C'è tempo. Quante volte ce lo siamo detti nell'arco della nostra vita. Quante volte ci siamo illusi di poter rimandare eventi in altro momento, perdendo la possibilità di realizzare un progetto, un desiderio, un capriccio. E timidi e incoscienti, ci siamo convinti che in altro tempo forse la realizzazione sarebbe stata più efficace. E così ne abbiamo perse di occasioni. Abbiamo fatto scorrere il tempo lentamente e senza accorgercene, ci siamo ritrovati in nuove condizioni, carichi di ricordi e desideri ma nudi, sempre più nudi, con una nudità scandalosa davanti agli occhi della nostra anima. C'è tempo. Ma quale menzogna più grande? Eppure tante stagioni sono passate. Tante emozioni sono rimaste represse, tante conoscenze non sono mai arrivate perché ci si è chiusi dentro, ci si è  sequestrati, occupandoci del nulla come auto finzione, rinunciando alla vita e annullandoci dentro alla stanza dei sogni da cartone animato Disney. Non c'è sofferenza più grande convincersi che non si sta soffrendo mentre la nostra vita si consuma come sigaretta sul portacenere, con l'inarrestabile combustione di tutto il corpo fin arrivare al filtro per trasformarsi in cicca fra la cenere del posacenere. Intanto solo un romanzo che leggi avidamente ti è compagno, è strumento stordente della tua apatia. E ti ritrovi a leggere le pagine con tale foga da bruciarne le righe alla spasmodica ricerca di una risposta, di una soluzione alle tue automortificazioni. C'è tempo. Che fesseria, che stupidità dentro a queste parole! Il libro scorre tra le mani, il pensiero è irretito da quelle parole, che diventano emozioni condivise, si aggrappano alla tua solitudine e ti trascinano in esse, ti fanno viaggiare senza muoverti, ti costringono a condividere una storia che non è tua ma ti illudono possa essere convissuta in tutta libertà. E ti ritrovi in altre stagioni, vivi situazioni, che poi si rivelano bolle di sapone, mentre la tua fantasia accesa dimentica l'esigenza di vivere la realtà quotidiana. Spesso Luca, chiuso in campagna, aveva provato queste esperienze e negli anni aveva cumulato tanti libri da considerarli fotografie della sua esperienza di lettore attivo, ricordi tangibili di una solitudine che era stata annullata dai numerosi pseudoviaggi, dalle innumerevoli emozioni provate attraverso la lettura di quelle carte. E si era rivisto in Ulisse, a volte in Oliver, a volte si era convinto di essere Zeno, a volte Montalbano. Intanto il tempo era passato. E distratto dalla finzione si era ritrovato solo e vecchio, tanto da desiderare di trasformarsi in albero, in arbusto per poter continuare a contemplare la vita reale senza aver bisogno di leggere le parole. E rimaneva ora interi giorni sdraiato a terra a veder passare le nuvole nel cielo e a chiedersi cosa ci facessero lì ed il senso di tutto ciò. Ma il vizio di leggere lo aveva tormentato tutto il tempo e con sé recava sempre un nuovo romanzo da leggere. E via con la fantasia, via con l'emozione. Un giorno Luca, anziano passero solitario, scomparve. Non si riuscì più a trovarlo. Rimasero nella casa i libri amati. Nessuna traccia, nessuna lettera di spiegazione. Anche la trasmissione televisiva del mercoledì si interessò del suo caso. Ma nulla. Di lui in paese si disse che fosse stato inghiottito da uno dei suoi libri e che si fosse perso in una realtà che non era più finzione e della quale finalmente anche lui ne era diventato un protagonista. Nel cielo le nuvole continuavano ad inseguirsi senza raggiungersi mai. Ma sul prato Luca non c'era più. Solo un nuovo arbusto era nato. E guardava immobile con le sue foglie quel cielo nuvoloso.

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Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

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  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    ottimo.
    altre 3 puntate da gustare!
    Complimenti per il [...]

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

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Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

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La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

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  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

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Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

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Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

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  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

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In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

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  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

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Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

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  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

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Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

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La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

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