Il pedone romano c'ha 'na vita ricca de avventure, ma pure de sacrifici.

Avventure perché ogni volta che deve attraversà la strada deve cercà de rimanè vivo il minimo indispensabile almeno pe arrivà al lavoro.

Sacrifici perché pe trovà una striscia su cui attraversà o aspettando il momento giusto tra 'na macchina e l'altra passano quei 15, 20 minuti che lo fanno poi arrivà sempre tardi all'appuntamenti, e non è sacrificio questo?

Poi rischia la vita, ogni giorno, ogni minuto che la sua persona attraversa, a veloci falcate, ogni incrocio della capitale, compresi quelli dotati de semaforo, perché il fatto che ci sia il semaforo non te garantisce automaticamente il passaggio sereno da una parte all'altra della corsia.

Il pedone romano c'ha problemi pure quando non deve attraversà, i tratti dotati di marciapiede sono di solito inglobati dalla vegetazione limitrofa, inghiottiti dalle ortiche, dalle edere se ve dice bene, dalle cacche dei cani decorate da sacchetti colorati, quelle più evidenti.

I tratti senza marciapiede ovviamente so' peggio, il pedone se la cammina rasente la linea bianca che delimita la carreggiata come un equilibrista professionista, attento a non sforare con l'alluce la striscia che lo vede sbilanciarsi eroico tra la vita e la morte.

Parlamo dell'attraversamento privo di semaforo, è un susseguirsi di:

-adesso!

-No no, aspetta...

-Adesso!!

-No, non ancora. Aspetta

-Adesso adesso, via!!

-Ahia, eccolo che arriva

-Adesso.

E via così... e lo vedi lì anche per l'intera ora de punta, per l'intera stagione...

Il pedone romano è attento osservatore dell'ambiente, c'ha l'occhi pure de dietro, i sensi acutizzati da anni d' esercizio, riesce a riconosce il tipo de macchina dal rumore del motore, imita perfettamente i clacson di tutta la produzione fiat, è campione di slalom tra le fratte e centometrista per l'attraversamento col giallo, è coraggioso, pragmatico, conoscitore puntuale di strade e scorciatoie, saluta con affetto i randagi della zona e schiva con maestria le vecchiette chiacchierone affacciate ai balconi. Conosce le coordinate precise de tutte le buche de Roma e la collocazione delle prossime voragini, per cui avverte per tempo anche amici e parenti e, se ligio al dovere de cittadino, avvisa pure la protezione civile.

Il pedone sa che la pista ciclabile è divisa in due parti, una per lui e una per le biciclette, e ci tiene a segnalarlo ai ciclisti distratti. Sa che se piove se bagnerà, sicuro, pure dal ginocchio in giù, che se oltre a piovere tira pure vento è inutile aprì l'ombrello, che se c'è traffico lui arriva prima a piedi e che è sempre meglio portasse il deodorante appresso nelle giornate afose.

É organizzato, sagace e a volte imprudente, ma non je poi dì niente, perché se tante volte cammina col naso per aria, è solo pe gustasse la bellezza eterna della città in cui ogni giorno s'avventura.

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