<<Non è forse per questo che in ognuno di noi batte un cuore? Per poterlo donare a chi ne ha più bisogno. A chi ha bisogno che il suo cuore venga aiutato. Perché una persona senza aiuto ha un cuore affaticato. Un cuore stanco. E quando si ha il cuore stanco si ama di meno. Si ama di meno anche se stessi. E così facendo ci si lascia andare anche nel corpo. Le persone bisognose necessitano del nostro aiuto. Hanno bisogno del nostro cuore.>>
Passò mezzo secondo nel quale il pubblico si rese conto che il discorso del loro interlocutore nonché oratore era arrivato al termine. Si levò un grande e lungo applauso, pieno di energia e di gioia. A smorzare quest’entusiasmo ci pensò un uomo sulla cinquantina, basso, un po' stempiato. Era il direttore della libreria nella quale si stava tenendo la conferenza. Prese il microfono che era appoggiato di fronte a lui sul tavolo con un enorme sorriso. Lo portò un po' troppo vicino alla bocca,
<<Ringraziamo il Professor Vitali per il suo straordinario discorso d’apertura per la presentazione del suo ultimo libro. Professore non so dirle la gioa che ho nel poterla ospitare qui.>>
Il Professor Vitali che aveva parlato per ben trentaquattro minuti nel suo discorso d’apertura prese un sorso dell’acqua che gli era stata messa a disposizione, poi rispose,
<<Ci mancherebbe altro, la gioa è tutta mia. Anzi io ringrazio voi per tutte le volte che mi avete ospitato con tanto calore e tanta stima. Ogni volta rimango senza parole.>>
Un altro piccolo applauso.
<<No Professore, noi rimaniamo senza parole davanti alla sua inarrestabile fede nell’animo umano. Questo è il suo terzo libro che chiude la sua trilogia. “La tolleranza dell’essere umano”, “Il bisogno degli altri” e l’ultimo sorprendente “Aiuta il tuo cuore ad aiutare”. Sono libri carichi d’emozione e di fede. Fede negli altri, nell’istinto che ha ogni uomo di tendere una mano al prossimo. Storie di vita vissuta, di solidarietà e d’amore. Adesso prima di andare avanti concediamo qualche domanda.>>
Subito una dozzina di mani scattarono verso l’alto. Il direttore scelse un ragazzo in terza fila. <<Prego, lei.>>

Una ragazza addetta all’accoglienza munita di un microfono lo raggiunse.
<<Salve, volevo prima di tutto fare le congratulazioni al Professor Vitali. I suoi libri mi hanno insegnato a donarmi al prossimo. Non ho ancora letto la sua terza opera ma non vedo davvero l’ora. Volevo chiederle, da dove le arriva l’ispirazione per i suoi scritti?>>
Il Professore prese la palla al balzo,

<<Innanzitutto grazie perché mi rendi felice dicendomi che ti doni agli altri. In effetti è proprio questo il punto. Donarsi. La mia ispirazione non è davvero mia, mi viene regalata da ogni esperienza vissuta da gente come te. Persone colme d’amore. Persone che davanti ad un bisognoso non girano la testa. Che si preoccupano per il bene degli altri. Senza questo, senza persone come te, il mondo non sarebbe sopravvissuto tanto.>>
Un altro forte applauso. Il direttore scelse un altro braccio alzato, stavolta appartenente ad una ragazza.
<<Buongiorno Professore. Ho letto che lei è a capo di molte associazioni benefiche e altrettanti centri culturali, e questo è risaputo. C’è qualcosa che non sappiamo del Professor Arturo Vitali?>>
Il professore prese un altro sorso d’acqua.
<< Bè, senza dubbio su di me sono state scritte e si conoscono molte cose. Ho anche avviato un’associazione per le adozioni a distanza dei bambini del centro Africa. La mia associazione contro la violenza sulle donne ha aiutato molte di loro a denunciare i loro molestatori o in altri casi, carcerieri. In effetti stavo pensando anche ad una giornata istituita a posta per...>>
<<Si professore queste cose si conoscono già, anche troppo. Conosciamo già il Professor Vitali pubblico. Mi chiedevo se potesse dirci qualcosa sul suo privato. Come passa la sua giornata? Una persona così attenta agli altri! Se dovessimo credere ai suoi libri lei passerebbe il tempo a pensare al prossimo, ventiquattr’ore su ventiquattro. Questo farebbe di lei una specie di Madre Teresa!>>
Qualche risata sommessa si levò dalle file in fondo. Qualcun altro si indignò per la battuta. Prima che il Professore potesse rispondere il direttore commerciale prese la parola.

<<Signorina le suggerisco di rivedere il suo atteggiamento. Se vuole fare una domanda seria al Professor Vitali saremo lieti di ascoltarla e ancora più lieti di ascoltare la risposta. Ma se è venuta per fare la provocatrice allora le suggerisco di...>>

Una mano si appoggiò sul braccio del direttore per fermarlo.
<< No la prego>>

disse il Professore,
<< Sono contento invece di rispondere. Signorina la mia vita privata non è un libro aperto, è vero. Sono una persona riservata. Ho cercato sempre di tenere la mia vita lontano dai riflettori perché non si mischiasse con una missione più importante; quella di aiutare il prossimo.>>.
La ragazza stava per parlare ma il Professore continuò imperterrito,
<<E’ vero, dai miei libri si evince che decido tutto la mia giornata o quasi ad attività umanitarie, di solidarietà e di prevenzione. Si evince questo...perché è così. Il mio tempo e il mio impegno sono per gli altri da quando mi sono reso conto di quanta gente, forse gente come lei, volta il viso dall’altra parte quando vede un pover’uomo che chiede l’elemosina. Quando dei bambini girano per le strade costretti a rubare per poter mangiare. Quando ad una donna, una madre, una ragazza della sua età vengono calpestate la dignità e l’amore per se stessa fino a farle desiderare di essere morta. Non ho bisogno di pensare a me perché il mio cuore soffre per queste persone, e quando un cuore soffre si è tristi. E, a mio parere, c’è già troppa tristezza a questo mondo.>>
La ragazza lo guardò per due secondi prima di parlare.
<<Eppure la vita ci insegna che non si conosce mai davvero qualcuno fino in fondo.>>
Il professore sostenne il suo sguardo, poi disse
<<Bè, sono contento che oggi la vita ci abbia fatto conoscere davvero fino in fondo chi è lei.>>.
Seguì un applauso fragoroso. Il direttore sorrise come un bambino mentre la ragazza che aveva posto la domanda cercava di sovrastare il tutto,
<<Ma non ha risposto alla mia domanda...>> si sforzò inutilmente di dire.
La conferenza terminò nel giro di due ore. Il professor Vitali raggiunse la sua macchina e partì. La conferenza lo aveva messo di buon umore. Aveva anche messo al suo posto una stupida ragazzina impertinente. Fargli fare la figura dello cretino davanti a tutti, quella piccola ignorante, pensò. Per festeggiare decise di fare una deviazione. Arrivò nei pressi della solita strada quando vide dall’altro lato della carreggiata un ragazzo che inveiva contro una ragazza. Il ragazzo non si limitò alle parole.

Tutti i racconti

11
5
44

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: mi é piaciuto moltissimo questo raccontino!

  • thecarnival: bellissimo racconto che fino all'ultimo lascia in tensione fino a quel [...]

0
0
7

BLEFAROPLASTICA - 2/2

28 September 2025

La blefaroplastica, tuttavia. Nel mezzo s’intravede un ché di luminoso, un faro probabilmente, un nume che rischiara la via e financo c’illumina sul significato occulto di tale parola. Il faro scopre il bluff e liquefa la plastica. E dopo, che rimane? Certo che stare nel mezzo è proprio bello, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
9
105

La Ministeriale

27 September 2025

Dopo decine di concorsi pubblici con esito negativo, sulla posta elettronica certificata di Ilaria arrivò il risultato di un bando del Ministero di Giustizia. La missiva era una convocazione per l’assunzione a tempo indeterminato presso una cancelleria. Fu assegnata al Tribunale di Cassino. Seguirono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • AriannaL: Scusate se intervengo ancora, ma, l'inconscia risonanza tra la precoce [...]

  • Riccardo: Simone, se hai voluto mantenere un distacco dal racconto ci sei riuscito in [...]

1
4
29

BLEFAROPLASTICA - 1/2

Esercizi di coabitazione tra nonsense e umorismo

27 September 2025

Blefaroplastica, è un qualcosa che mi ha sempre colpito, e infatti spesso ci ritorno. Ovviamente è strano: chi ti colpisce andrebbe semmai evitato, ma sappiate che non tutti i colpi fanno male, alcuni fanno bene, nel senso che fanno meno male, cioè che non dolgono come quelli scagliati un istante [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Dietro l'uso simpatico e sapiente delle parole, un tema profondo. Sono [...]

  • Davide Cibic: Grazie per l'attenzione, in effetti vale la pena arrischiarsi alla seconda [...]

6
9
45

Storia di Uccellino

26 September 2025

Era scolpito nella memoria il giorno in cui sua moglie portò a casa Uccellino. Era una mattina, lei lavorava in giardino ed era rientrata con in mano questo minuscolo volatile dalle piume colorate. Forse era un piccolo, dato che non sembrava saper ancora volare. O forse aveva qualche problema, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
4
34

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 3/3

26 September 2025

Sul cellulare avevo trovato traccia delle varie chiamate tra cui quelle di Anna. Quando fui in grado di parlare in maniera comprensibile, decisi di chiamarla. — Pronto, Stefano sei tu? — Si, Anna sono io, mia sorella mi ha detto che hai chiamato. Volevo ringraziarti e rassicurarti sulle mie condizioni. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
13
42

Ballarò

Esercizio di scrittura creativa - i non luoghi

25 September 2025

Atterrammo a Punta Raisi in perfetto orario. Ci trasferimmo in un albergo situato in pieno centro e, dopo aver pranzato, la guida ci diede appuntamento per le 17 davanti alla hall. La gola mi ricordò che lì, sull'isola, sfornavano dolci tra i più saporiti del pianeta e granite più famose del [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto con piacere, suscita diverse emozioni. Come bonus, grazie al Prof, ho [...]

  • Teo Bo: @Ondine, @Dax, @Riccardo, @Lawrence - Grazie x gli apprezzamenti sempre molto [...]

5
2
22

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 2/3

25 September 2025

Avevo creduto che Giusy fosse tra le due quella sveglia ma dovetti ricredermi e concludere che lo erano entrambe. Vista l’ora tarda, prendemmo un taxi, lei per tornare a casa, io per proseguire verso la mia pensione. Prima di salutarci presi nota dell’indirizzo del suo negozio e ci scambiammo i [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
10
28

Il Re cieco della strada! 2/2

Quando l’amore guida più della vista

24 September 2025

"Dove sei, ragazzo?” chiese Luis con voce colma di emozione, come un bambino in un negozio di giocattoli. "Son… qua, signore. Voleva vedere qualcosa?” Il ragazzo si morse subito la lingua: la gaffe lo fece arrossire fino alle orecchie. Avrebbe voluto sotterrarsi. Ma Luis non ci fece caso: erano [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
3
33

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 1/3

24 September 2025

La storia che voglio raccontare potrebbe iniziare con la scoperta dell’inganno che il mio socio Roberto stava tramando ai miei danni, ma credo sia meglio procedere con ordine, perché questa è la ragione meno importante che mi ha spinto alla decisione che avrei preso in seguito. Meglio raccontare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
11
50

Il sig. P. e la Cencia dall’occhio blu

Storia tragicomicamente vera, ovviamente romanzata. Per chi non l'avesse capito, la Cencia dall'occhio blu sono io :-)

Miu
23 September 2025

Il sig. P. - ovvero Peppino de Tontolonis - aveva settantotto anni, ex impiegato del catasto, con una carriera passata tra mappe, visure, timbri e acari. Non aveva titoli ufficiali, ma si vantava di una laurea sulla conservazione dell’asinello sardo, ottenuta – a suo dire – durante una conferenza [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Davide Cibic: Scorrevole, gaio e puntinato d'intuizioni comiche. Vado a curiosare qualche [...]

  • Miu: Grazie Davide🤗

3
2
43

Il Re cieco della strada! 1/2

Dove il cuore corre libero

23 September 2025

"Clara, è per domani, lo hai promesso.” Clara era seduta in cucina a sferruzzare. Aveva finto di dimenticare la promessa fatta a suo marito Luis, che da quattro anni era completamente cieco. Luis stava sulla sedia a dondolo, con i due gatti di casa accoccolati su di lui: formavano una coppia di [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su