola storia mirata a divertire.

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