Premessa: questo è un racconto fantastico in cui si ipotizzano due mondi ultraterreni popolati da esseri antropomorfizzati in alcune delle loro caratteristiche. Viene scritto, come notato nei prequel di questo racconto, al pari degli antichi racconti satirici.

 

~~~~~~~~0~~~~~~~~0~~~~~~~~0~~~~~~~~

 

Un giorno nel paradiso, gli angeli si misero in testa che avrebbero dovuto accoppiarsi anche loro, come facevano già i viventi.

 

Seguendo le fiscalissime regole e modi paradisiaci. Le coppie di angeli non si potevano scegliere a piacimento. Ma una delle poche soluzioni possibili sarebbe stato mettere in competizione ogni angelo maschio con gli altri maschi e ogni angelo femmina con le altre femmine. Per poi creare l’ennesima classifica per cui ogni angelo si sarebbe accoppiato con chi ricopriva la stessa posizione di ognuna delle due categoria.

 

A quanto pare, tutti gli angeli si trovano d’accordo con l’inizio di questa bagarre.

 

La maggior parte delle competizioni si risolve per questioni di millesimi.

Ovvero ogni competizione che mette in mostra le abilità e capacità angeliche in teoria dovrebbe essere presa sportivamente. Ma all’atto pratico è così inspiegabilmente serrata da stremare ciascun angelo partecipante.

Al punto da cambiare la qualità dell’aura degli angeli stessi, durante e dopo la competizione.

 

Nel frattempo, come se ciò non bastasse, dall’inferno si percepisce questa condizione di difficoltà da parte dei loro rivali.

 

Le compagne di due dei tre angeli caduti e quegli angeli caduti stessi, ne approfittano per dare sfogo alle loro voglie più recondite.

Che incredibilmente si scoprono consistere nel cercare di raggirare gli arcangeli del paradiso così stremati, per spingerli a fare ménage a trois con loro.

 

Per scriverla in breve, vi è poi Lucifero che in questo momento cerca di approfittarne dell’occasione per sferrare il suo personale attacco per la conquista del paradiso. Ma con sua disperazione e incredulità, l’effetto che provoca alla sua compagine di demoni il vedere angeli esausti in così siffatta maniera, è completamente opposto a quello immaginato nonché imposto loro come ordine.

 

I diavoli avvicinandosi agli angeli senza il pieno della loro aurea angelica cercano il dialogo con questi ultimi, li intrattengono e iniziano a fare comunella con loro.

 

Intanto Lucifero sbraita verso la propria compagine, mettendosi le mani nei capelli – ricevendo come risposta solo “Capo, in fondo siamo diavoli. Cosa ti aspettavi?”.

 

Quando dal basso appaiono dei barlumi di una luce assente fino a poco prima.

 

Uno alla volta, tutti i presenti in quello che non si direbbe più il paradiso, si voltano verso il basso ad osservare.

 

Incredibilmente, ora da lì, si vede in modo nitido il pianeta terra.

Dove vi è una scritta luminescente che ricopre i continenti: “Stop.”

 

Allora uno degli arcangeli riprende la lucidità e diretto verso il pianeta proferisce “Mi, sentite?”.

Dopo qualche vociare incomprensibile si sente in risposta “Sì, la sentiamo e abbiamo visto tutto.”

 

L’arcangelo allibito e preso impreparato da un tale risvolto completamente inaspettato, si sente come sprofondare. “Come è possibile che possiate vederci, sentirci e parlarci? Siete umani e poi vi trovate a una così grande distanza.”

 

Terrestri “E noi che ne sappiamo.”

 

Al che l’apostolo Pietro dal portone del paradiso “I regni ultraterreni durante questo periodo hanno smesso di curarsi dei viventi. Quando vi è un’assenza di attenzione pressoché completa verso il mondo terreno, il cosiddetto ‘velo’ che lo separa dai nostri mondi viene meno. Il che ha permesso il ‘disvelamento’. Si tratta di un peccato talmente esagerato, che non è stato nemmeno reso noto perché si credeva impossibile. Dovreste finirla di prendere decisioni in autogestione.”

 

Tutti i presenti rimangono a bocca aperta.

 

Al che dalla terra si erge un'altra affermazione “Però, ora che abbiamo visto cosa combinate, preferiremmo fare a meno di mondi ultraterreni fatti così.”

Tutti i racconti

0
0
1

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su