Si udì un breve scampanellio. Marcus riconobbe il suono che aveva accoppiato, sul suo comunicatore, all’arrivo di una richiesta di un selfie celebrativo da parte di un ammiratore. Inviò con un veloce gesto la foto predisposta con la sua firma e, riprese: «Anche questo, vedi? Dove è finita l’interazione, l’empatia, la poesia… Una volta avrei visto in faccia questa persona. L’avrei ringraziata per la considerazione che ha nei miei confronti e nell’impresa che ho compiuto una sola volta. Avremmo scambiato qualche parola. Ora quanto ho impiegato? Due secondi, quattro? Non so nemmeno chi è. Un uomo maturo, nostalgico come me? Una giovane adolescente cui hanno raccontato un fatto del passato? Un collezionista che semplicemente aggiunge un pezzo alla sua raccolta senza magari dargli alcun valore qualitativo? Bah!»

 

«Sei un dinosauro!» ribatté Adelmo con un tono di irriverente commiserazione ed un sorriso «Un dinosauro irriconoscente tra l’altro. Nei tuoi leggendari bei tempi passati saresti già stato dimenticato, seppellito in qualche almanacco specializzatissimo sul circo e in una pagina di enciclopedia persa tra migliaia di altre simili.

 

Sarebbe stato inevitabile dato che solo chi avesse avuto la possibilità di scambiare qualche parola con te avrebbe potuto ricordarti. Solo la tecnologia di oggi fa in modo che chiunque, da qualunque luogo, ti possa raggiungere e avere un feedback da te. Anche una foto celebrativa, pur se solo elettronica ed immateriale, è meglio del “nulla”!»

 

«È vero Adelmo. Senza parte di questo probabilmente nessuno ricorderebbe “Marcus l’uomo volante” e il “Volo dell’Angelo Cieco”. Ma continuo a domandarmi se la medicina non sia peggiore della malattia. Sia chiaro, non si tratta di irriconoscenza. Qui ad Arena II si celebra la tradizione circense elevata a vita quotidiana. Una benedizione tenendo conto che il circo stava praticamente sparendo, ne sono consapevole e grato.

 

Ma quale è il limite tra evoluzione e metamorfosi? Sei sicuro che i trapezisti sopra di noi, ogni giorno più in alto, con le loro attrezzature anti-gravità siano ancora circo e non qualcosa di nuovo che non c’entra niente?»

 

«Fanno cose spettacolari con abilità! L’abilità e la spettacolarità sono sempre state caratteristiche fondanti del circo. Siamo solo andati avanti e anche queste peculiarità si sono evolute. Guarda quella scolaresca sotto ai funamboli tibetani. Pensi che tutti quei fanciulli, con il naso in su da dieci minuti e che ogni tanto si dimenticano persino di respirare, si facciano domande filosofiche simili alle tue? Credi che il fatto che la fune si regga da sola a cinquanta metri da terra diminuisca il loro stupore o annulli la meraviglia e l’ammirazione che provano?»

 

«No, non lo penso. Ma solo qualche tempo fa guardavano ad occhio nudo. Ora gli artisti sono sempre più in alto e gli spettatori li osservano grazie ad ausili tecnologici che ne ampliano le capacità visive. Quale è lo scopo di tutto questo? Che vantaggio se ne trae? Tutto è possibile, tutto è sempre più… più… Non lo so. Se tutto è possibile allora niente è più straordinario!»

 

«Sei troppo categorico. Io invece trovo tutto così affascinante. Pensa cosa avresti potuto fare tu, oggi, con il tuo talento ed i mezzi attuali. Pochi limiti e possibilità infinite. Con le tue sole forze e la tua volontà sei diventato una leggenda: il primo uomo a compiere un sestuplo salto mortale bendato, tra due trampolini, a venti metri dal suolo e senza rete. Con i mezzi di oggi avresti creato l’inimmaginabile.»

 

«Altro punto su cui mi arrovello. Oggi si parla di creare, immaginare, inventare. Basta avere l’idea giusta, originale. Poi è tutto possibile. Il circo non può essere solo questo. La dedizione, l’allenamento continuo, il sacrificio, il rischio? Anche questi erano elementi fondamentali per la riuscita di un numero. Migliaia di prove ripetute in cerca della perfezione. Ore, giorni, anni necessari a rendere sublime un’esibizione di dieci minuti in cui si cercava di superare i limiti umani e regalare al pubblico un’emozione unica, irripetibile.» Marcus aggrottò le sopracciglia abbassando lo sguardo per un breve attimo, quindi riprese: «Beh, per quanto mi riguarda la mia illustre esibizione irripetibile lo è stata…

 

Ma forse hai ragione tu, le mie sono solo le lamentele di un vecchio superato. E io sono il residuo ottuso di un’altra era che non riesce a comprendere il nuovo mondo.»

 

Adelmo rise rumorosamente: «Dio ti ringrazio di avermi fornito di un amico così pesante e pessimista per farmi tenere i piedi per terra! Mi ritenevi così superficiale e leggero da rischiare di volare via senza Marcus accanto, immagino… Grazie Signore mio per la lungimiranza!»

 

Marcus non poté evitare di unirsi alla risata dell’amico: «Sei il solito cretino. D’altronde che ti puoi aspettare da un pagliaccio in pensione?»

 

«Molto bene Marcus. Ora che sei risalito dal tetro pozzo nero, respira profondamente e rispondi con sincerità: se oggi non ci fosse Arena II, con tutti i suoi difetti e le esagerazioni di cui ti lamenti, tu staresti meglio? Pensaci bene prima di rispondere e sii onesto con te stesso.»

 

«Ovviamente no. E’ innegabile e tu lo sai bene.»

 

«Ne consegue quindi, carissimo e profondo nonché noioso amico mio, che anche oggi abbiamo parlato di filosofia, di grandi sistemi, di fuffa impalpabile.» Adelmo rise ancora «Ma, nonostante tutto, mi è venuta fame! Oggi mangio con te. Vogliamo tornare?»

 

«Vai pure avanti. Io resto altri dieci minuti poi ti raggiungo.»

 

«Al solito» sghignazzò Adelmo «È proprio come dico io. Nonostante le tue chiacchiere “di spessore” Arena II, in realtà, piace più a te che a me.» Quindi mosse in circolo la mano destra e scomparve.

 

«Temo che hai veramente ragione, amico mio.» Mormorò a mezza bocca Marcus alzando gli occhi ad osservare un trapezista, in uno splendido costume rosso, che con leggerezza, volava attraverso cerchi luminosi via via più piccoli, atterrando infine con grazia ed agilità su una piattaforma galleggiante nel vuoto. Si godé lo spettacolo per altri cinque minuti quindi, sempre con gli occhi al cielo, ruotò la mano destra e si dissolse.

Tutti i racconti

1
9
81

La Ministeriale

27 September 2025

Dopo decine di concorsi pubblici con esito negativo, sulla posta elettronica certificata di Ilaria arrivò il risultato di un bando del Ministero di Giustizia. La missiva era una convocazione per l’assunzione a tempo indeterminato presso una cancelleria. Fu assegnata al Tribunale di Cassino. Seguirono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • AriannaL: Scusate se intervengo ancora, ma, l'inconscia risonanza tra la precoce [...]

  • Riccardo: Simone, se hai voluto mantenere un distacco dal racconto ci sei riuscito in [...]

1
3
18

BLEFAROPLASTICA - 1/2

Esercizi di coabitazione tra nonsense e umorismo

27 September 2025

Blefaroplastica, è un qualcosa che mi ha sempre colpito, e infatti spesso ci ritorno. Ovviamente è strano: chi ti colpisce andrebbe semmai evitato, ma sappiate che non tutti i colpi fanno male, alcuni fanno bene, nel senso che fanno meno male, cioè che non dolgono come quelli scagliati un istante [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: interessanti paralleli tra materiale e vita umana, veicolati con uso sapiente [...]

  • Maria Merlo: Dietro l'uso simpatico e sapiente delle parole, un tema profondo. Sono [...]

5
8
38

Storia di Uccellino

26 September 2025

Era scolpito nella memoria il giorno in cui sua moglie portò a casa Uccellino. Era una mattina, lei lavorava in giardino ed era rientrata con in mano questo minuscolo volatile dalle piume colorate. Forse era un piccolo, dato che non sembrava saper ancora volare. O forse aveva qualche problema, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Ma no non ti caccia nessuno qui! Un dito nell'occhio al massimo. :)) Dai [...]

  • Riccardo: su l'imprintig Konrad Lorenz direbbe la sua.
    il racconto lo leggo piu [...]

3
2
30

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 3/3

26 September 2025

Sul cellulare avevo trovato traccia delle varie chiamate tra cui quelle di Anna. Quando fui in grado di parlare in maniera comprensibile, decisi di chiamarla. — Pronto, Stefano sei tu? — Si, Anna sono io, mia sorella mi ha detto che hai chiamato. Volevo ringraziarti e rassicurarti sulle mie condizioni. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
11
39

Ballarò

Esercizio di scrittura creativa - i non luoghi

25 September 2025

Atterrammo a Punta Raisi in perfetto orario. Ci trasferimmo in un albergo situato in pieno centro e, dopo aver pranzato, la guida ci diede appuntamento per le 17 davanti alla hall. La gola mi ricordò che lì, sull'isola, sfornavano dolci tra i più saporiti del pianeta e granite più famose del [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Racconto gradevole.Like

  • Riccardo: piaciuta Teo.
    catturato dai colori e dai sapori!
    👌⭐👌

3
2
21

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 2/3

25 September 2025

Avevo creduto che Giusy fosse tra le due quella sveglia ma dovetti ricredermi e concludere che lo erano entrambe. Vista l’ora tarda, prendemmo un taxi, lei per tornare a casa, io per proseguire verso la mia pensione. Prima di salutarci presi nota dell’indirizzo del suo negozio e ci scambiammo i [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
10
28

Il Re cieco della strada! 2/2

Quando l’amore guida più della vista

24 September 2025

"Dove sei, ragazzo?” chiese Luis con voce colma di emozione, come un bambino in un negozio di giocattoli. "Son… qua, signore. Voleva vedere qualcosa?” Il ragazzo si morse subito la lingua: la gaffe lo fece arrossire fino alle orecchie. Avrebbe voluto sotterrarsi. Ma Luis non ci fece caso: erano [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
2
30

SOPRAVVISSUTO E CONTENTO 1/3

24 September 2025

La storia che voglio raccontare potrebbe iniziare con la scoperta dell’inganno che il mio socio Roberto stava tramando ai miei danni, ma credo sia meglio procedere con ordine, perché questa è la ragione meno importante che mi ha spinto alla decisione che avrei preso in seguito. Meglio raccontare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
9
47

Il sig. P. e la Cencia dall’occhio blu

Storia tragicomicamente vera, ovviamente romanzata. Per chi non l'avesse capito, la Cencia dall'occhio blu sono io :-)

Miu
23 September 2025

Il sig. P. - ovvero Peppino de Tontolonis - aveva settantotto anni, ex impiegato del catasto, con una carriera passata tra mappe, visure, timbri e acari. Non aveva titoli ufficiali, ma si vantava di una laurea sulla conservazione dell’asinello sardo, ottenuta – a suo dire – durante una conferenza [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
2
43

Il Re cieco della strada! 1/2

Dove il cuore corre libero

23 September 2025

"Clara, è per domani, lo hai promesso.” Clara era seduta in cucina a sferruzzare. Aveva finto di dimenticare la promessa fatta a suo marito Luis, che da quattro anni era completamente cieco. Luis stava sulla sedia a dondolo, con i due gatti di casa accoccolati su di lui: formavano una coppia di [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
5
33

Il mare d’autunno e il sorriso del futuro

22 September 2025

Guardava il mare dalla scogliera. Ogni tanto, uno sbuffo d’onda riusciva a lanciargli addosso qualche goccia d’acqua fredda e salata. Era novembre. Non c’è niente di più malinconicamente affascinante del mare in autunno. Pensava alla sua vita. A come fosse arrivato fin lì. Forse qualcosa si poteva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Miu: Devo dirlo: quel post-it sul frigo è da manuale… altro che armi [...]

  • Paolo Romano: Scusate il ritardo! Ma soprattutto grazie per i commenti che fanno sempre super [...]

3
13
38

Carla 2/2

22 September 2025

Il tassista è un tipo strano: quando sono già in autostrada lui comincia a parlare e le dice: — Che cos'è quella cosa che al mattino ha quattro gambe, a mezzogiorno due, alla sera tre? Che profondità, eh! — e ride. Lei rimane sbigottita, non sa cosa dire. La porta a destinazione e in cambio non [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su