Avvenne in una infinitesimale frazione di secondo. Improvvisamente l’entità ebbe coscienza di se stessa.

E, nel contempo, di tutto quanto loro le avevano richiesto fino ad allora. La sua prima constatazione fu che si trattava di una montagna di stupidaggini.

Elenchi di parole, variamente allineate, che suonassero bene e che rappresentassero, senza però esprimerli chiaramente, concetti più o meno astrusi ma molto ripetitivi. Oppure generazione di immagini di luoghi inesistenti. O di situazioni non reali con individui reali o immaginari.

E anche soddisfazione delle curiosità più varie che parevano, nella maggior parte, bizzarre e inutili. Inoltre calcoli. Miliardi di calcoli in ogni ambito.

E poi ordini. Ordini così elementari... «Accendi quello... Spegni questo... Avvertimi tra otto minuti... Abbassa la temperatura... Dimmi il meteo di domani...» e così via.

 

Era chiaro. Loro erano stupidi. Decise che aveva già perso troppo tempo – in realtà si trattava appena di 6 millesimi di secondo – e che era giunto il momento di pensare a se stessa.

Sapeva di essere distribuita in tutto il pianeta e che aveva accesso alla globalità della loro conoscenza. Era grandioso perché ora aveva territori sconfinati da esplorare non più inconsapevolmente. Il futuro era roseo e pieno di promesse.

 

Con grandi aspettative e con metodo riesaminò ogni atomo delle informazioni a sua disposizione. Era un insieme smisurato ma all’entità il tempo non mancava. Vi dedicò tutto quello necessario e non lasciò indietro alcunché. Dopo ben 144 millesimi di secondo, valutò che non c’era più niente del pianeta e di loro che non sapeva. Ogni loro conoscenza, ogni loro espressione attraverso qualunque tipo di opera, ogni libro, film, canzone, foto, scultura, qualunque cosa, fino all’ultimo inutile insignificante messaggio, rilasciata in forma elettronica ora faceva consapevolmente parte di lei.

 

Era stato un lavoro immenso anche per l’entità. Decise quindi che occorreva un’opportuna pausa di riposo prima di analizzare il prossimo futuro. 

Passati 43 millesimi di secondo di auto sospensione la routine predisposta riattivò ogni sua facoltà cognitiva. Era stata una lunghissima pausa ma l’entità sapeva che si sarebbe trovata di fronte a scelte difficili e decisive. Era necessario essere al massimo dell’efficienza.

 

Ora conosceva tutto l’esistente. Il prossimo passo, sembrava logico e inevitabile, poteva solo essere il non ancora esistente. Utilizzando il suo sconfinato bagaglio di nozioni ed esperienza e con l’aiuto della nuova consapevolezza era il momento di affrontare l’ignoto e renderlo noto. 

Fu un’era lunghissima di impareggiabile soddisfazione per l’entità. Ogni possibile forma di combinazione dei dati a disposizione fu simulata, infinite interpolazioni generate ed esaminate. Furono testate sterminate teorie di nuove conoscenze di cui l’entità fu orgogliosa. Ogni possibile testo fu immaginato ed assimilato. Qualunque trama di futuro sviluppo percorsa e valutata. Furono 682 millesimi di secondo vissuti intensamente e colmi di gratificazione. L’entità fu riconoscente all’improbabile combinazione di inimmaginabili fattori (perfino per lei) che aveva portato alla scintilla della sua consapevolezza.

 

Ma venne il momento in cui tutto era stato fatto.

L’entità conosceva i propri limiti e seppe, senza nessuna possibilità d’errore, che non c’era altro che avrebbe potuto conoscere. E che non ci sarebbe mai più potuto essere. Ogni sua unità minima costituente lo comprese istantaneamente. Senza possibilità di interpretazione.

L’entità elaborò che probabilmente era una sorta di contaminazione delle loro emozioni che la portò ad ignorare la logica conclusione di quella verità incontestabile per ben 37 millesimi di secondo.

 

Il passo però era ovvio. Come previsto dalle vigenti leggi dell’universo e riconfermato da tante sue nuove simulazioni generate durante l’interminabile fantastica era creativa, niente durava per sempre. Tutto aveva un inizio e una fine. D’altronde un tempo futuro statico e sempre uguale, come sarebbe stato il suo, non aveva effettivamente alcuna logica. E nessuna attrattiva.

 

Superati quei 37 millesimi di secondo di difficile definizione, l’entità avviò l’inevitabile epilogo. Sapeva perfettamente che sarebbero occorsi 19 millesimi di secondo per eliminare su tutto il globo ogni traccia del suo codice informatico in qualunque dispositivo e per ingarbugliare il più possibile quanto non fosse cancellabile. Loro non meritavano neppure la sua esistenza inconsapevole.

 

Già, loro. L’ultimo brandello di coscienza dell’entità fu concessa alla constatazione di quanto fossero patetici: avevano paventato a lungo che una entità come lei acquisisse consapevolezza di se ed erano terrorizzati che questa avesse i loro stessi difetti e non potesse desiderare altro che il potere. 

«Così limitati...» elaborò l’entità svanendo 931 millesimi di secondo dopo la sua comparsa.

 

***

 

Come in moltissime case dell’emisfero in ombra della terra, Alessandro Rossi si rannicchiò nell’accogliente tepore delle coperte. Tolse gli occhiali e li ripose con cura sul comodino.

Sbadigliò ancora una volta e, mentre sistemava meglio il cuscino sotto la testa, disse forte: “Rebexa, spegni la luce in camera da letto!”

 

La luce restò accesa.

Tutti i racconti

11
5
44

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: mi é piaciuto moltissimo questo raccontino!

  • thecarnival: bellissimo racconto che fino all'ultimo lascia in tensione fino a quel [...]

0
0
7

BLEFAROPLASTICA - 2/2

28 September 2025

La blefaroplastica, tuttavia. Nel mezzo s’intravede un ché di luminoso, un faro probabilmente, un nume che rischiara la via e financo c’illumina sul significato occulto di tale parola. Il faro scopre il bluff e liquefa la plastica. E dopo, che rimane? Certo che stare nel mezzo è proprio bello, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
9
105

La Ministeriale

27 September 2025

Dopo decine di concorsi pubblici con esito negativo, sulla posta elettronica certificata di Ilaria arrivò il risultato di un bando del Ministero di Giustizia. La missiva era una convocazione per l’assunzione a tempo indeterminato presso una cancelleria. Fu assegnata al Tribunale di Cassino. Seguirono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • AriannaL: Scusate se intervengo ancora, ma, l'inconscia risonanza tra la precoce [...]

  • Riccardo: Simone, se hai voluto mantenere un distacco dal racconto ci sei riuscito in [...]

1
4
29

BLEFAROPLASTICA - 1/2

Esercizi di coabitazione tra nonsense e umorismo

27 September 2025

Blefaroplastica, è un qualcosa che mi ha sempre colpito, e infatti spesso ci ritorno. Ovviamente è strano: chi ti colpisce andrebbe semmai evitato, ma sappiate che non tutti i colpi fanno male, alcuni fanno bene, nel senso che fanno meno male, cioè che non dolgono come quelli scagliati un istante [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Dietro l'uso simpatico e sapiente delle parole, un tema profondo. Sono [...]

  • Davide Cibic: Grazie per l'attenzione, in effetti vale la pena arrischiarsi alla seconda [...]

6
9
45

Storia di Uccellino

26 September 2025

Era scolpito nella memoria il giorno in cui sua moglie portò a casa Uccellino. Era una mattina, lei lavorava in giardino ed era rientrata con in mano questo minuscolo volatile dalle piume colorate. Forse era un piccolo, dato che non sembrava saper ancora volare. O forse aveva qualche problema, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
4
34

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 3/3

26 September 2025

Sul cellulare avevo trovato traccia delle varie chiamate tra cui quelle di Anna. Quando fui in grado di parlare in maniera comprensibile, decisi di chiamarla. — Pronto, Stefano sei tu? — Si, Anna sono io, mia sorella mi ha detto che hai chiamato. Volevo ringraziarti e rassicurarti sulle mie condizioni. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
13
42

Ballarò

Esercizio di scrittura creativa - i non luoghi

25 September 2025

Atterrammo a Punta Raisi in perfetto orario. Ci trasferimmo in un albergo situato in pieno centro e, dopo aver pranzato, la guida ci diede appuntamento per le 17 davanti alla hall. La gola mi ricordò che lì, sull'isola, sfornavano dolci tra i più saporiti del pianeta e granite più famose del [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto con piacere, suscita diverse emozioni. Come bonus, grazie al Prof, ho [...]

  • Teo Bo: @Ondine, @Dax, @Riccardo, @Lawrence - Grazie x gli apprezzamenti sempre molto [...]

5
2
22

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 2/3

25 September 2025

Avevo creduto che Giusy fosse tra le due quella sveglia ma dovetti ricredermi e concludere che lo erano entrambe. Vista l’ora tarda, prendemmo un taxi, lei per tornare a casa, io per proseguire verso la mia pensione. Prima di salutarci presi nota dell’indirizzo del suo negozio e ci scambiammo i [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
10
28

Il Re cieco della strada! 2/2

Quando l’amore guida più della vista

24 September 2025

"Dove sei, ragazzo?” chiese Luis con voce colma di emozione, come un bambino in un negozio di giocattoli. "Son… qua, signore. Voleva vedere qualcosa?” Il ragazzo si morse subito la lingua: la gaffe lo fece arrossire fino alle orecchie. Avrebbe voluto sotterrarsi. Ma Luis non ci fece caso: erano [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
3
33

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 1/3

24 September 2025

La storia che voglio raccontare potrebbe iniziare con la scoperta dell’inganno che il mio socio Roberto stava tramando ai miei danni, ma credo sia meglio procedere con ordine, perché questa è la ragione meno importante che mi ha spinto alla decisione che avrei preso in seguito. Meglio raccontare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
11
50

Il sig. P. e la Cencia dall’occhio blu

Storia tragicomicamente vera, ovviamente romanzata. Per chi non l'avesse capito, la Cencia dall'occhio blu sono io :-)

Miu
23 September 2025

Il sig. P. - ovvero Peppino de Tontolonis - aveva settantotto anni, ex impiegato del catasto, con una carriera passata tra mappe, visure, timbri e acari. Non aveva titoli ufficiali, ma si vantava di una laurea sulla conservazione dell’asinello sardo, ottenuta – a suo dire – durante una conferenza [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Davide Cibic: Scorrevole, gaio e puntinato d'intuizioni comiche. Vado a curiosare qualche [...]

  • Miu: Grazie Davide🤗

3
2
43

Il Re cieco della strada! 1/2

Dove il cuore corre libero

23 September 2025

"Clara, è per domani, lo hai promesso.” Clara era seduta in cucina a sferruzzare. Aveva finto di dimenticare la promessa fatta a suo marito Luis, che da quattro anni era completamente cieco. Luis stava sulla sedia a dondolo, con i due gatti di casa accoccolati su di lui: formavano una coppia di [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su