Sulla spiaggia di Cocoa Beach, James passeggiava lentamente, i piedi erano solleticati e accarezzati dal fine arenile biancastro umido di salsedine. “Ah, l'oceano!” pensò il vice ispettore. La ragazza partì da lontano, di corsa: gambe agili, snelle, fisico atletico scolpito da muscoli ben modellati. Un sedere da urlo, di quelli marmorei, senza un filo di cellulite. Il sorriso si accese mentre si avvicinava e James poté scorgere il viso e gli occhi, occhi azzurri da gatta. Jenny era lì, gli correva incontro tendendo le braccia; vestita da amazzone, con la faretra sulla spalla, sorrideva a lui: Giovanni Calamaretti! Oh, Jennifer Lawrence! Sogno proibito degli ultimi cinque anni! L'onda si alzò improvvisa, gigantesca, James tese le braccia per afferrare le mani di Jennifer ma l'onda dell'oceano se la trascinò dietro mentre l'urlo arrivò agghiacciante alle orecchie del vice ispettore.

Sedette sul letto di scatto, madido di sudore e con il cuore che batteva a mille. Il respiro affannoso gli fece pensare alla corsa sulla spiaggia della Florida poi si guardò intorno: nel buio della stanza scorse la sagoma della scrivania e la sedia da cucina che si infilava nel buco dove di solito posizionava le gambe, la minuscola finestra con appese le tende a vetro, in quel momento sembravano grigie, in realtà erano verde pistacchio, colore che, peraltro, lui odiava.

Un altro urlo squarciò il silenzio della notte. Il vice ispettore Giovanni Calamaretti saltò giù dal letto, mise i piedi nelle pantofole a forma di ranocchia e così, in mutande come era solito dormire, aprì la porta di casa. La signora Bellucci, che niente aveva a che fare con Monica, in camicia da notte asimmetrica e bigodini in testa, aveva stampato sul volto il terrore. Contemporaneamente a James si affacciò anche la signora Sardelli, sbucando dall'appartamento adiacente a quello di Calamaretti. Lo guardò e, vedendo il corpo secco e nudo, avvolto nelle mutande beige, con le pantofole a ranocchia, cacciò un urlo ancora più agghiacciante. James tornò in casa per un attimo, indossò la vestaglia a quadri blu e si precipitò al piano terra.

“Che sta succedendo?” La voce del signor Corbetti rimbombò nella tromba delle scale. Nessuno gli rispose. Il cadavere di un uomo giaceva riverso, in una pozza di sangue nell'androne.

“Fermi tutti!” Intimò il vice ispettore. Dalla ringhiera di ogni pianerottolo sporgevano quasi tutte le teste dei residenti che, svegliati di soprassalto da quell'urlo agghiacciante e spinti da una morbosa curiosità, cercavano di ottenere informazioni sull'accaduto ancora con gli occhi cisposi dal sonno. James raggiunse il corpo senza vita dell'uomo e, nello stesso istante, chiamò la centrale per i rinforzi al caso. Non toccò nulla fino a che il medico giunse a constatare la morte e l'identità del cadavere. Il signor Crisanti abitava al terzo piano, un uomo silenzioso e introverso che salutava a malapena.

“Ispettore,” sussurrò la signora Sardelli “è Crisanti?” James fece si con il capo.

“Che cosa è successo?” Proseguì la donna.

James fece spallucce.

“Lei lo sapeva che aveva un'amante?” Disse con l'orgoglio di una che la sa lunga la Bellucci, essendosi ripresa dallo shock.

James la guardò senza alcuna espressione anche se dentro di sé pensò, per l'ennesima volta, di essere l'unico sfigato del palazzo.

“Una donna molto più giovane di lui, sposata e con due figli.” Continuò la Bellucci.

“Oh,” esclamò James “chi lo avrebbe mai sospettato?”

“Sarà stato il marito?”

“Non affrettiamo a conclusioni troppo rapide.” Rispose il vice ispettore.

Mentre il cadavere veniva trasportato all'obitorio dall'ambulanza, James iniziò a percorrere le scale lentamente cercando ogni minimo dettaglio utile al caso. Raggiunto l'appartamento della vittima vide la porta ancora aperta ed entrò facendosi luce con il cellulare. Tutto apparentemente in ordine: il letto disfatto come di chi stava dormendo, i piatti lavati, un bicchiere d'acqua sul comodino bevuto a metà. L'uomo si era coricato, forse non riusciva a prendere sonno? Forse una telefonata? Qualcuno che lo aveva chiamato? Dopo la breve ispezione fece per uscire quando la sua attenzione fu attirata da un foglietto posato sul mobile di ingresso. Apparentemente sembrava la lista della spesa per il giorno successivo invece… Invece, illuminando il foglietto, James lesse: “Lascio questo mondo che più non mi appartiene. Ti amo mia Jacqueline.” Suicidio? Per un istante a James parve di avere i piedi inseriti in due ferri da stiro e iniziò a sudare come Freddy Mercury sul palco dopo aver cantato Radio GaGa. Chi era Jacqueline? Tornò a pianterreno e chiese alla Bellucci notizie.

“La sua amante si chiamava Doris, non so chi sia Jacqueline.”

“Jacqueline era la donna delle pulizie.” Intervenne la Sardelli. Un vero rompicapo. La testa di James iniziò a battere come la testata di un motore ingolfato. In due ore riuscì a scovare le due donne facenti parte della vita del Crisanti e le interrogò. Jacqueline era una moldava che, saltuariamente, faceva le pulizie in casa della vittima; Doris era una pensionata settantenne che non dava adito ad alcun sospetto. James fece chiamare il marito di quest'ultima, un ex camionista piuttosto appesantito, scurrile e irascibile dopo essere stato gettato giù dal letto per un potenziale delitto che probabilmente neppure lo riguardava. Il marito di Jacqueline era disperso in Moldavia. L'interrogatorio si protrasse fino all'alba, senza che James ne venisse a capo. Cosa avrebbe dato per ritornare a Cocoa  Beach con Jenny! Dopo aver speso tutte le sue energie notturne giunse finalmente la telefonata del medico legale: “Suicidio.” James tolse le babbucce a ranocchia e le gettò con stizza nella tromba delle scale, scatenando un altro urlo della signora Bellucci, a cui le rane facevano orrore. 

Congedò i sospettati con le scuse più sincere, invitò il vicinato a rientrare nei propri alloggi e si infilò sotto alle coperte, sperando di riprendere il sogno interrotto. Non solo non accadde ma si ritrovò con gli occhi sbarrati e la sua ernia iatale che stava iniziando a ballare il rock 'an roll, la faccia della Bellucci (non Monica) con i bigodini in testa, e il marito di Doris che lo mandava acidamente a quel paese. Decise che avrebbe preso un giorno di ferie e provato a dormire in santa pace sperando che Jennifer Lawrence ritornasse da lui.

Tutti i racconti

0
0
4

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su