Non so perché ma non te lo posso dire.
Il mio sguardo si posa su di te ma non ti posso chiamare per nome.
Ti ho visto l’altro giorno, stavi attraversando per prendere il tram ma non ti ho potuto salutare.
Hai un bel modo di vestire, mi piace la fantasia del tuo pantalone ma non te lo posso dire.
Cosa hai fatto questa mattina, ci vai al mercato oppure lavori? Ma non te lo posso chiedere.
La tua voce è ferma, il tuo sguardo gentile ma io non ti posso rispondere più di poche parole. Il mio cuore dice alla gola di bloccare i suoni che vorrebbero uscire.
Ho fatto un sogno l’altra notte, c’eri tu che mangiavi delle olive e tiravi i noccioli a un cane, sai com’é i sogni sono sempre strani, ma non te lo posso raccontare.
È uscito un bellissimo film del genere che piace a te ma non ti posso invitare.
Il telefono ce l’ho anch’io certo ma non ti posso chiamare.
Parlare del tempo come fanno tutti sarebbe un’idea per cominciare ma non lo posso fare.
Non sono d’accordo con te a me piace quando un viaggio è lungo ma non ti posso contraddire.
Mi sono fatta male ieri, mi sono graffiata con un ferro, ma non te lo posso dire.
Si, avrei proprio voglia di un caffè adesso, a te va? Ma non te lo posso chiedere.
Sono qui da un po’ che aspetto, dovrei chiedere informazioni, ma non lo posso fare.
Chissà quand’è il tuo compleanno, ma gli auguri comunque non te li posso fare.
Dalle tue scarpe aperte si intravvedono dei piedi perfetti ma non te lo posso dire.
Mi piacerebbe accompagnarti per un po’ di strada ma non lo posso fare.
So che non mi dirai di no ma non te lo posso chiedere.
Vorrei chiederti se l’anno prossimo ci rivedremo ancora ma non lo posso fare. So che mi dirai di sì ma non lo posso fare.
Sono imprigionata nel mio silenzio e non te lo posso dire.










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