Classica serata di gennaio, temperatura alquanto rigida che sfiorava lo zero, alberi scossi da un gelido vento di tramontana, nuvoloni immensi che coprivano perennemente una pallida luna che a sua volta metteva in risalto i loro contorni, in lontananza temibili saette colpivano le mie pupille, mentre i miei timpani venivano messi alla prova da boati assordanti che promettevano niente di buono. La strada era pressoch deserta, vuoi per lora di cena, vuoi per il clima e vuoi anche per la zona in cui mi trovavo. A quel tempo abitavo a Crawley, nellestrema periferia a sud di Londra, sulla strada che conduce a Brighton. Ritornavo da una riunione di lavoro a Londra, svoltasi al Gloucester Hotel. Stavo percorrendo un tratto di strada completamente buia quando nel prendere una curva a destra sentii il motore della mia macchina dapprima singhiozzare, poi fermarsi completamente, le luci si spensero, rimasi nel buio della notte in un tratto in cui la strada accompagnata ai lati da una serie di rovi abbastanza alti. E proprio al di l di questi rovi notai improvvisamente venire una luce molto intensa, di un colore bianco candido. Pensavo di chiedere aiuto agli abitanti di quella casa per far ripartire la mia auto, cos mi diressi verso quei rovi. Al posto di una casa mi trovai di fronte ad un grosso aggeggio di metallo mai visto prima, a forma ovoidale, di colore grigio metallizzato che poggiava su tre piedi, lunghi allincirca un metro, sembrava un grosso pallone da rugby con due luci molto potenti sulle punte laterali. Pensai subito ad un elicottero che stava atterrando, ma scartai subito lidea dal momento che non vidi le pale dellelica ma soprattutto non si udiva il rombo del motore. Dopo un attimo di smarrimento mi venne da pensare ad un qualcosa di soprannaturale, ma non ebbi il tempo di andare oltre col mio pensiero che notai aprirsi una porta dalla quale fuoriusciva una luce abbagliante, di un bianco candido. Un potente fascio di luce colp il mio corpo, e da quel momento non riuscii pi a muovermi n a parlare, ero come paralizzato, potevo solo osservare. Cominciai ad avere paura. Non saprei dire con esattezza se la paralisi della quale fui vittima fosse provocata da loro o fosse mera paura. Dalla porta una scaletta si allung fino a terra, e dopo pochi attimi ne scesero due individui che a definirli orrendi dire poco. Corpo sottile, lunghe braccia, testa alquanto sproporzionata, ma quello che mi colp furono i loro occhi, senza pupille e di un colore rosso scarlatto, che giravano intorno alla testa a 360. Cominciarono a dirigersi lentamente verso di me, puntandomi un faro che avevano sulle loro teste, simile a quelli dei minatori. Furono attimi di terrore, poi pian piano cominciai a calmarmi, dal momento che ebbi limpressione che non avessero intenzioni bellicose e fossero fortunatamente innocui. Giunti a pochi centimetri da me cominciarono a scambiarsi dei bip, probabilmente stavano comunicando fra loro in un linguaggio che non mi era dato conoscere. Io fissavo i loro occhi inespressivi e quelle enormi teste che fuoriuscivano da una tuta color verde bottiglia, non avevano armi o qualcosa che potesse sembrare uno strumento bellico, e questo mi tranquillizz non poco. Terminato il loro colloquio a furia di bip bip si posizionarono uno davanti e uno dietro di me e mi costrinsero a seguirli verso la scaletta che portava allinterno di quella che ormai avevo capito essere unastronave, il fascio di luce che mi colpiva e che probabilmente era la causa della mia paralisi si interruppe e quindi potevo camminare di nuovo. La paura mi assal nuovamente. Ora mi rapiscono - pensai - chiss in quale pianeta mi porteranno, che ne sar della mia famiglia? Linterno dellastronave era illuminata a giorno, alle pareti una miriade di monitor e di luci che si accendevano e spegnevano in continuazione. Adagiati su delle poltrone di fronte ad una specie di cruscotto con centinaia di altre luci cerano altri tre omini intenti a dialogare a suon di bip bip, mentre i miei due angeli custodi mi accompagnarono verso il lato opposto della sala in direzione di un tavolo simile a quelli che avevo visto nelle sale operatorie durante i miei non pochi interventi chirurgici. In quel preciso momento avevo il cuore in gola. Adesso mi sezionano, mi getteranno nel prato e ritorneranno nella loro galassia, pensai mentre dei lacrimoni iniziavano a scendermi sulle guance pallide. A quel punto feci lunica cosa obiettiva da fare, chiusi vigliaccamente gli occhi. Ero in balia dei loro bip bip, mi aspettavo da un momento allaltro il colpo fatale, anzi speravo venisse al pi presto cos sarebbe finita questa massacrante agonia. Ci furono alcuni secondi di silenzio dopo i quali sentii alcuni colpi sulla spalla destra. Uno, due, tre colpi, poi al posto dei bip una voce: John, John, alzati, sono le sette, devi andare al lavoro. Aprii gli occhi, ero nella mia camera da letto. Feci un salto acrobatico e raggiunsi mia moglie che nel frattempo era tornata in cucina a preparare la colazione. La baciai e l'abbracciai fortemente. Come mai? mi chiese sorpresa. Niente, amore. Sono felice.

 

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su