Sono uno scalatore. Pratico quest'attività da parecchi anni. Forse ormai troppi. Ma non riesco a staccarmi dal fascino di un'avventura in montagna, fra le sterpaglie e poi fra le rocce nude, che , man mano raggiungo mi sembrano sempre più lisce, forse perché limate dagli agenti atmosferici e perciò sempre più pericolose. Ma continuo a salire con i miei chiodi, le carrucole, i ganci, le funi. Fino alla cima, fino a quel pennacchio sempre più stretto da cui domini il mondo, tutta la terra. E mi sento onnipotente, infinito. Forse il pericolo più grande al di là dello sforzo fisico è raggiungere la cima e sentirsi realizzato totalmente, perdere l'umiltà per sentirsi assoluto. E'un rischio che ogni scalatore corre. Come il conquistatore che, ormai il passato storico ci insegna, porta la sua cultura che considera superiore e vorrebbe imporla con la forza agli indigeni sconosciuti del territorio esplorato. Lo scalatore porta con sé il suo sogno ed una volta realizzato,  si sente appagato e medita sulla sua superiorità e sul dominio che egli ha nei confronti di quella natura che prima considerava selvaggia ed ora è addomesticata e posseduta. La vecchiaia ora impone la nostra fragilità e se da giovane ho rasentato il peccato di confrontarmi con il creatore, ora capisco la mia piccolezza e la mia fragilità e li accetto anche se con sofferenza. È un dolore più tormentato della fatica della scalata perché fa perdere la propria sicurezza per farci ritrovare come una candela che, a poco a poco, si consuma e diventa sempre più debole. Non avrei dovuto fare lo scalatore. Sarebbe stato meglio non confrontarsi con la natura perché, anche se ti illude che sei superiore, con il tempo ti dimostra che sei un granello di polvere in confronto alla sua statica potenza, silenziosa ed immobile, eterna  e selvaggia. Spesso in montagna mi adagio sulla roccia ed ora sogno di diventare roccia con le altre rocce. Solo così forse lo scalatore potrebbe realizzare la felicità eterna. Raggiungendo una condizione che ti eri illuso di aver sfiorato ma che ti fa solo desiderare di essere elemento utile e necessario alla  realizzazione della nostra umanitá.

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📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

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Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

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Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

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Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

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Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

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Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

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Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

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Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

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Girabuio 4/4

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Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

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