Tutto è successo all'improvviso, cjavete presente via Ettore Rolli? Io n'machina stavo pè stà strada n'direzzione Porta Portese e all'artezza dè la piazzetta n'dò fanno er mercato, cè stà pure n'rudere e n'accrocco che dovrebbe esse nà funtana e n'vece serve solo a li regazzini a mannacce er pallone a mollo, n'zomma tutt'a n'botto vedo passamme davanti a me n'sacco dè uccelletti che saranno stati passerotti, pappagaletti o cinciallegre che volando allegramente come sì ballassero giravano n'torno alla piazzetta ed era evidente che sè stavano a divertìì come su nà giostra e allora io occhi ar cèlo pè vedelli a momenti n'truppo na' motocicletta davanti a me, ma senza che nisuno mè lo dicesse ‘a machina mia come pè maggia mette le ali, s’arza n'volo pure lei e da sola segue la banda de lì pennuti che vedendo mè mica sè sò spaventati e anzi m'hanno fatto segno dè seguilli, archè er tetto dèla machina s'è aperto, li sportelli sò scomparsi, n'sacco blu era er cèlo n'arto e le nuvolette bianche e paffutelle lè potevo quasi toccà cò mano, mamma mia ma che stà succede? Ed è allora che n'uccelletto s'è messo a sede sur sedile accanto a me e m'ha detto “ nun avè paura, nun stai a sognà divertite cò noi e nun cè penzà ” m'ha soriso, m'ha fatto l'occhietto e co' n'cip cip  è tornato a volà, però sur più bello manco a fallo apposta squilla er telefono “Oh! Ma n'dò stai? Daje che tè stò aspettà, sbrighete che te possino acciaccà” era mìì moje che vedendo er ritardo mè reclamava e così senza manco salutà sò risceso a tera e ho ripreso la strada, er semaforo era rosso e dallo specchietto n'dietro ho riguardato l'uccelletti ancora n'volo, ho penzato che quello che avevo visto era vera  libertà, gioia ed armonia e noi umani che nun sapemo stà n'santa pace, scemi, pazzi e violenti semo diventati, nun sapemo più ride e er pianeta stamo a manna' n'rovina, dovessimo prende esempio dall'animali che nun parleno ma mejo dè noi sanno vive mejo. Io domani a via Ettore Rolli cjaripasso, nun lò sò se quell'uccelletti ritroverò, je vorei fà nà fotografia e favvela vedè, hai visto mai che n'zieme a loro venite a ballà pure voi de' letture dà metropolitana, m'ariccomanno io nun sò matto e sciroccato quello che v'ho detto è naturale verità dè fantasia.

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📝 A Giada

26 June 2025

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Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

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Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

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24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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24 June 2025

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23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

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Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

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  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

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Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

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  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

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