E’ il risultato quello che conta. Se è vero che si nasce per non essere soli, lui doveva aver sbagliato qualcosa. O forse in lui qualcosa era sbagliato. Qualcosa di grosso. Si, il fascino dell’isolamento lo aveva ghermito, poco dopo l’adolescenza. Ma si sà, è il periodo nel quale ci si sente unici ed inimitabili. Ce ne aveva messo di tempo per sopravvivere alle parole del padre  (‘ buffone! non vali nulla, e se piangi, vali ancor meno!), almeno, questo credeva. Guardandosi dietro alle spalle, scoprì’ che quella parole erano andate talmente in profondità, da aver plasmato le sue ossa. In pratica, era cresciuto con quei comandi. Butta cosa il male da dentro, quando nasci mentre il padre ti augura la morte.  Era davvero troppo solo per credere al fato o alle circostanze. Tutto il suo camminare aveva puntato in una sola direzione: la solitudine,da qualche parte convinto di non valere davvero nulla, di essere realmente un idiota, un impacciato sbaglio della sorte. La sua vita, della quale cercava di fare un bilancio, era un esperienza di solitudine che andava al di la della comprensione  'Seduto, in silenzio. A raccontare una vita. Ma quale? Non l'ho vissuta, l'ho attesa scambiando la prudenza per cammino. Lo stallo per protezione. La vita ora è passata, sono senza ferite ma senza storia da narrare' raccontava. ' Io non sono sempre stato quel cinico che conoscete' disse.' ho conosciuto momenti di stupore, di commozione e, perdinci, anche di trasporto. Per me tutto era nuovo ogni giorno. Io ricordo quel pomeriggio di dicembre, seduto al bar sotto la stazione, quanto mi sono intenerito nell'andare a casa di Assunta che stava per ricevere Amalia, la vecchia farmacista, recante in dono un panettone, una bottiglia di spuma e una di cognac. In quel paese c'era un unica bottega, erano le prime confezioni regali che si vedevano. Le compravano tutti li. Non solo Assunta ricevette il panettone con le due bottiglie, ma lei stessa lo regalò all'amica. Tutto il paese non faceva che scambiarsi un pacco verde con dentro le medesime cose, delle medesima marca. Capii allora che il valore di un oggetto è dato da quel surpuls di amore che lo confeziona, anche a costo di diventare ridicolo e grottesco.  Poi venne la malattia, i colpi. Passò tante  dal letto di ospedale, e altrettante  lo avevano  iniettato di soluzioni per anestesia, che risvegliarsi per lui non era più una sorpresa, ma il timore che l’alba sia l’ultima. ‘Sono solo e mi dispiace’, mi disse, ‘ che nessuno  nessuno passi a portarmi quei panettoni che tengo a mente, sin da ragazzino. Si vive e si muore ignorando gli altri, con le proprie storie ai margini di vite che crediamo piu' grandi.

Tutti i racconti

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Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

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Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

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Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

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Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

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La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

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  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

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Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

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Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

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  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

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In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

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  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

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Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

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