Mi giro di scatto, "La Bionda" è dinanzi a me. Mi è difficile descrivere l'espressione del suo viso accompagnato da un sorriso luminoso, nonché mi è difficile descrivere la sua bellezza. Fondamentalmente di presenza non è paragonabile alla foto dell’account di Letture da Metropolitana.

È poco più alta di me, di corporatura atletica e dalla pelle rassodata e abbronzata, i capelli sono raccolti in una treccia che li fanno sembrare delle spighe di grano. Il costume verde acquamarina le sta una meraviglia e col bikini che mette in risalto i seni generosi.

Resto paralizzato dall'emozione, lei si avvicina e mi accarezza una guancia.

«Ciao Bionda!», la saluto timidamente.

Ci abbracciamo, odora di salsedine. Il mio cuore batte come un martello pneumatico. Un brivido mi percuote intensamente.

Al termine dell'abbraccio, mi guarda con delicata sensualità.

«Vieni qui!», esclama mordicchiandosi il labbro.

Le nostre labbra si avvicinano, sento il suo respiro finché un bellissimo bacio prende forma. Nel tunnel delle nostre bocche unite, le lingue giocano inventando nuovi ritmi e movenze diverse.

«Tu sei la ragazza dei miei sogni!», le dico con dolcezza e nell'aria risuonano con vigore queste note:

 

È inevitabile oramai

come uno sbaglio di corsia

questo groviglio fra di noi

questa tua bocca sulla mia

 

Mi sveglio e con rammarico mi accorgo di aver sognato. Eppure tutto sembrava così reale. Abbraccio il cuscino, chiudendo gli occhi è come se ancora sentissi il suo profumo, il calore del suo corpo, i suoi baci e le sue carezze.

E la musica? La sera scorsa su PC avevo messo il pezzo di Inevitabile follia in modalità repeat, ragion per cui si spiega perché durante il sogno le note echeggiassero ininterrottamente. Mi alzo dal letto e con un click de mouse arresto l’autoriavvolgimento.

«La Bionda, grazie per avermi fatto sentire speciale!», rimugino con un misto di felicità e di amarezza. Era troppo bello per essere vero, ho semplicemente sognato la ragazza dei miei sogni. Nel vero senso della parola.

Non la dimenticherò mai!

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