Un giorno abiterò in campagna ed accoglierò i miei nipoti come fa Nonna Papera, con dolci e torte a strati; avrò l’età delle nonne, e farò di tutto per offrir loro dei bei ricordi. Cercherò di non appisolarmi dopo pranzo, per fotografarli con gli occhi in quel momento di noia che precede il pomeriggio e che loro vorranno occupare con qualcosa, a tutti i costi.
L’aria sarà ferma, parleranno solo le cicale, avremo ombre corte sotto i nostri piedi, e sceglieremo la frutta più matura da mangiare da quel piatto già imbrattato, la frutta di uno degli alberi piantati da mio padre, ma loro non vorranno che lo racconti ancora: susine imperfette, pesche piccole e bianche, albicocche che mi ricorderanno i giorni in cui mi abbronzavo, e un uomo mi chiamava così.Ascolterò la musica e sarò più sorda anche se mi dicono che lo sono già adesso, la mia musica la ascolteranno certo anche gli altri, e stenderò i panni nel prato e non troverò pesante portarli nel cesto. Fingerò di essere una di quelle donne giovani brune e mediterranee, sui terrazzi delle case del sud, il vento di un lenzuolo che le spettina. 
Avrò una bicicletta, perché mi diranno che devo muovermi, devo muovermi, e perché non l’ho mai avuta, tranne la Cinzia rossa di quand’ero piccola, e mi sforzerò di usarla.  
Vorrò un cane oltre ai gatti, un cane femmina: mi preoccuperò dell’impegno che dà per poi forse non accorgermene, perché certo mi prenderò una bella cotta per lei e se mi porterà cuccioli a casa, manderò le loro foto a tutti.  
Sarò collegata al web anche se gli occhiali saranno fissi; non smetterò di leggere, ma avrò il coraggio di interrompere quello che non mi piace, sapendo ormai che solo la fedeltà non imposta vale.Costruirò cose con le mie mani, recupererò bottiglie di plastica e ne farò imbuti all’occorrenza, metterò fili di passamaneria su tende e cuscini, se non sarò capace con l’ago userò, come oggi, la colla a caldo; e tratterò ancora bene la pentola di ferro conservata da mia madre, per le patate fritte. Mi truccherò esagerando, come fanno le nonne quando esagerano, e metterò un vestito scollato, che tanto ormai, e scarpe da donna, almeno qualche volta: che per il negozio di sanitari, non mi sentirò vecchia abbastanza. 
Disegnerò en plein air, magari con un cappello di paglia, uno di quelli della mia raccolta, che ho spostato di casa in casa in ogni trasloco, spolverato, scelto e riappeso, uno di quei cappelli che finalmente mi sarà utile. 
Dipingerò qualche angolo della casa, forse un albero su cui appendere fotografie, o dei palloncini che volano dietro una plafoniera, o un gatto appoggiato alla stufa, col coraggio di chi sa di sbagliare ma ci prova, che questi sono errori che si correggono, e per qualche foto piangerò; e mi farò aiutare nelle prospettive, allontanandomi ed avvicinandomi al muro, accorgendomi solo quando scende notte che è ora di ritirare i pennelli, e avrò il braccio indolenzito il giorno dopo, e non basterà quelVoltaren sul comodino.  
Cercherò di non lamentarmi della paura di vivere e di morire: cercherò di non aver paura della mia paura di lasciare quello che ero.
Mi curerò ancora coi fiori.  
Scriverò. 
Cercherò di dare consigli solo quando me li chiedono. 
Come in un sogno vissuto, ricorderò l’impulsività, l’impazienza, il desiderio, il tutto e subito della gioventù, tutti quei tesori – braccialetti tintinnanti – che avevo in me e che avvertirò diluiti a gocce, nel mio bicchiere personale, che chiamerò stanchezza, non saggezza.  
Non dirò mai male delle donne dei miei figli, ma speriamo di poterne riderne ogni tanto insieme, e che ci venga ancora la voglia, (quasi impossibile da sognarlo, questo sogno!), di stare noi tre soli una sera.
Non escluderò di innamorarmi ancora, ma lui dovrà essere certo giovane dentro, se non sarà possibile fuori. Mi chiederò, forse conoscendo la risposta e accarezzandolo il suo viso col pensiero, le mani impalpabili delle carezze ai sogni, se quel mio corpo che conosce il tempo sarà ancora capace di dare e ricevere amore: perché quello che ci è piaciuto da giovani, probabilmente ci piacerà sempre. 
E la sera inviterò qualche vecchio amico, di nome e di fatto forse, e stenderò un filo elettrico fra gli alberi in giardino, con dei lampioncini di carta colorata, i miei nipoti saliranno sulle sedie per aiutarmi e, come una volta, aprirò il cancello per chi deve arrivare.
E  metterò mazzi di menta intorno al tavolo, perché a me piace ma alle zanzare, dicono, no, e mangeremo nei miei piatti blu,  se ci saranno ancora,  e i bicchieri saranno diversi, perché avremo apparecchiato a più mani la tavola:  e  non ci importerà di iniziare tardi,in quel tempo che sarà nostro, anche se qualcuno si lamenterà della cervicale, cercando il golf, e qualcuno amato e atteso non arriverà più, sedia fantasma che consolerà noi col suo ricordo, noi che gli chiederemo, in segreto, di aspettarci.
E nei dispiaceri, nelle perdite e negli affanni, nei ricordi che non vorrò ricordare, farò mia la frase di Charlie Chaplin: “Ho perdonato errori imperdonabili, ho dimenticato persone indimenticabili”.






Tutti i racconti

0
0
1

La morte si paga solo con la morte 1/2

19 August 2025

Apro gli occhi. Mi guardo intorno. Ho un attimo di confusione, poi riconosco i luoghi: sono nella camera da letto, a casa mia. Di fianco a me dorme mia moglie, Bianca. Il suo sonno è tranquillo, cadenzato da un respiro regolare. I suoi lunghi capelli sono adagiati sul cuscino, e io non posso fare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
0

Scarti e idoli profani

19 August 2025

Tu che cammini davanti a me, e poco fa hai sparso brandelli di mondo, un riflesso di carte accartocciate, e una busta di patatine, svuotata dell’ultimo morso. Dimmi, a quale livello si curva l’anima per compiere un atto così privo di peso e di senso? In queste stradine che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
26

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

3
5
12

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Ho interrogato Gemin:
    "Cogito, ergo sum è una famosa frase [...]

  • zeroassoluto: Io non mi esprimo... non sono i grado di dare una mia opinione su un argomento [...]

2
2
14

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
19

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

Torna su