1985

Sento il rumore della chiave nella porta, l’amore mio è tornata, adesso butterà lontane le scarpe da ginnastica, cercherà di togliersi i jeans saltellando su un piede solo, finché cadrà sul divano, brontolerà che non è colpa sua, ci riesce sempre, è solo scivolata…

“ahi, mi stavo quasi facendo male, c’è qualcosa per terra, sono inciampata!”

Mi giro a guardarla, è deliziosa con i capelli arruffati, una gamba nuda e l’altra legata nei calzoni, l’aiuto a districarsi, una scusa come un’altra per poterla guardare.

Finalmente libera si alza e mi salta addosso mettendomi le gambe intorno ai fianchi:

“è da tanto che sei tornato?”

“un’ora circa, dovevo finire la presentazione del nuovo computer, l’AT&T 6300 plus, dotato del processore 286 in package ceramico CLCC, un'innovazione fantastica per questi tempi, siamo tra i leader del mercato europeo, devo prepararla direttamente in due lingue mettendo la mia firma come relatore, un’opportunità immensa, l’accordo Olivetti-AT&T ci ha fatto entrare di prepotenza nel mercato americano”

“quindi va tutto bene, non cerchi più di entrare in quella società americana di cui parli sempre, come si chiama?”

“La Microsoft, è più di una speranza, hanno voluto fare un avvicinamento chiedendomi di entrare nella loro nuova sede di Roma, non ho risposto subito, non voglio dare l’impressione di aspettare solo quello dalla vita, ma accetterò, quello è il futuro! Tu invece cosa hai fatto?”

“poco, al congresso regionale sto cercando di far capire che Natta e Napolitano stanno sbagliando, ci porteranno alla catastrofe, per ora non c’è un leader dopo la morte di Enrico, la mia posizione di leader regionale della FGCI mi dà forza, ma più del 30% a livello regionale non vado. Il prossimo anno al congresso ci vorrà un miracolo!”

Mi fa un sorrisino

“però, noto che sentirmi parlare di politica ti eccita, vuoi che inizi a declamare l’ultimo discorso di Berlinguer! Avanti compagno, snuda la baionetta contro il nemico! Ce n'est qu'un début, continuons le combat!”

Maledetta, non riesco a resisterle, anche la nostra prima volta decise lei quando sarebbe dovuta accadere, il 21 gennaio 1976, anniversario della nascita del P.C.I.

Era anche il giorno in cui ci accreditarono la vincita del Totocalcio, di lì a poco comprammo la casa sul lungotevere dove ancora abitiamo.

Praticamente mi violentò, non mi aspettavo che sarebbe successo quel giorno, a casa sua, i genitori erano in settimana bianca, spogliò lei entrambi, le nostre bocche cercavano tutti quei luoghi inesplorati da assaporare, aiutate dagli occhi che non smettevano di adorare tutte quelle novità, ci baciammo molto prima che riuscisse a trovare il coraggio di farlo, aveva ancora del timore nei suoi occhi, finché mi fece entrare in sé urlando: “Aqui se queda la clara,/ la entranãble trasparencia/ de tu querida prensencia,/ comandante Che Guevara!”

 

1995

Finalmente a casa, l’uscita del nuovo sistema Windows 95 ci succhia la linfa vitale, noi della sede di Roma non abbiamo più una vita privata, e pensare che solo io conosco la verità, ancora non è niente in confronto a quello che diventeremo, è bello sapere il futuro!

Purtroppo non posso dire lo stesso di Ylenia, non posso aiutarla, lei sta lottando per cambiare le sorti dell’Italia, già è riuscita in un miracolo, grazie all’aiuto femminile che ha creduto in massa al suo progetto politico! Alle elezioni del ’94, che io ricordavo come l’inizio della fine, ha battuto l’avversario imprenditore che aveva fatto affidamento sulla vittoria perché era indebitato con moltissime banche, per fortuna fu ridimensionato, ha evitato la galera lasciando il dominio dell’impero, non potrà più far diventare l’Italia il paese dei ladri, truffatori e menefreghisti ma è stata dura, perché anche a sinistra c’erano molte mele marce, la mia dolce cucciola si è dimostrata spietata, il più giovane segretario del partito, la prima donna. Il PCI grazie a lei tenne il vecchio nome, il suo motto era NON SIAMO NOI A DOVERCI VERGOGNARE, ABBIAMO IL VISO PULITO… e anche bello, avrebbero offerto qualunque cifra per delle sue foto su Playboy, era un incubo andare al mare, c’erano decine di giornalisti fermi ad aspettare che si mettesse in topless! I suoi trascorsi cattolici uniti ad un sano femminismo “il corpo è mio” erano baluardi insormontabili!

Amore mio, ancora non sa che il peggio deve ancora venire, dovrà cercare di entrare nell’euro da vincente, pretendere un cambio favorevole per non morire.

Ora abitiamo a piazza Navona, per questo lei arriva prima di me, è a due passi dal parlamento e dalla sede del partito, praticamente fa casa e Botteghe (oscure).

Entro silenziosamente col pass, è sdraiata sul divano a vedere il TG della notte… la stanno intervistando in una Tribuna Politica registrata nel pomeriggio, riesce ad essere intransigente mentre guarda i suoi interlocutori con quegli occhioni meravigliosi, non si riesce a resisterle… io lo so bene.

Scavalco il divano da dietro e sono vicino a lei

“amore, mi hai spaventata, stavo vedendo la TV, non ti ho sentito”

“ma smettila di guardare quell’antipatica che stanno intervistando, tanto dice scemenze!”

“infatti, è un’illusa, vorrebbe ridimensionare il potere delle banche, pensa che scema!”

“amore, stai attenta, loro giocano sporco, non diventare una scema morta!”

“una volta non chiacchieravi così tanto quando tornavi a casa, prima di dire ciao mi saltavi addosso per sfruttare l’effetto sorpresa, dov’è finito il mio mandrillone? Forse non sono più abbastanza bella per te, sono solo una quasi quarantenne in pieno declino.”

Fa finta di piangere mentre mi toglie i vestiti di dosso, vede che ancora riesce a produrre l’effetto desiderato e mi tira verso di sé.

Doc sarà molto soddisfatto di noi.

 

2005

Il ronzio del macchinario è continuo, sopportarlo tutto il giorno sarebbe difficile per chiunque, ma il nostro scienziato sembra non accorgersene, è troppo indaffarato ad apportare una modifica, il suo lavoro sembra arrancare, continua a non capire dove sbaglia, c’è un particolare che gli sfugge sempre.

Suona il campanello, nessuno lo conosce in zona, pensa che potrebbe essere la vicina che vuol fare amicizia e si spoglia, già l’ha fatto una volta, aprire in mutande con una palla che fuoriesce la farà fuggire subito.

Apre urlando:

“noncomproportaportanonhoilsalesonogayementalmenteritardatochevuole?”

Davanti a se non c’è una massaia, ma un uomo ben distinto, ben curato, ben messo ma non ben arrivato.

“Saverio Dandolo? Mi chiamo Sandro De Lorenzo, noi ci conosciamo, se ha la bontà di farmi entrare le spiego tutto”

“perché?”

“devo darle 10 milioni di euro per costruire la sua macchina del tempo… ovviamente come prima tranche”

La porta gli sbatte addosso, ma non per un rifiuto secco, l’ometto è svenuto.

Prenderlo in braccio ed adagiarlo sul divano non è un grosso problema, lo scienziato è piccolo e denutrito, non arriva a 50 chili, il nuovo arrivato si guarda intorno, vede il rubinetto dell’acqua ma non un bicchiere pulito, ne prende uno senza tracce di vino e gli da una sciacquata, poi come ripensandoci, invece di fargliela bere, decide di tirargliela direttamente in faccia.

Annaspando lo scienziato riesce a dire:

“ci sono… almeno… altri cinque sistemi… migliori… per far rinvenire la gente”

“non li conosco, mi dispiace”

“chi è lei??”

Poi, ricordandosi

“ah, Babbo Natale burlone, ha sbagliato periodo e luogo, la slitta ha il navigatore satellitare sbagliato, non ci sono bambini qui”

L’altro sembra non sentirlo, si gira intorno alla ricerca di un posto dove sedersi, poi ci rinuncia

“se rinfodera i testicoli, a proposito, anche il secondo è uscito, può alzarsi, vestirsi ed uscire insieme a me, la invito a pranzo, glielo devo!”

“ma chi cazzo è lei? Non mi deve niente!”

Poi come ripensandoci

“che cazzo ne sa della macchina del tempo, non lo sa nessuno!”

“qualcuno me l’ha detto, anzi mi ha detto anche che ha iniziato a farsi le seghe a 13 anni guardando sua sorella Vanessa di anni 18 che si faceva la doccia dopo il bagno a mare nell’appartamento che la vostra famiglia aveva affittato per l’estate a Tor Vajanica, finché lei se ne accorse e minacciò di dirlo ai genitori… non svenga di nuovo, non posso perdere tutta la giornata a tirarle secchiate”

Rabbonito e pensieroso Doc si alza per infilarsi i vestiti, poi mette il pettine sotto l’acqua e si riassetta alla meno peggio.

“sono pronto!”

Usciamo

“non ha niente da chiedermi?”

“spero di aver capito!”

“vediamo, è lei il cervellone tra i due, me lo dimostri che la sua fama non è usurpata!”

“io l’ho rimandata indietro nel tempo… in che anno è partito?”

“2015”

“capisco, ci ho messo un bel po’ a trovare una soluzione al problema, lei sa qual è?”

“si, non deve calcolare di rimandare indietro il corpo, ma i ricordi fatti diventare files da spedire nel tempo… il tempo va a spirale, non indietro! Poi deve per forza mandare l’originale, una copia presa dal cervello non sarà mai perfetta, quindi purtroppo dovrà eliminare il master, insomma l’uomo, cioè io!”

“cazzo, è vero, ora capisco”

Continua a pensare mentre si dirigono verso il macchinone con cui è arrivato l’altro.

“lei mi pagò il pranzo in un bar dopo avermi salvato, io ricambio con un ristorante 5 stelle, salga”

Si dirige al centro, parcheggia in un garage vicino piazza Navona e lo porta in un posto in cui l’altro non era mai stato

“abito qui vicino, sono tutti amici miei, ciao Nando!”

Il cameriere saluta battendo il cinque e li fa accomodare nel più bel tavolo del locale.

“faccio io o il signore tuo amico ha gusti particolari?”

“rigatoni con la pajata!”

“noi non serviamo quella roba ai clienti”

Guarda l’altro sorridendo

“…ma solo agli amici, anche per te?”

“certo, mica sono svizzero!”

Si allontana urlando

“fai tre pajate, pure per me, tanto nun c’è nessuno”

Da lontano la voce del cuoco

“allora quattro, cazzaro, che me lasci fori?”

“cinque, sta arrivando la sorpresa… tranquillo, se vieni quando ci sono clienti veri sono raffinatissimi, comunque cucinano divinamente!”

“era diventato così brutto il mondo? Quant’è cambiato grazie… a noi?”

“Una nazione schifosa, governata dalla mafia e da ladri pedofili”

“cazzo, ed io che mi lamentavo di Andreotti!”

“dillo a me, io l’ho vissuta tutta!”

“come hai fatto tu da solo a cambiare la storia?”

“io ho cambiato solo la mia storia, a livello personale, mia moglie ha fatto il resto!”

“chi è, un pezzo grosso?”

“Ylenia De Cesaris”

“me cojoni! Giovanna D’Arco!”

“si, è brava, agguerrita, io le ho solo detto gli errori da evitare”

“mi sento fiero di aver fatto una cosa buona, anche se non ho fatto niente”

L’odore annuncia l’imminente arrivo del primo

“ragazzi, sta arrivando il primo ministro con la parrucca rossa e gli occhiali neri, visto che siete ufficialmente disoccupati, mettiamoci ad un tavolo largo e mangiamo tutti insieme! Lui è un amico, la prossima volta che lo vedrete sarà un gran signore, ha appena saputo che ha ricevuto una grossa eredità”

Mentre si allontanano per preparare un tavolo largo Doc chiede bisbigliando

“ma quel fatto… i dieci milioni… diceva sul serio?”

“diamoci del tu, comunque dicevo sul serio, l’unico problema da risolvere, devi darmi l’IBAN della tua banca, poi farò fare il bonifico immediato”

“e se non riuscissi nell’impresa?”

“diciamo che non me ne frega nulla, ti accorgerai che non è gestibile e ti godrai i soldi… spostiamoci all’altro tavolo, ho fame!”

 

Tutti i racconti

2
4
28

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
0
12

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
37

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
8
28

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su