Le storie del Buenos Aires Cafè

 

E poi via tutti verso la vita,
perché è arrivato il momento
e noi lo sentiamo sempre
quando è arrivato il momento,
noi sentiamo il tempo.
– Jack Kerouac, da Sulla strada –

 

 

Parlare alle persone non è semplice, specie se le si conosce da molto tempo; puoi avere tutte le buoni intenzioni di questo mondo, ma non sai mai come la prenderebbe chi ti sta vicino, specie se si tratta di un’amica con cui hai legato e a cui hai voluto un bene dell’anima: Natalia, questa… è la sua storia.

La conoscevo dalle medie e già allora aveva i suoi problemi: genitori separati, la madre alcolizzata e lei che si trovava in balia di un mare in tempesta. Usciva poco, la madre temeva che potesse fare i suoi stessi errori in fatto di uomini, cosi’ l’avvolse nel suo bozzolo iperprotettivo.
All’inizio stava bene, ma col tempo quella gabbia dorata si trasformò in una vera e propria prigione. E quando si è troppo abituati a stare in gabbia, quando si esce il mondo sembra un luogo troppo grande, o forse, lui era sempre lo stesso mentre era tutto il resto che era diventato sempre più piccolo; si perde anche la capacità di riconoscere un angelo, quando lo s’incontra.
Quando si usciva insieme, la sera o nei pomeriggi dopo la scuola, Natalia era così piena di vita, sempre raggiante e felice. Ci fu il periodo di segregazione e la madre carceriera non le permetteva di uscire, qualche volta ci diceva che la donna le aveva concesso di uscire, ma che sarebbe dovuta rientrare presto, invece stava fuori fino a tardi. Alla fine non si fece più vedere, il bozzolo le si era stretto attorno impedendole ogni movimento.
Non sapeva riconoscere il pericolo quando lo vedeva. Io e la sua migliore amica cercavamo di aprirle gli occhi sui pericoli che si nascondevano dietro l’angolo ma niente da fare, era come una falena attirata da quella luce oscura che pian piano l’inghiottì.
María, la sua amica, dopo un po’ se ne lavò le mani, un po’ perché non riusciva più a gestirla, sempre a bisticciare per una sciocchezza, e un po’ anche per via dei suoi genitori che dall’alto della loro posizione sociale non volevano che la loro unica figlia fosse vista in giro con una poco di buono…
Quando un ictus si portò via sua madre, Natalia entrò rovinosamente nel tunnel della droga. In quel periodo io lavoravo fuori e mi era impossibile starle vicino, ma appena potevo la sentivo per telefono… la sua voce era sempre più triste e si stava gradualmente spegnendo.
Fu un brutto periodo per lei, i giorni buoni si alternavano a quelli meno buoni fino a quando non si mescolarono diventando un’unica bolgia; stette con uomini che la usavano e a volte la picchiavano e lei sempre pronta ad incassare… "Eccomi, sono qui! Prendimi! Mastica e sputami!"
Rientrai da lavoro un po’ prima del previsto. La chiamai al telefono. Non rispose, continuai a telefonare per un’intera settimana, alla fine staccò l’apparecchio.
Andai a casa sua, bussai alla porta, urlai il suo nome dal pianerottolo… dall’altra parte sentii solo un flebile: <<Vattene via…!>>
Implorai di aprire, che l’avrei aiutata a disintossicarsi e a riprendere in mano le redini della sua vita. Niente, nessuna parola…
Feci per andarmene, ma non volevo lasciarla da sola in quello stato. Ritornai a bussare, le dissi di aprire o avrei buttato giù la porta. Dalla porta di fronte alla sua, venne fuori una signora.
<<Ma cosa è tutto questo chiasso! Se ne vada o chiamo la polizia!>>
Non mi feci intimidire. Presi la rincorsa e sfondai la porta, entrai in casa cercando Natalia ovunque, la signora temeva che volessi fare del male alla ragazza e cercò di fermarmi afferrandomi per le braccia.
Trovai la mia amica in uno stato pietoso, era magrissima e pallida. Era sdraiata su un letto in stato incosciente, sul comodino c’erano dei farmaci e della droga, non mi ci volle molto per capire che razza di cocktail mortale si fosse preparata. Cercai di svegliarla prendendola a schiaffetti… ordinai ala signora di chiamare un’ambulanza, la donna corse fuori della stanza.

 

(Continua...)

Santiago Montrés

Tutti i racconti

4
2
17

La Selva Oscura : lo strano caso dell'Ovivorus montanae

14 August 2025

Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Dante, Commedia, Canto III, 1-3 Lo strano animaletto del Montana di Angela Thatcher, Divulgative Paleontology, Settembre, 2034 Un piccolo mammifero, lungo appena 15 centimetri e del peso di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

5
4
15

Lucia

14 August 2025

Eh sì, la storia di Lucia la conoscono tutti in paese, non ne parlano volentieri perché dicono che i morti vanno lasciati in pace, però se incontri la persona giusta e la lasci parlare, puoi stare sicuro che prima o poi il discorso cadrà sulla storia di Lucia. Cambia addirittura il tono della voce, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ornella: Racconto che tiene inchiodati dal susseguirsi delle emozioni davanti a fatti [...]

  • Ondine: Con il mistero si inizia e con il mistero si finisce, in un susseguirsi di [...]

1
1
7

Lo strano caso della signorina C. (2 di 3)

14 August 2025

Concetto, però, non era niente affatto femmina, anzi lui non sapeva neanche che per lo Stato era un individuo diverso da come appariva. E non se ne avvide se non quando divenne adulto. Per dirla tutta, Concetto aveva sofferto non poco l’imposizione di quel nome piuttosto raro, vuoi perché appunto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
2
16

Lo strano caso della signorina C. (1 di 3)

13 August 2025

Ildebrando Farnesi, a dispetto dell’altisonante nome e dell’illustre cognome, era in realtà un uomo semplice, per non dire sempliciotto. A dire il vero, la sua casata era stata potente in epoche remote; tuttavia, manteneva ancora una certa influenza nel paesino di Roccafelice e solo in virtù di [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
28

Caschi il mondo

13 August 2025

Era un bel pomeriggio di ottobre a Viareggio. Scesi dall'autobus e mi diressi verso la casa di Franco. Suonai il campanello. Come si aprì la porta me lo vidi davanti. Non riuscii a dire le parole che mi ero preparata. Per l'emozione buttai subito fuori il rospo. “Ciao” dissi entrando “Cosa ci fai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    Se qualcuno cerca in questa storia originalità, di certo [...]

  • Vittorio: si hai ragione non ci sono tratti originali, d'altronde volevo raccontare [...]

1
2
15

Il capo 3/3

12 August 2025

Naturalmente gli unici che avevano qualche probabilità di farcela eravamo io e Lorenzo, perché eravamo gli unici maschi, anche considerando Lorenza che era una specie di maschietto sotto le sembianze di una femmina. “Ci scambieremo le parti una volta alla casa, non voglio che rischi solo tu”, affermò [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
1
13

I 5 cavalieri prescelti: da eroi a mostri

Storia di invenzione di David, 12 anni.

12 August 2025

In principio c'erano due bambini: Gesù e Florian. Crebbero e col tempo le loro strade si divisero, perché fra i due era nato e si era sviluppato l'odio a causa delle loro visioni discordanti sul mondo. Gesù era dedito all'amore e alla creazione, come suo fratello Florian che però non si curava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
2
20

Il capo 2/3

11 August 2025

Fino ad allora avevamo giocato agli indiani con una specie di capanna gialla che avevamo sistemato sul suo balcone. Gli era stata regalata da suo padre per il compleanno, ma era così stretta all'interno che ci si poteva stare al massimo in due e in piedi. Naturalmente erano solo Enrico e Lorenza [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
19

Ricordi

11 August 2025

A volte riaffiorano all’improvviso, i ricordi dico, e strabordano come un bicchiere d’acqua troppo pieno. Non puoi fare a meno di bagnarci le labbra per poi berli fino in fondo, tutti in un sorso, perché sono troppo dolci, amari o salati per smettere. I tuoi di dove sono? Tutti i genitori sono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Comitato Liberazione Sogni?
    Geniale!
    E, raccontami, te ne prego, i [...]

  • Libera: è una sindrome senza cura... il cui esito è... faustissimo! 🤣🤣

4
4
29

Arena 3/3

10 August 2025

«Ben tornato signor Marcus.» La giovane infermiera lo salutò con la consueta gentilezza mentre gli sfilava il visore integrale scoprendogli il volto. Ripose l’attrezzatura sul ripiano della base emittente e con del cotone umido gli massaggiò delicatamente le tempie dove l’apparato di realtà virtuale [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • An Old Luca: Grazie Paolo e Dario.
    Temo che la divisione in parti pregiudichi un poco [...]

  • Ondine: Molto dolce e coinvolgente.

1
4
28

Il capo 1/3

10 August 2025

Mi sono alzato di buon'ora stamattina. Di professione faccio il geometra e lavoro per il comune: sono stato incaricato di fare un rilievo di una casa di campagna, disabitata da anni, che si trova vicino al vecchio cimitero. Osservo la facciata dell'edificio cadente e mi pare che assomigli ad una [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
26

Arena 2/3

09 August 2025

Si udì un breve scampanellio. Marcus riconobbe il suono che aveva accoppiato, sul suo comunicatore, all’arrivo di una richiesta di un selfie celebrativo da parte di un ammiratore. Inviò con un veloce gesto la foto predisposta con la sua firma e, riprese: «Anche questo, vedi? Dove è finita l’interazione, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su