• Patrimonio restante: diversi milioni.

A inizi anni novanta, col compimento del diciottesimo dell'ultimo figlio, si decide di mettere anche quest'ultimo in azienda. 

Suo desiderio è di fare l'artista. Ma Papà Erbe non fa che picchiarlo a ogni sua "iniziativa idiota": scrittura, pittura, fotografia. 

Lo manda a lavorare nella sua azienda, lo lascia diventare un dirigente e cerca di trasformarlo, a forza di sopprusi, "in un nuovo Papà Erbe".

Mamma Erbe non si oppone: "il figlio ha da diventare un Erbe, non un morto di fame". 

E non si oppone nessuno dei fratelli: sono tutti costretti a lavorare per Papà Erbe. 

Sono incapaci di diventare qualcuno senza di lui. 

Non hanno nemmeno personalità, non esistono se non attraverso Papà e Mamma Erbe. 

Ogni giorno scompaiono dentro le loro fabbriche e nelle loro case. Si incontrano con Papà per lavoro e soldi. 

Tutti i soldi sono rendicontati, non possono spendere nulla che non sia relativo al lusso di casa. 

Ogni mattina guardano fuori dalla finestra dei propri uffici e sperano di finire sotto i camion aziendali. 

È il loro ultimo pensiero da esseri umani. 

 

  • Patrimonio restante: moltissimi milioni.

La strategia funziona, Papà Erbe ottiene un esercito familiare efficiente e a basso prezzo. 

Alla fine degli anni novanta l'azienda è florida. Ma i lavoratori non sopportano più i suoi figli. 

Molti di nascosto li perculano, raccontando barzellette e goliardie, anche feroci. 

Ma hanno smesso troppo presto. Di nascosto uno di loro è arrivato a defecare nel bagno privato, sporcando tutto. 

"L'uomo merda ora berrà". 

Viene sgamato e i fratelli, riuniti, gli tirano un secchio di urina in testa. 

Le risate dei fratelli hanno cominciato a dominare sui lavoratori. 

Inoltre, hanno cominciato a licenziare in tronco chi commette anche errori banali. 

Uno dei loro contabili, terrorizzato da loro, sbaglia alcuni calcoli e rovina i conti aziendali. 

Impazzito, per fuggire il contabile s'è dovuto gettare dalla finestra. 

Nel letto di ospedale ha ricevuto la lettera di licenziamento, più la querela firmata dall'avvocato. 

"Avremmo dovuto frustarlo: una frusta per ogni milione perso".

 

  • Patrimonio restante: diversi milioni.

Quello che fanno ai lavoratori, Papà Erbe fa loro il doppio. 

Ma col tempo ha abbandonato la violenza: ora usa metodi psicologici, trappole mentali. 

È peggio di prima, alcuni di loro arrivano all'esaurimento nervoso e alle crisi isteriche.

 Ora sono costretti a sottostare a un contratto capestro: per sicurezza devono associare il patrimonio Erbe con quello dei Besize, sposando "le belle figlie dei coniugi Besize". 

Ma le figlie sono dismesse, rovinate dalla politica dei Besize; davanti a loro, appartate, diventano perverse, assassine. 

Gli Erbe vengono costretti al sesso sadomaso, allo sperpero del patrimonio solo per loro mano e alla procreazione. 

A inizi duemila hanno tutti figli e figlie, selezionate e volute dalle mogli, dai suoceri e dai rispettivi patrimoni. 

Vengono educati dai suoceri e dalla servitù in caso di loro assenza. 

Tanto sono obbligati anche loro a essere marionette. Anche loro vengono privati dalle arti libere, pena "seminario e clausura".

 

  • Patrimonio restante: alcuni milioni.

Mamma e Papà Erbe non battono ciglio alla notizia della morte di uno dei loro figli, morto assieme alla sua famiglia per circostante non molto chiare. 

"Si muore sempre all'oscuro di tutti.

Al funerale viene spartita la sua quota, anche coi suoceri.

In azienda alcuni hanno festeggiato alla sua morte e di rimando uno dei fratelli Erbe, accecato, ha spaccato la bottiglia in testa ad uno dei lavoratori, uccidendolo sull'istante. 

Si scatena nell'azienda una rivolta, ma viene sedata grazie alle forze dell'ordine, pure loro vittime dei lavoratori e dei fratelli Erbe. 

A fine rivolta hanno dovuto ripagare i danni, compensati solo da licenziamenti di massa e da "donazioni" a diversi enti pubblici. 

Uno dei contabili, terrorizzato, sbaglia i conti e porta dentro all'azienda le guardie della Finanza. 

Prima della loro entrata, uno dei fratelli l'ha lanciato dalla finestra. 

Stavolta la lettera è stata lasciata sopra la sua tomba.

 

  • Patrimonio restante: pochi milioni.

Alla fine dell'accertamento, gli Erbe hanno dovuto pagare avvocati e magistrati per evitare il sequestro dei beni. 

Uno dei figli di uno dei fratelli li salva grazie alla sua conoscenza forense. 

Ma non si sa come lui e la famiglia del fratello Erbe scompaiono di punto in bianco. 

Papà Erbe infarta nel mezzo della notte e pochi mesi dopo lo segue Mamma Erbe, incapace di mantenere il dominio con la stessa crudeltà del padre. 

"Sono meno bocche da sfamare", così come i morti successivi. 

L'azienda è sul punto di essere venduta, dato il clima ormai creatosi. I lavoratori si licenziano, fuggono. 

Ma non riescono a diffamarla: chi ci prova scompare dopo poco. 

Uno dei fratelli sente di possibili acquirenti per la vendita, ma viene neutralizzato: "non si vende mai, è sempre e solo Erbe". 

Uno dei fratelli di nascosto prova un'acquisizione, ma viene scovato durante la trattativa. 

Nel mezzo della notte, lui e l'acquirente scompaiono nel nulla. 

E per sicurezza la famiglia di lui viene allontanata, senza possibilità di ritorno. 

"Si muore sempre all'oscuro di tutti."

 

  • Patrimonio restante: a malapena un milione.

La ricchezza degli Erbe e dei Besize è ormai minata e decidono di vendere l'attività. 

Per massimizzare il profitto e tenere il controllo indiretto, uno dei fratelli tenta la carriera politica. 

Pur spendendo una fortuna, non vince alle elezioni. 

E pur spendendo una fortuna, non riesce a manipolare il voto. 

Tempo dopo il neo-sindaco muore. 

"E come sempre senza alcun motivo apparente". 

Alle successive elezioni vince, ma viene subito arrestato per concussione e peculato nei confronti dei suoi familiari. 

Poco prima del processo tenta l'ultima carta: il suicidio in cella. 

Alla sua notizia il nome viene depennato dal patrimonio. 

"Una riga: un cadavere.

I Besize intanto chiedono delle modifiche ai contratti di matrimonio delle loro figlie sopravvissute.

Ricevono, oltre a un no, un atto di vandalismo in casa loro, con tanto di lettera di minaccia di stupro lasciatagli.

 

  • Patrimonio restante: sotto il milione.

I suoceri Besize sono stati trucidati tempo dopo in una rapina, i cui rapinatori sono stati successivamente rinvenuti esanimi dentro la loro macchina di fuga. 

Le figlie rimaste impazziscono e iniziano a danneggiare i fratelli sopravvissuti, dandoli alla fuga o alla follia omicida. 

L'ultimo fratello scappa dalla casa dopo aver "addormentato" l'intera famiglia, e raggiunge gli ultimi soldi della famiglia Erbe/Besize in azienda. 

Lì, l'ultimo contabile li distrugge davanti a lui: il suo errore ha portato alla scomparsa definitiva del patrimonio e degli Erbe. 

Il contabile getta dalla finestra l'ultimo fratello Erbe. 

L'atto di pignoramento dei beni viene lasciato sul suo cadavere.

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su