Ma quale temporale, sta piovigginando, il cielo sembra affaticato, non ce la fa. Speravo in lampi e tuoni, qualcosa che si scatenasse al posto mio ma niente, la forza ce la devo mettere io, al solito. Io sono esausta, dopo giorni di tempesta neuronale, di fulmini abbaglianti lungo le sinapsi, di fase maniacale da stanchezza fisica e premestruo, dico che una settimana di attività cerebrale FTL (faster than light), una settimana di premestruo e una settimana di assorbenti, spedirebbero in ricovero coatto perfino il Dalai Lama! Voglio un TSO al mese "passato dalla mutua"! Una settimana in ospedale, stabilizzatori dell'umore e coccole, sì, coccole dalle infermiere (da quelle non in TSO per lo stesso motivo). Cadono gocce stracche morte, suicidate prima di toccare terra, i faggi, una volta tanto, non hanno scaricato neppure una foglia, troppa fatica, perfino il grillo artificiale del semaforo poco più avanti sembra frinire più debolmente del solito. È così che si arriva a Ferragosto, che si lavori o si vada in ferie. A Ferragosto ci si arriva per inerzia e senza ossigeno nei muscoli, è la vera fine dell'anno e io speravo tanto nei fuochi d'artificio che li ho sparati da sola e in anticipo. Ma perché, perché, dico io, 'sti due clienti scendono alle 5:50 e mi chiedono le biciclette?? Non guardate fuori dalle finestre prima di uscire, date per scontato il sole solo perché " è pagato". Mica era compreso nel trattamento pensione completa! Avevo riordinato e pulito, stavo sorseggiando il mio meritato caffè americano (mi piace quella brodaglia lì) e avrei acceso la più buona delle sigarette, quella di fine turno, e voi scendete e mi fate uscire sotto la pioggia, stanca ma pur sempre bagnata, per aprire il cancello sul retro e darvi le bici. Che non userete perché il cielo è più coperto di un parcheggio sotterraneo, si vede, zio cantante!, ma voi non volete rinunciare al servizio bici! Gratuito. "Non avete a disposizione degli ombrelli, come servizio per i clienti?". No! No! Fai la tua parte, turista francese, compra due ombrelli alla " risorsa" di colore che sta a bordo della strada! Oh, tu che hai votato per Macron, si vede, hai una Stella di David d'oro appesa alla catenina, di sicuro non voteresti per la LePen (credo), dai il tuo contributo da bravo membro dell'Europa Unita! E no, non è uno sfogo razzista, ché si dovrebbe capire se contro la risorsa che vien dall'Africa o contro il francese di chiara origine ebrea, no, abbassate le antenne buoniste, lo sfogo è contro il turista che mi ha rovinato la pausa caffè! Una cosa talmente grave, a Ferragosto, con le ovaie frantumate dalla stanchezza, che mi sarei scagliata perfino contro Madre Teresa di Calcutta e il suo abito da suora protetto da copyright! "Con questo tempo, che gita alternativa ci proporrebbe, lei? San Marino?". Quanto mi piacerebbe essere bastarda fino in fondo e dirti di sì. Sì, vai a San Marino e beccati addosso quei dieci gradi di temperatura in meno, così come sei, pantaloncini, canottiera della salute e camicia aperta. Pure i sandali coi calzini, vai a San Marino, te lo meriti! No, gli dico, io andrei in centro, oggi è giorno di mercato e un buon aperitivo nel centro storico, dopo passeggiata e shopping, si prende anche con il cielo coperto. Sono troppo buona, sono troppo buo-na!

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27 June 2025

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📝 A Giada

26 June 2025

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26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

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Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

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25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

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24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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23 June 2025

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

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Il Natale è una cosa per grandi

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  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

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