«ops! Scusa, è andata via la corrente e non vedo nulla, ti ho fatto male?»

«tranquilla, è stato un piacere per il mio piede»

«meno male che la prendi simpaticamente, mi sentivo in colpa»

«ma non dovrebbero esserci le luci salvavita in corridoio?»

«la scuola è andata al risparmio con la gita premio, questa è una topaia rifatta»

(ridendo) «ma noi ci conosciamo!»

«ah, allora non era solo una mia impressione!»

«sì, dai tempi della prima liceo»

«è vero, te lo ricordi?»

«non potrei dimenticarmelo, per me sei la più bella della scuola… ma ci voleva il buio per trovare il coraggio di dirtelo»

«davvero mi vedi così? Anch’io ti ho sempre visto bellissimo!»

«quante volte ho sognato di sussurrarti all’orecchio tutto il mio amore»

«perché non l’hai mai fatto?!»

«perché sono stupido, pensavo che mi avresti schiaffeggiato»

«non l’avrei mai fatto! Sei così dolce»

«posso sussurrartelo adesso?»

«fallo, ti prego»

« che buon odore hai »

«è il mio, non uso profumo»

«io… ti ho amato per cinque anni… voglio continuare a farlo per tutta la vita ed oltre»

«perché, credi nella reincarnazione?»

«non scherzare ti prego, sono serio»

«scusami… anch’io ti ho amato dal primo giorno che ti ho visto, voglio amarti tutta la vita… ed oltre»

La bocca di lui indugia sul collo, ha una voglia infinita di quel primo bacio, ma il piacere di assaporarlo con calma è maggiore, lei vorrebbe anticiparlo, ma ha paura a prendere iniziative ed aspetta con ansia, sa che quella sarà la notte che ha aspettato tutta la vita, quella che la cambierà per sempre, niente ritrosie, è pronta, ha già mentalmente fatto la sua scelta! Deve succedere con lui, com’era programmato nel libro della sua vita.

Il momento arriva, le loro bocche si conoscono, si esplorano, si donano per sempre, le mani prendono iniziative sempre più importanti, lui timidamente…

«ti va di entrare da me»

«si, lo voglio» risponde lei prontamente prima che il pensarci un attimo di troppo le tolga quelle certezze arrivate all’improvviso.

Sbattendo su vari spigoli, ridendo nervosamente, arrivano al letto e da quel momento la loro storia diventa quella di chi li ha preceduti nei millenni, il loro diventare adulti nello stesso attimo gli fa fare le mosse giuste, è tutto perfetto, una notte indimenticabile, finché esausti si addormentano abbracciati.

La mattina dopo un primo raggio di sole entra a curiosare i due innamorati che ancora ad occhi chiusi si esplorano per gustare con calma la visione dell’altrui bellezza. Decidono inconsciamente di aprirli nello stesso momento e…

«ma tu chi sei?»

«cavolo, non sei Patané della quinta B????»

«no, sono Giovanni Gismondi, stessa classe, ma neanche tu sei Rossini quinta C»

«mi chiamo Giuseppina Simionato»

Lo smarrimento li attanaglia, non hanno il coraggio di guardarsi negli occhi, meno che mai di guardare in basso, si danno le spalle mentre si rivestono velocemente

«che vergogna!»

«dai, non fare così, non è stata colpa nostra, un malinteso»

«ma per me era importante!»

«lo so, anche per me era la prima volta»

«scusami, torno nella mia stanza» si infila le scarpe ed esce, Giovanni ha pensieri contrastanti, non sa cosa pensare.

I tre giorni della gita passano velocemente, i due si guardano da lontano, si studiano, nessuno è pronto a fare la prima mossa, nello stesso tempo guardano i loro “avversari”, li vedono superiori in bellezza, fascino, grinta, capiscono che non possono competere con loro, ma allo stesso momento si rendono conto che gli amori a lungo sognati non sono così perfetti come erano stati idealizzati finora, persone superficiali, idiote, due narcisisti… iniziano a rivalutare il “sogno vero” di una notte, Giovanni e Giuseppina forse non sono bellissimi, ma sono persone vere, dolci, simpatiche, s’inseguono indecisi finché lei…

«scusami Giovanni, vorrei parlarti»

«anch’io»

«ho ripensato all’altra notte»

«anch’io… scusa, l’ho già detto»

«è stata bellissima, con quell’idiota non sarebbe stato così bello, avrebbe pensato solo a se stesso, invece di aiutarmi, tranquillizzarmi, come hai fatto tu»

«davvero? Non pensavo fosse possibile, avevo paura di sbagliare, ma tu mi accarezzavi i capelli, mi sussurravi frasi bellissime, per la prima volta ho provato una sensazione di benessere assoluto, poi dopo è stato terribile, pensavo come di averti violentata, che ormai ti facevo schifo» le loro mani si toccano scattando subito all’indietro, poi si sfiorano piano piano acquistando sicurezza

«mi ami ugualmente anche se non vincerò mai concorsi di “mister macho man”?»

«tu mi amerai anche se non sarò mai “miss maglietta bagnata”?»

«ormai non riesco più a pensare di poter stare con un’altra ragazza»

«giusto, noi siamo il futuro, quelli a trent’anni cominceranno a vedersi i difetti, si faranno qualche “ritocchino” estetico e sarà la loro fine! Non avendo cervello, non rimarrà nulla»

«ti amo… e stavolta sto veramente pensando a te mentre lo dico»

«anch’io… e ti desidero»

finalmente arriva il primo bacio con destinatario accertato, si prendono per mano, fanno le scale dell’albergo di corsa, arrivano in camera, la porta si chiude sbattendo… ops! Siamo rimasti fuori… è giusto così, da ora in poi la vita è loro, buona fortuna Giuseppina e Giovanni!

 

Tutti i racconti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
43

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su